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Giuseppe Cafulli racconta Natale in Terra Santa

Sono trascorsi più di due mesi dal 7 ottobre, giorno che ha segnato l’inizio di questa sanguinosa fase nelle relazioni tra israeliani e palestinesi e mentre sul territorio israeliano continua la pioggia di razzi da Gaza, dal Libano meridionale e dallo Yemen, le vittime tra gli abitanti di Gaza sono oltre 18.000 morti (7 su 10 sono donne e minori), tra i quali anche almeno 90 giornalisti, secondo lo statunitense Comitato per la protezione dei giornalisti. Ed anche i soldati israeliani continuano a morire: i caduti in combattimento dall’inizio dell’invasione della Striscia di Gaza sono 87, mentre 137 ostaggi restano ancora da liberare.

Da Assisi un grido di pace per la Terra Santa

“75 anni fa, il 10 dicembre 1948, veniva firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Essa è come una via maestra, sulla quale molti passi avanti sono stati fatti, ma tanti ancora ne mancano, e a volte purtroppo si torna indietro. L’impegno per i diritti umani non è mai finito! A questo proposito, sono vicino a tutti coloro che, senza proclami, nella vita concreta di ogni giorno, lottano e pagano di persona per difendere i diritti di chi non conta”.

Papa Francesco: il presepe aiuta a capire il cristianesimo

Dopo aver ricevuto i presepisti della ‘Valle del Presepe’ oggi papa Francesco ha accolto i figuranti del presepe vivente della basilica di santa Maria Maggiore, che custodisce la culla di Gesù, coinvolti in questa ‘avventura’ da mons. Makrickas:

Dai vescovi un messaggio di speranza per l’Italia

Ad Assisi si è conclusa la 78^ Assemblea Generale Straordinaria della CEI sotto la guida del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, a cui hanno partecipato il Nunzio Apostolico in Italia, card. Emil Paul Tscherrig, 202 membri e 10 Vescovi emeriti, alcuni rappresentanti di presbiteri, religiosi e religiose, degli Istituti secolari e della Consulta Nazionale delle Aggregazioni laicali.

Dai vescovi italiani un appello per la pace in Terra Santa

“Preghiamo, fratelli e sorelle, per la pace, in modo speciale per la martoriata Ucraina che soffre tanto, e poi in Terra Santa, in Palestina e Israele, e non dimentichiamo il Sudan che soffre tanto, e pensiamo dovunque c’è guerra, ci sono tante guerre! Preghiamo per la pace: ogni giorno, qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace”: questo è l’appello di papa Francesco al termine dell’udienza generale.

Dalla Terra Santa appelli per la pace

“Continuo a pensare alla grave situazione in Palestina e in Israele, dove tantissime persone hanno perso la vita. Vi prego di fermarvi, in nome di Dio: cessate il fuoco! Auspico che si percorrano tutte le vie perché si eviti assolutamente un allargamento del conflitto, si possano soccorrere i feriti e gli aiuti arrivino alla popolazione di Gaza, dove la situazione umanitaria è gravissima.

Fermare lo scontro in Terra Santa

Sabato 21 ottobre l’esercito israeliano ha lanciato volantini sull’intero nord della striscia di Gaza, ordinando l’immediata ‘evacuazione’, dichiarando le vite dei residenti a rischio e affermando esplicitamente che ‘chiunque scelga di non lasciare il nord della Striscia di Gaza per andare verso il sud, oltre il fiume Wadi Gaza, sarà considerato complice di un’organizzazione terrorista’. Inoltre il lancio dei volantini era stato preceduto, una settimana prima, da un ultimatum che avvisava 1.100.000 persone a dirigersi verso sud, come ha dichiarato Donatella Rovera, alta consulente di Amnesty International per le risposte alle crisi:

In preghiera per la pace in Terra Santa

Al termine della recita dell’Angelus di domenica scorsa papa  Francesco ha pregato per la pace in Terra Santa, dimostrando preoccupazione per la situazione umanitaria con la richiesta della liberazione dei prigionieri e dello sblocco degli aiuti umanitari:

Dal Libano un appello di pace per il Medio Oriente

Nei giorni scorsi il Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme ha condannato un bombardamento israeliano contro la chiesa di San Porfirio, a Gaza City, nel quartiere di Al-Zaytoun, che ha causato almeno otto morti e decine di feriti:

Papa Francesco invita a perdere la testa per Gesù ed a pregare per la pace

“Anche oggi il pensiero va in Israele e in Palestina. Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata. Si faccia, per favore, tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria! Inquieta il possibile allargamento del conflitto, mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti. Tacciano le armi! Si ascolti il grido di pace dei popoli, della gente, dei bambini! Fratelli e sorelle, la guerra non risolve alcun problema, semina solo morte e distruzione, aumenta l’odio e moltiplica la vendetta. La guerra cancella il futuro. Esorto i credenti a prendere in questo conflitto una sola parte: quella della pace; ma non a parole, con la preghiera, con la dedizione totale”.