Madre Speranza di Gesù

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Beatificazione:31 maggio 2014 da papa Francesco Santuario principale: Santuario dell’Amore Misericordioso Ricorrenza: 8 febbraio Al secolo: María Josefa Alhama Valera (Santomera, 30 settembre 1893).

Nasce nel 1893 a Santomera, nella regione di Murcia (Spagna), da una famiglia indigente, primogenita di nove figli.  Il padre era operaio agricolo avventizio e la madre casalinga.

Tra  i 6 e i 7 anni, Pepe Ireno,  che ha  un podere vicino alla famiglia di Madre Speranza, nota l’intelligenza della bambina  e convince i genitori ad affidarla al parroco di Santomera, don Manuel Aliaga. Il prete ha due sorelle che aiuteranno Madre Speranza.

Inés e María con  María De Las Maravillas Fernández Serna e una sua sorella religiosa, Carmen, danno a María Josefa un po’ di istruzione e le insegnano i lavori domestici. A dodici anni fa la comunione, come era abituale in quell’epoca. A 8 anni, come lei stessa disse, riesce a ‘rubare’ Gesù. Una mattina, mentre il parroco era assente e  il sacerdote celebrante non la conosceva, al momento della comunione si avvicina alla balaustra e ottiene l’ostia consacrata.

Questo episodio dimostra l’amore che Madre Speranza aveva fin dall’infanzia per Gesù,  tanto che fin da allora si propone di non dimenticarlo mai durante la giornata. Madre Speranza non frequenta la scuola e rimane a casa del parroco. Il 15 ottobre 1914 lascia la casa del prete per diventare religiosa.

A 21 anni fa parte della Congregazione delle ‘Figlie del Calvario’ a Villena. Nel 1930 fonda a Madrid la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Negli anni ‘50, fonda il ramo maschile della congregazione, con il nome di Figli dell’Amore Misericordioso. Nel 1951 si stabilisce a Collevalenza con alcune consorelle del suo istituto. Lì resta per il resto della sua vita. Grazie alla sua opera  nascerà una basilica-santuario.

Dagli anni ’50, Madre Speranza comincia la costruzione  di un santuario  dedicato all’Amore Misericordioso per volontà di Dio. Vuole ‘far conoscere a tutti che Dio è un Padre che ama, perdona, dimentica e non tiene in conto i peccati dei suoi figli quando li vede pentiti’. Nel santuario riceve moltissimi fedeli riuscendo a donare loro speranza.

Esprime il desiderio che Dio si mostri in questo luogo tramite un’orazione di cui un importante passaggio è: ‘Fa, Gesù mio, che a questo Santuario vengano persone dal mondo intero, non solo con il desiderio di guarire nel corpo dalle malattie più dolorose e strane, ma per curare la propria anima…e fa, Gesù mio, che tutti vedano in Te non un giudice severo ma un Padre pieno di amore e di misericordia che non tiene in conto le debolezze dei suoi figli, le dimentica e le perdona’.

Il 22 novembre 1981 papa Giovanni Paolo II visita il santuario. Qua incontra Madre Speranza. L’anno successivo il santuario guadagna il riconoscimento di Basilica minore. Il papa, durante un’udienza dirà alle Sorelle: ‘Il mondo è assetato, anche senza saperlo, della Misericordia divina e in questo mondo voi siete chiamati a porgere quest’acqua prodigiosa e risanatrice dell’anima e del corpo’. Madre Speranza ha fatto diversi gesti prodigiosi come  la trasmutazione di acqua in olio e la bilocazione in vita. Era stigmatizzata, spesso essudava sangue.

Nel 1960, quando il paese umbro di Collevalenza  era privo di acqua, lei, affidandosi a Dio (il suo ‘ingegniero’), indica con il bastone il punto in cui si doveva procedere con la trivellazione per trovare l’acqua che avrebbe rinnovato i prodigi di Lourdes.

Dopo la rottura di numerose trivelle (secondo la mistica causate dal Demonio), è trovata la falda acquifera che Madre Speranza definisce ‘il sollievo del corpo per trovare Dio’.

Nel 1998, infatti, si iniziano già  a registrare quasi 800 casi di guarigioni. In oltre, Madre Speranza riesce a sfamare circa 500 persone,  pur avendo pochissimo cibo. 

I testimoni dichiarano che le pentole, pur essendo svuotate di minestra, mantenevano sempre lo stesso livello. In oltre  si verificherà anche la materializzazione di una statuina di Gesù bambino per un presepio. La statuina attualmente custodita ad Alfaro in Spagna.

E’ avvenuta anche una incredibile pioggia di denaro dal cielo al santuario di Collevalenza.  I soldi erano destinati al pagamento degli operai che avevano costruito il santuario. Si verifica anche la materializzazione di 40.000.000 delle vecchie lire in una scatola di cartone appoggiata su un letto.

I soldi  servirono per pagare gli operai che avevano costruito la Via Crucis del santuario. La cifra trovata era esattamente l’importo che doveva essere consegnato alla ditta che aveva costruito la Via Crucis al santuario di Collevalenza.

Ennio Fierro, uno dei più stretti collaboratori di Madre Speranza,  assiste a questo miracolo.  Egli rimane scioccato. In quel periodo lui attraversava una  crisi di fede e credeva di voler andar via dal santuario. Dopo il miracolo deciderà di rimanere. Spesso Madre Speranza aveva visioni o sogni.

Andava in estasi. Riceveva informazioni da Santi e in un caso le  apparvero Gesù e un vescovo morto. Qui il vescovo racconta di essere stato in Purgatorio e quanti anni terrestri corrispondano a 2 giorni lì. L’8 febbraio 1983 Madre Speranza muore  e rinasce in Cielo.

La tomba di Madre Speranza di Gesù si trova  nella Cripta del Santuario dell’Amore Misericordioso.

Cito testuali passaggi dall’apertura del processo alla beatificazione. Il 24 aprile 1988 è iniziato il processo per la beatificazione nella diocesi di Orvieto-Todi.

Il 12 giugno 1992 la Congregazione delle Cause dei Santi ha concesso il decreto di validità giuridica degli atti del processo diocesano, concluso l’11 febbraio 1990. Il 12 giugno 1993 è avvenuta la consegna alla Congregazione delle Cause dei Santi della positio sulla vita e le virtù di Madre Speranza.

Il 23 aprile 2002 la Chiesa ha proclamato venerabile Madre Speranza. Il 14 giugno 2012 la Commissione Medica della Santa Sede, riunitasi una seconda volta dopo la prima bocciatura del caso  riconosce a maggioranza il carattere straordinario della guarigione da un’intolleranza alimentare del neonato di 12 mesi Francesco Maria Fossa.

Il 5 luglio 2013, con il consenso di papa Francesco, il cardinale Angelo Amato ha emesso il decreto di beatificazione. Il rito di beatificazione è stato celebrato il 31 maggio 2014, presso il santuario di Collevalenza.

Nonostante sia stata ostacolata da varie persone di peso nella chiesa, Madre Speranza è riuscita a portare avanti la sua opera grazie a tutti quelli che credevano in lei ed in particolare ad una benefattrice che si è recata più volte a Roma per difendere la causa  delle Ancelle dell’Amore Misericordioso.

Materiale ritrovato da Wikipedia. 

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