La Chiesa sostiene la Terra Santa con la Colletta
La ‘Colletta per la Terra Santa’, conosciuta anche come ‘Collecta pro Locis Sanctis’, nasce dalla volontà dei papi di mantenere forte il legame tra tutti i Cristiani del mondo e i Luoghi Santi. La Colletta, che tradizionalmente è raccolta nella giornata del Venerdì Santo, è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi.
Le offerte raccolte dalle parrocchie e dai vescovi sono trasmesse dai Commissari di Terra Santa alla Custodia di Terra Santa che saranno usate per il mantenimento dei Luoghi e per i cristiani di Terra Santa, le pietre vive di Terra Santa.
La Custodia attraverso la colletta può sostenere e portare avanti l’importante missione a cui è chiamata: custodire i Luoghi Santi, le pietre della memoria, e sostenere la presenza cristiana, le pietre vive di Terra Santa, attraverso tante attività di solidarietà.
Nella lettera di accompagnamento il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, card. Leonardo Sandri, ha ripreso l’omelia di papa Francesco nella domenica delle Palme dello scorso anno: “Papa Francesco nel corso del 2021 ha vissuto due pellegrinaggi di speranza tra le comunità cristiane del Medio Oriente e della Terra Santa: sperando contro ogni speranza, mentre tutto il mondo era ancora in preda alla pandemia, ha voluto raggiungere alcuni tra i più soli e sofferenti:
i nostri fratelli e sorelle dell’Iraq, terra di Abramo, terra dell’esilio, terra che ha saputo custodire il nome di Cristo nonostante la violenza della guerra e la persecuzione.
Accanto a Lui con la preghiera e l’affetto, anche noi abbiamo percorso le strade di Mosul, di Qaraqosh, siamo sostati in preghiera nella cattedrale siro-cattolica di Baghdad in memoria dei testimoni uccisi il 31 ottobre 2010 mentre stavano celebrando la liturgia, che l’Oriente ama definire ‘il cielo sulla terra’.
Quel giorno la terra si è tinta di sangue e macerie, eppure come credenti riconosciamo che si è sprigionata la luce della Pasqua di Passione e Resurrezione e si è diffuso il balsamo e il profumo di coloro che seguono l’Agnello immolato sino al dono della vita”.
Ed ha ricordato la situazione nel Medio Oriente: “Se in termini personali il Cristo ha sofferto ed è morto una sola volta e non può morire più, nel suo Corpo, che è la Chiesa, continua a soffrire, specialmente in Medio Oriente, ma anche in ogni altro luogo del mondo in cui la libertà di vivere la fede è conculcata e impedita: dalla persecuzione in molti casi, dall’ambiente ostile talvolta, spesso dalla globalizzazione dell’indifferenza, dalla violenza delle guerre di cui l’umanità sembra purtroppo non essere mai paga, come accade in Ucraina.
Per due anni consecutivi i cristiani di Terra Santa hanno celebrato la Pasqua e il Natale in una sorta di isolamento, senza il calore e l’amicizia solidale dei pellegrini che visitavano i Luoghi Santi e le locali comunità. Le famiglie hanno sofferto oltre misura per la mancanza di lavoro più che per gli effetti immediati della stessa pandemia”.
La lettera è un invito alla generosità nei confronti dei cristiani che vivono in Terra Santa: “Guardando dunque a Cristo che ha toccato fino in fondo la nostra realtà umana, lasciandoci ispirare dai gesti di prossimità compiuti da papa Francesco nei suoi Viaggi Apostolici e raccogliendo il suo invito ad essere solidali con i fratelli e le sorelle della Terra Santa, diamo nuovo vigore e nuova linfa alla pratica della Colletta di Terra Santa:
attraverso i competenti Uffici Diocesani e grazie alla presenza e all’operato in tutto il mondo dei Commissari di Terra Santa dell’Ordine dei Frati Minori viviamola curando anche la preparazione ad essa, attraverso testimonianze, preghiere o la semplice celebrazione della Via Crucis.
A Gerusalemme, Betlemme, Nazareth e in molti altri santuari e monasteri ogni giorno si celebra e si prega per la Chiesa in tutto il mondo, e noi siamo invitati a ricordarci con il cuore e con un piccolo dono di tutti coloro che pronunciano il nostro nome dinanzi al Signore, ringraziando per la nostra generosità. Il materiale informativo che ogni anno viene diffuso ci aiuta a vedere il flusso di carità e di vita che è reso possibile grazie alla Colletta”.
I territori che beneficiano sotto diverse forme di un sostegno proveniente dalla Colletta sono i seguenti: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve il 65% della Colletta, mentre il restante 35% va alla Congregazione per le Chiese Orientali, che lo utilizza per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale e i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente.
Grazie alla Colletta si può provvedere a devolvere contributi ai seminari, alle case di formazione religiosa e istituzioni culturali nei territori di competenza, sostenendo sotto varie forme (borse di studio, tasse universitarie e ogni altra necessità sanitaria) anche a Roma, giovani seminaristi e sacerdoti, religiosi e religiose e, compatibilmente con i fondi disponibili, alcuni laici. Sono circa 223 gli studenti, che beneficiano della borsa di studio, ospiti in 7 collegi di competenza del Dicastero.