Verso il Giubileo con l’Anno della Preghiera

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Alla Sala Stampa della Santa Sede oggi è stato presentato l’Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo 2025 ed anche la collana ‘Appunti sulla Preghiera’, da parte ci mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, che ha delineato le iniziative ed i sussidi, dopo i numerosi appelli di papa Francesco alla preghiera, che apre alla speranza:

“Il 2024 sarà quindi un Anno di preparazione al Giubileo che sta per iniziare e un Anno durante il quale dovrà emergere maggiormente l’orizzonte spirituale dell’evento giubilare che va ben oltre ogni necessaria ed urgente forma di organizzazione strutturale… Perché il Giubileo possa essere un evento che spiritualmente arricchisce la vita della Chiesa e dell’intero popolo di Dio diventando segno concreto di speranza, è necessario che sia preparato e vissuto nelle proprie comunità con quello spirito di attesa tipico della speranza cristiana. L’Anno della Preghiera viene a corrispondere pienamente a questa esigenza”.

In quest’anno non ci sono iniziative particolari, ma un cammino per riscoprire la bellezza della preghiera: “Non si tratta di un Anno con particolari iniziative; piuttosto, di un momento privilegiato in cui riscoprire il valore della preghiera, l’esigenza della preghiera quotidiana nella vita cristiana; come pregare, e soprattutto come educare a pregare oggi, nell’epoca della cultura digitale, in modo che la preghiera possa essere efficace e feconda”.

La preghiera è un ‘esigenza di profonda spiritualità: “Non possiamo nascondere che questi anni manifestano una profonda esigenza di spiritualità. Tanto si fa forte il grido della tecnica che sembra corrispondere a tutti i nostri desideri tanto diventa più profonda la richiesta di una vera spiritualità che riporti ogni persona a incontrare sé stessa nella verità della propria esistenza e quindi nel coerente rapporto con Dio”.

Ma la preghiera non si può ‘incanalare’ in uno schema, ma esprime la libertà delle persone attraverso molti gesti: “Sono tante le persone che pregano ogni giorno; forse, oserei dire che tutti pregano. Nessuna statistica riuscirebbe a rispondere con cifre e percentuali corrette a questo momento così intimo delle persone che vivono la pluriformità della preghiera come un momento del tutto personale.

Da chi si segna velocemente con un segno di croce fino a quanti partecipano all’eucaristia quotidiana, esiste una così vasta gamma di modi di pregare che nessuno può descrivere compiutamente. Dalla preghiera veloce a quella distratta; da quella contemplativa a quella colma di lacrime per il dolore… la preghiera non si lascia intrappolare in uno schema prefissato perché è la relazione personale del credente con Dio stesso all’interno di quel rapporto intimo ed esclusivo che distingue la nostra fede”.

Non si tratta di moltiplicare iniziative, ma si tratta di imparare a pregare: “Non sarà un Anno che viene a ostacolare le iniziative di ogni singola Chiesa locale; piuttosto si presenta come un periodo in cui ogni iniziativa programmata viene sostenuta in maniera efficace proprio perché pone a suo fondamento la preghiera. Non ci sarà d’aspettarsi, pertanto, una serie di iniziative particolari quanto, piuttosto, proposte perché la preghiera della Chiesa venga di nuovo a rinvigorire e affrancare la vita di ogni battezzato…

Il motto ‘Insegnaci a pregare’ è già una preghiera che sorge dal profondo del cuore con il desiderio di essere esaudita. All’interno di questa preghiera di invocazione si è pensato di proporre alcuni strumenti semplici e in gran parte già attuati quotidianamente dalle nostre comunità. Si tratta pertanto di suggerire da parte nostra forme di preghiera conosciute e realizzate, ma in questo Anno vissute più intensamente e frequentemente così da rendere più stabile il rapporto con il Signore”.

Mentre mons. Graham Bell, sottosegretario incaricato della Segreteria del medesimo Dicastero, ha presentato i volumi che sosterranno quest’anno: “In questo 2024, che Papa Francesco ha consacrato come Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo del 2025, la Libreria Editrice Vaticana pubblica, a partire da oggi, una collana di piccoli testi che approfondiscono le varie dimensioni dell’atto cristiano del pregare, a firma di autori e autrici di notorietà internazionale, a cura del Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo…

Il primo libro ‘Pregare oggi. Una sfida da vincere’ con la prefazione di papa Francesco, è a firma del cardinale Angelo Comastri, uno degli autori di spiritualità più noti che è stato Vicario Generale della Città del Vaticano e Arciprete di San Pietro. Il testo, disponibile in libreria da oggi, 23 gennaio, propone richiami sulla necessità della preghiera e insegnamenti per avere ‘un sguardo diverso e un cuore diverso’ mettendo in luce figure che hanno testimoniato sulla fecondità della preghiera come Santa Teresa di Lisieux, San Francesco d’Assisi e Madre Teresa di Calcutta.

Seguirà a breve la pubblicazione degli altri sette volumi: Gianfranco Ravasi, Pregare con i Salmi (febbraio 2024); Juan López Vergara, La preghiera di Gesù (febbraio 2024); Paul Murray OP, Pregare con santi e peccatori (marzo 2024); Antonio Pitta, Le parabole della preghiera (marzo 2024); Monaci Certosini, La Chiesa in preghiera (marzo 2024); Catherine Aubin, La preghiera di Maria e dei santi (aprile 2024); Ugo Vanni, La preghiera che Gesù ci ha insegnato: «Padre nostro» (aprile 2024)”.

Per quest’anno sono 723 le persone della Santa Sede che stanno lavorando per la preparazione dell’evento. Poi sono riproposte le 38 catechesi del mercoledì che papa Francesco ha esposto dal 6 maggio 2020 al 16 giugno 2021 e prendono in considerazione momenti della preghiera e potranno essere rilette, ripensate, acquisendo suggestioni utili e preziose.

(Foto: iubileum2025.va)

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