Ascensione di Gesù al cielo: festa della nostra umanità

Condividi su...

Oggi in Italia si celebra l’ascensione di Gesù al cielo; la ricorrenza si sarebbe dovuta celebrare il 40° giorno dalla Pasqua, ma in Italia è stata differita alla domenica successiva. Con l’ascensione si conclude il tempo della Pasqua: Gesù esce dallo spazio terreno ed entra, a pieno titolo, nella pienezza della sua gloria.

E’ la festa di Gesù, Figlio di Dio; è la festa dell’umanità perché Cristo Gesù entra nel cielo portando con sé l’umanità, la nostra umanità; entra nel cielo come Dio e come uomo. La nostra umanità entra per la prima volta nella persona di Gesù alla destra del Padre.

Gesù non lascia gli Apostoli in pianto, nelle lacrime; essi giulivi  rientrano in Gerusalemme in attesa degli eventi futuri accennati da Gesù stesso. Non si ebbe negli Apostoli paura, turbamento, preoccupazione, dolore, smarrimento, ma essi tornarono a Gerusalemme con grande gioia.

A) L’ascensione segna infatti il punto di arrivo di Cristo Gesù nella sua gloria. Il racconto dei fatti è raccontato tanto nel Vangelo come anche negli Atti degli Apostoli. Il significato vero è che Gesù ha portato a termine la missione affidata dal Padre: il mistero pasquale si è compiuto e Gesù risorto lo ha fatto ben comprendere agli Apostoli mostrandosi vivo in mezzo ad essi, apparendo per 40 giorni e parlando del regno di Dio sino a quando fu assunto in cielo ed ora siede alla destra del Padre: entra, cioè, nella sua gloria come Dio e anche come uomo.

B) L’ascensione segna anche il punto di partenza dello Spirito Santo promesso da Gesù, che il Padre presto invierà sulla terra; è questo il dono più bello assicurato da Gesù alla comunità dei suoi discepoli.

C) L’ascensione è anche il punto di partenza della Chiesa, che lieta rientra a Gerusalemme in attesa della venuta dello Spirito Santo. Negli Atti degli Apostoli si legge che ‘mentre guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi’. L’evento è descritto non come un viaggio verso l’alto, bensì come l’azione della potenza di Dio che introduce Gesù nello splendore della sua gloria, ‘seduto alla destra del Padre’.

Gesù entra nel cielo portando con sé non solo il suo essere divino ma anche l’umanità della quale, come vero uomo, ha assunto la natura umana. In Gesù, asceso al cielo, l’uomo è entrato a pieno titolo , in modo inaudito e nuovo, nell’intimità della vita divina e perciò dirà Gesù: ‘vado a prepararvi un posto’.

Il termine ‘cielo’ non indica un luogo sopra le stelle ma qualcosa di più sublime: indica Cristo stesso che accoglie l’umanità nella gloria perché in Lui (vero Dio e vero uomo) le due nature sono inseparabilmente unite nell’unica Persona divina. Per l’uomo essere in Dio significa essere in cielo; entriamo in esso nella misura in cui ci avviciniamo a Gesù e rimaniamo in comunione con Lui.

Da qui il motivo per cui gli Apostoli rientrarono in Gerusalemme ‘pieni di gioia’; l’ascensione infatti non è stato un distacco ma la piena convinzione che Gesù, crocifisso e risorto, era veramente vivo ed aveva aperto a tutti le porte del regno dei cieli. Elevato in alto, reso invisibile agli occhi dei suoi discepoli, Egli non li ha abbandonati;  messo a morte nel corpo, rimane sempre presente come Persona nello spirito e la salvezza ormai è offerta a tutti.

Con il suo sacrificio in croce ha suggellato la nuova alleanza tra Dio e l’uomo e tutti gli uomini sono invitati ad entrare con la fede e il battesimo. Questa alleanza non è un semplice atteggiamento di amicizia ma l’adozione filiale dell’uomo al Padre, che è anche nostro Padre. Gli Apostoli sono così i testimoni non solo della sua passione, morte e risurrezione ma anche dell’Ascensione al cielo: Gesù è salito al cielo; è con noi!

Cosa allora rimane da fare? Ce lo indicano gli Atti degli Apostoli: ‘uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù … verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo’;  allora non state a braccia conserte, ma, su, all’opera! Nasce così la storia millenaria della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica.

151.11.48.50