Alessandro Ginotta invita a ‘sorprendersi con Dio’

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Creazione o evoluzione? Com’è nata la vita nell’universo? Esiste l’aldilà? A queste ed altre domande risponde il libro ‘Sorprendersi con Dio’, scritto dal presidente UCSI del Piemonte, Alessandro Ginotta, scrittore e caporedattore della rivista ‘Le Conferenze di Ozanam’, presentato nelle scorse settimane al Salone del Libro di Torino.

Tra fatti curiosi e racconti avvincenti, il lettore è coinvolto, in prima persona, in una ricerca fatta di esperimenti alla portata di tutti: un’autentica indagine a cavallo di quel sottile confine, che separa la materia dal soprannaturale, con la scoperta che scienza e fede non sono affatto in contrapposizione, ma convivono in modo indissolubilmente intrecciato.

Ed è solo utilizzandole entrambe, come fa il libro dello scrittore piemontese, che si potrà spiegare il complesso rapporto tra trascendente ed immanente. Inoltre ‘Sorprendersi con Dio’ non è solo un libro, ma una raccolta di video interessanti, interviste esclusive, e contenuti multimediali… sorprendenti, ai quali si potrà accedere con il cellulare, inquadrando il qr-code che si troverà al termine di ogni capitolo.

Quindi all’autore ho domandato il motivo per cui bisogna sorprendersi con Dio: “Ingabbiati dalle mille preoccupazioni di una vita sempre più frenetica stiamo perdendo la capacità di meravigliarci. E, se ci risulta difficile soffermarci davanti ad un cielo stellato, come potremo compiere quel passo in più che serve per intuire la mano di Dio dietro a tanta perfezione?

Ecco perché ho scritto “Sorprendersi con Dio”: per scuotere chi vive in un mondo anestetizzato ed aiutarlo a riscoprire la bellezza che ci circonda. E, attraverso di essa, Dio che l’ha creata. Sì, perché anche se non ce ne accorgiamo ormai quasi più, attorno a noi Dio continua ad operare meraviglie ed è solo la nostra mancanza di attenzione che ci impedisce di rendercene conto”.

In quale modo occorre affrontare il mondo della scienza con gli occhi della fede?

“Da Galileo ai nostri giorni la scienza è stata, a torto, considerata nemica della fede. In ‘Sorprendersi con Dio’ racconto le storie di tanti scienziati e medici che, partendo da posizioni iniziali dichiaratamente atee o agnostiche, attraverso i risultati del loro lavoro, sono arrivati ad una conversione che li ha portati a credere all’esistenza di Dio. Ma non solo. Esaminando molti fenomeni fisici attraverso la scienza ci si rende conto di quanto la natura e l’universo siano perfetti.

Troppo perfetti per essere (soltanto) opera del caso. Un esempio: nel primo capitolo mi soffermo sul DNA e riporto alcuni studi che hanno provato a calcolare quante probabilità ci sono che una molecola di DNA si sia potuta assemblare mettendo casualmente insieme i singoli atomi che la compongono. Il risultato è sorprendentemente basso: i tentativi necessari avrebbero richiesto un lasso di tempo analogo a tutta la vita dell’universo, dal big bang ai giorni nostri.

Allora sia nella perfezione dell’infinitamente piccolo delle molecole, sia nella straordinaria simmetria delle orbite dei corpi celesti dell’universo viene fuori una perfezione che non può non suggerire l’esistenza di un disegno preciso alla base.

Qui viene fuori l’analogia dell’orologiaio: l’esistenza di qualcosa di tanto complesso e perfetto come il meccanismo di un orologio, con tutti gli ingranaggi che si incastrano alla perfezione l’uno nell’altro, non può forse farci pensare all’esistenza dell’orologiaio che l’ha creato? Ecco che, la scienza, diventa uno strumento per intuire l’esistenza di Dio. Un concetto che, dalla prima all’ultima pagina del libro, non impongo mai, ma lascio alla fantasia del lettore il trarre la conclusione”.

La preghiera è una sorpresa di Dio?

“Assolutamente sì. La preghiera è dialogo con Dio. Ed, in ‘Sorprendersi con Dio’ formulo anche un’ipotesi su come il nostro pensiero possa raggiungere il cuore di Dio, studiando il campo elettrico generato dal nostro cervello. Sì, proprio il campo elettrico che viene rilevato dalle apparecchiature per l’elettroencefalogramma (EEG) e che viene sfruttato da particolari calotte che permettono alle persone che hanno subito danni neurologici a comunicare attraverso un computer, oppure dai caschetti che consentono addirittura di pilotare un drone con la sola forza del pensiero. Non è fantascienza, ma applicazione della scienza. E chi ci dice che la preghiera non possa viaggiare proprio così, da noi a Dio?”

Come è possibile scoprire l’impronta di Dio nella vita? 

“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò’ (Genesi 1,27). Non dobbiamo andare molto lontano per individuare l’impronta di Dio. Siamo simili a Lui. Nei vari capitoli del libro prendo in esame alcuni dei più eclatanti miracoli narrati nella Bibbia: dalla separazione delle acque (e non solo quelle del Mar Rosso!) a Gesù che cammina sul mare, o moltiplica i pani ed i pesci, oppure ancora fenomeni come la bilocazione di san Pio (ma anche di sant’Antonio di Padova), passando per i più eclatanti Miracoli Eucaristici che la scienza abbia mai studiato.

Per ciascuno di questi eventi ipotizzo quale siano le leggi ‘fisiche’ che Dio ha temporaneamente messo in pausa per realizzare il miracolo. Perché nulla impedisce a chi le ha create, di modificarle, anche solo per il tempo necessario ad operare un fatto sorprendente”.

(Tratto da Aci Stampa)

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