Tag Archives: Fiducia supplicans

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

Versione originale in italiano dell’intervista concessa da don Nicola Bux a Edward Pentin per il suo blog

Qual è stata la reazione generale alla Fiducia supplicans in Italia – per lo più contraria, secondolei, o ambivalente?

A motivo della vicinanza alla Sede Apostolica, i vescovi italiani sembrano cani muti: approvano o dissentono, o temono la “rappresaglia”. Tra i fedeli e i non praticanti, c’è chi considera FS e i tentativi di giustificarla, un insulto all’intelligenza; poi, chi conosce la dottrina della fede e della morale, in specie la normatività della Rivelazione, si pone il primo Dubbio dei 5 Cardinali quest’estate: è possibile che la Chiesa insegni oggi dottrine contrarie a quelle che in precedenza ha insegnato in materia di fede e di morale, sia da parte del Papa ex cathedra, sia nelle definizioni di un Concilio ecumenico, sia nel magistero ordinario universale dei vescovi sparsi nel mondo (cfr. Lumen Gentium 25)?

Certo è che FS non appartiene al “magistero autentico”, e perciò vincolante, perché quanto in essa si afferma, non è contenuto nella parola di Dio scritta o trasmessa e che la Chiesa, il Romano Pontefice o il Collegio episcopale, in modo definitivo, ossia con giudizio solenne, oppure con magistero ordinario e universale, propone a credere come divinamente rivelato. Non vi si può nemmeno aderire con religioso ossequio della volontà e dell’intelletto.


Cosa ne pensa del comunicato stampa del 4 gennaio volto a chiarire la dichiarazione? Ha risolto qualcosa?


L’ignoranza predomina nella gran parte dei battezzati, a motivo del fatto che da decenni, alla catechesi si preferiscono le questioni sociali; per le coppie irregolari eterosessuali (n.d.r. “questo chierico respinge il citato Magistero proclamato dal 2014 al 2016 da A.L. e dal MIDI ?”) e omosessuali vale ormai: love is love. Chi usa la logica, è contrario e si pone il secondo Dubbio dei Cardinali: è possibile che in alcune circostanze un pastore possa benedire unioni tra persone omosessuali, lasciando così intendere che il comportamento omosessuale in quanto tale non sarebbe contrario alla legge di Dio e al cammino della persona verso Dio?

Legato a questo Dubbio c’è un altro: continua ad essere valido l’insegnamento sostenuto dal magistero ordinario universale, secondo cui ogni atto sessuale fuori del matrimonio, e in particolare gli atti omosessuali, costituisce un peccato oggettivamente grave contro la legge di Dio, indipendentemente dalle circostanze in cui si realizzi e dall’intenzione con cui si compia? Dunque, il comunicato del 4 gennaio è la classica toppa peggiore del buco.

È d’accordo sul fatto che la dichiarazione abbia messo in luce divisioni che erano già presenti, ma che ora sono allo scoperto? Benedetto XVI, negli Appunti dell’11 aprile 2019, ha descritto la provenienza della débàcle della morale cattolica, e quindi anche delle divisioni tra i cattolici, a causa del ritenere non peccaminose la convivenza sia di una coppia etero sia di quella omosessuale. La divisione o scisma, prima sommerso, ora è emerso: se sarà dichiarato formalmente in occasione di un prossimo evento ecclesiale, come un sinodo o un conclave, lo vedremo. Certo, il prossimo papa dovrà fare i conti, se approfondire la divisione o ricucirla convocando un Concilio. A chiunque sia candidato a papa, si dovrà chiedere nelle Congregazioni pre-conclave di rispondere ai Dubbi accumulati dal 2015 in poi, pena l’aggravamento della divisione della Chiesa.

Perché ritiene che ci sia stata opposizione soprattutto in Africa, Europa centrale/orientale e non negli Stati Uniti e in altri Paesi principalmente occidentali?

Perché in queste aree, cioè nell’emisfero nord e occidentale, dopo il Vaticano II, la Chiesa ha contrastato l’ideologia relativista che penetrava nella morale e demoliva il diritto naturale, con la formazione alla dottrina e alla vita in Cristo, ossia alla morale cattolica, combattendo il pensiero neo pagano; così il popolo è rimasto fedele. Poi, si vada a chiedere ad un ebreo, se esista una benedizione(berakà) che non abbia una sacralità (noi diciamo: non sia liturgica) e se si possa benedire qualcosa che Dio maledice e ha in abominio, come il peccato contro natura. Un amico ebreo che ha saputo di FS mi ha detto: il papa non conosce la Bibbia? Per non dire dell’ironia dei musulmani e della presa di distanza degli ortodossi che hanno dichiarato ormai impossibile l’unità coi cattolici. FS e i comunicati successivi sono frutto dell’ignoranza del prefetto Fernandez.

Qual è il modo migliore per risolvere la confusione e la divisione derivanti dalla FS?
Spiegare che non c’è pastorale senza pasto, perché “L’insegnamento effettivamente è come un cibo, il cui possessore è colui che lo distribuisce” (San Gregorio Nazianzeno). La dottrina quindi è un pasto, ma se il pastore non ce l’ha, non può fare pastorale. Il dramma della Chiesa odierna è la separazione della pastorale dalla dottrina, ovvero dell’amore dalla verità. E lo stiamo pagando caro, come aveva previsto Giovanni Paolo II. Papa Francesco dovrebbe annullare FS e sostituire il prefetto con un uomo di “dottrina sicura, sana e pura” per usare le parole dell’Apostolo a Tito.

Come pensa che questa vicenda influenzerà il prossimo Conclave?

Sicuramente il prossimo papa se non vuole esserlo solo per una parte di Chiesa, dovrà porsi la domanda: qual è la missione della Chiesa? Quella di adeguarsi al mondo o di salvarlo? L’unità della Chiesa cattolica è compromessa da FS, perché, su una verità morale così essenziale, accetta in pratica visioni opposte tra le Chiese sparse nel mondo. Un esempio: il nuovo vescovo di Foggia ha detto che, la sua, sarà la “chiesa di Francesco che benedice tutti”. Ma la Chiesa non è di Gesù Cristo? Fernandez si è screditato, pubblicando un documento che è l’opposto di quello del suo predecessore, Ladaria, nel 2021: questo sarebbe lo “sviluppo” o piuttosto l’eterogenesi della dottrina? Si è umiliato il Dicastero e la stessa S. Sede. Qualcuno ha già ribattezzato il Dicastero “per la distruzione” della fede. Qualsiasi documento, Fernandez firmasse in seguito, peserebbe su di lui il sospetto di ignoranza e malafede. Dovrebbe dimettersi.

( testo originale:Vai all’intervista in inglese sul sito di Edward Pentin)

Attendo le vostre ulteriori opinioni in “Teologia – Giurisprudenza-Magistero https://www.facebook.com/groups/1793231040908299/  “ in vista della prosecuzione del Sinodo ( in cui spero che si possa fornire una risposta definitiva al clero ed ai laici, per evitare di commettere peccati, spesso per assenza di chiarezza )  nei prossimi anni sulla tematica da me qui sommessamente ed umilmente trattata.

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

Nel rispetto di tutti gli esseri umani, del principio teologico del libero arbitrio e della regola d’oro (Nel vangelo di Matteo 7,12; 22,36-40 e nel vangelo di Luca 6,31;10,27 Gesù formula una nuova regola di vita su cui si dovrebbe basare la vita dei suoi discepoli: «Tutto quanto non volete che gli uomini facciano a voi, anche voi non fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti….») sottolineo, infine che nei miei molteplici posti di lavoro e di docenza ne  ho conosciuti molti anche eccezionali e geniali, posso affermare che sono a me note tutte le loro “ modalità operative “sotto ogni profilo (di singoli e di coppie , come unioni civili e come conviventi di fatto). Una specifica materia in tutte le scuole dovrebbe adesso essere introdotta, connessa ad una pastorale in merito da istituire in tutte le diocesi del mondo !!!!!

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

IN OCCASIONE DEL MIO PROSSIMO ARTICOLO IN KORAZYM TI CHIEDO UNA TUA QUALIFICATA OPINIONE ( YOUR  BEST STUDY) COME PERSONA COLTA E SERIA SU QUESTI DOCUMENTI, GRAZIE
Ho dato una sommaria scorsa alla monumentale documentazione ( detto per inciso,caro amico Francesco ,starti dietro richiede notevole sforzo fisico e mentale 😄) e,a caldo,commento in modo certamente non approfondito: la prima domanda che mi pongo è:’cui prodest’? Ovvero la Chiesa cosa ritiene di ottenere con questa,senz’altro discutibile, iniziativa,peraltro non attesa né tanto meno sollecitata? Perché il rischio, di cui si vedono già gli effetti, è quello di, anziché avvicinare coloro che erano distanti, quello di allontanare i vicini…

Innanzitutto va detto che l’atteggiamento dei media, della cultura ( tale autoproclamatasi)verso l’omosessualità non è assolutamente condiviso dalla massa, che risulta silenziosa poiché intimidita, se non minacciata, dall’esprimersi in senso negativo ..quindi in ulteriore allargamento verso gli omosessuali, che dovrebbe essere ispirato a compassione e tolleranza, risulti invece di approvazione, più o meno esplicita, confermando l’assai discutibile principio per cui si tratti di uno dei tanti modi di esprimere la propria sessualità. Se ci si lamenta della scarsa affluenza ai riti ed ai sacramenti della Chiesa non bisogna pensare che iniziative come la citata ‘Fiducia supplicans’ invertano la tendenza, ma semmai il contrario!

La massa di coloro che, al censimento, si dichiarano cattolici è sempre elevatissima ( 2/3 della popolazione) ed il fatto che non siano praticanti non significa affatto che siano aperti a queste “novità “, anzi,per loro la religione deve essere un punto fermo ed immutabile, cui fare riferimento nei momenti critici ( e dimenticarsene per il resto). Di conseguenza si otterrebbe solo un ulteriore allontanamento, verso altre religioni cristiane ( più tradizionali) o, in misura predominante, verso un agnosticismo di fatto. Senza contare le fratture che già si evidenziano all’interno della Chiesa stessa… A questo punto mi chiedo chi sia stato l’ispiratore di questa tesi, anche se, avendola resa propria il Pontefice, non abbia molta importanza… Vogliamo anche considerare che la fede è più manifesta nel sud del mondo che nei paesi industrializzati ( e materialisti) dove una condotta omosessuale viene giudicata assai più negativamente che da noi? Il che comporta un ancor più grave rischio di confusione e fuga delle anime?

“Caro Franco, consiglio agli interessati una sublimazione freudiana che sicuramente li avvicinerà anche al Signore…….Impulsi sessuali inaccettabili. Gli impulsi sessuali, naturalmente, non sono sempre inaccettabili. Se sei in una relazione, sono considerati normali. Potrebbero portare a sviluppare un legame più stretto e a mettere al mondo una nuova vita. Tuttavia, molti impulsi sessuali sono considerati devianti o comunque dannosi. Ecco alcuni modi in cui le persone potrebbero sublimare questi impulsi.

Diciamo che stai andando fuori città a una convention per il tuo lavoro. Avete l’impulso di tradire il vostro coniuge mentre siete via. Potresti incanalare queste energie per imparare di più sul tuo settore, espandere la tua rete di soci d’affari o vedere le attrazioni di una nuova città.

Avete forti impulsi sessuali che, nel profondo, sentite essere inappropriati. Attraverso la sublimazione, trasformi questi impulsi sessuali nel diventare un artista. La tua mente ti protegge dal seguire i tuoi impulsi inquietanti per proteggerti dal vederti come un deviato sessuale.

Hai voglia di fare sesso costantemente, ma la tua promiscuità ti mette a rischio di malattie sessualmente trasmissibili o di una gravidanza indesiderata. Così, usi quell’energia in modi costruttivi che non sono necessariamente legati nel contenuto a quelle pulsioni. Per esempio, potresti iniziare a correre e allenarti per una maratona (https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiC69-M-Z2EAxVFQvEDHVdVCeYQFnoECC0QAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.serenis.it%2Farticoli%2Fsublimare-freud-significato-psicologico-sublimazione%2F&usg=AOvVaw3phWRN-w1OHMg17E0Yl7Uy&opi=89978449).

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

Scusa Francesco  (Sorry Frank) sono tutti i santi giorni  sempre  in aula, il discorso è serio ed impegnativo eci tengo ad interloquire in merito con una persona come te. Volevo  effettuare un’analisi multidisciplinare  (come tu fai nel trattare qualsiasi tematica di cui hai cognizioni)  della ‘Dichiarazione Fiducia Supplicans’ ma adesso non ce l’ho fatta per il motivo di cui sopra. Le info che ho risalgono ad un servizio che ho ascoltato al tg di tv2000 , in cui si chiariva che con tale dichiarazione non si intendeva per nulla confondere il sacramento del matrimonio con  la benedizione proposta nelle situazioni proposte di situazioni irregolari o unioni tra persone dello stesso sesso.

 Stabilendo non un rito o un luogo che possa assimilare tale atto come riconoscere un’equipollenza al sacramento. quindi fin qua tutto come da tradizione. il problema nasce dall’ estensione del concetto di benedizione facendola uscire dall’ambito ritualistico per includerlo come pratica pastorale, ed in questo siamo nell’alveo di papa Francesco, di accogliere tutte quelle persone che in situazioni particolari si trovano fuori dai canoni semplici stabiliti. il problema mi nasce davanti a due dello stesso sesso che convintamente  vogliono unirsi e che non intendono recedere perchè quella è la loro unione “ naturale”. A questo punto la benedizione dovrebbe essere fatta con l’auspicio che lo Spirito Santo possa illuminare le coscienze di entrambi e agire consapevolmente di conseguenza. Ti faccio un paragone S. Paolo prima della folgorazione/conversione sulla via di Damasco era fermamente convinto ed in buona fede di essere nel giusto in quello che faceva anzi ne ha vantato le sue origini e il suo operato.

NELLA LETTERA AI FILIPPESI PAOLO VANTA LE SUE ORIGINI: “CIRCONCISO ALL’ETÀ DI OTTO GIORNI, DELLA STIRPE D’ISRAELE, DELLA TRIBÙ DI BENIAMINO, EBREO FIGLIO DI EBREI; QUANTO ALLA LEGGE, FARISEO; QUANTO A ZELO, PERSECUTORE DELLA CHIESA; QUANTO ALLA GIUSTIZIA CHE DERIVA DALL’OSSERVANZA DELLA LEGGE, IRREPRENSIBILE” (FIL 3,5-6). IN GAL 1,13-14 EVIDENZIA LA PROPRIA INTRANSIGENZA COME PERSECUTORE: “VOI AVETE CERTAMENTE SENTITO PARLARE DELLA MIA CONDOTTA DI UN TEMPO NEL GIUDAISMO: PERSEGUITAVO FEROCEMENTE LA CHIESA DI DIO E LA DEVASTAVO; SUPERANDO NEL GIUDAISMO LA MAGGIOR PARTE DEI MIEI COETANEI E CONNAZIONALI, ACCANITO COM’ERO NEL SOSTENERE LE TRADIZIONI DEI PADRI”.

L’apparizione di Gesù sulla via di Damasco costringe Paolo a ristrutturare tutto il suo mondo interiore. In quanto fariseo credeva nella risurrezione. Ora Gesù, vivo, si fa riconoscere da lui come colui che Dio Padre ha glorificato e che, nello stesso tempo, manifesta la sua vita Risorta nella Chiesa creando con essa una nuova storia. Non solo: dalla Risurrezione risulta confermato quanto Gesù diceva di sé, di essere venuto e di donare se stesso per la salvezza di tutti gli uomini. Pertanto, in Paolo l’attitudine di difensore della tradizione di Israele si rovescia nell’impegno di mettere tutti a contatto vivente, per mezzo della tradizione della comunità, con l’intenzione salvifica del Cristo Risorto.

In questo modo Paolo riconosce che la Legge non può liberare dal peccato, se il Figlio di Dio è dovuto morire per espiare i peccati; anzi, se la Legge ha fornito le ragioni ad alcuni Israeliti per condannare il Figlio di Dio, quel modo di interpretarla non ha più valore, si deve abbandonare. Da questo parallelo mi auguro che la benedizione sia un auspicio affinchè lo Spirito illumini le coscienze, la Chiesa, che è Madre, accoglie senza discriminare appunto come una madre farebbe e fa in queste situazioni nei confronti di propri figli che si trovano in queste situazioni. ti parlo per fatti di mia conoscenza vissute da miei amici e cugini di fede cattolica provata. e l’atteggiamento costante è stato l’accoglienza.

Fraternamente penso ciò, mi rendo conto che però avere un corpo e un cervello che non corrispondono a quello che è la norma che osserviamo nei grandi numeri in natura, non deve essere facile. Ecco perchè la pressione di fare apparire normali queste situazioni, e richiedere garanzie di diritti che in passato non ci sono stati…. il problema sai qualè  nella società contemporanea: che una coppia sposata regolarmente fra uomo e donna che mettono al mondo dei figli per formare una famiglia , rischia di trovarsi svantaggiata rispetto alle nuove realtà emergenziali o   di fatto che si sono create naturalmente o spinte da una pressione di lobby che alimenta una comunicazione discriminatoria al contrario.

Mio figlio ( che ha tutti gli attributi…) fa il ….. , lavora a …… nel campo della comunicazione rivolto ad imprese, ha approcciato all’inizio il settore della moda, e mi dice “papà in quel mondo se vuoi andare avanti , non conta la tua professionalità, ma devi essere di un certo tipo e disponibile alle avances da parte di persone che hanno il  potere in materia e ti vorrebbero  selezionare sulla base di  altre prestazioni…..”.

Per cui sulla base di questo stato di fatto , questo mondo non è sempre compatibile col il sistema di valori che ha fatto suo e che ha respirato in famiglia. Rispetto reciproco, non prevaricazione. Scusami se mi sono dilungato, ma so che l’argomento è divisivo. Papa Francesco stesso ci dice che la Chiesa è stata da sempre  percorsa da discussioni e Pietro garantisce l’unità , quindi preghiamo per Pietro così come egli da subito ha richiesto e non credo tanto per la sua salute , ma piuttosto per onorare al meglio il suo ministero. e preghiamo intensamente lo Spirito Santo al fine di discernere al meglio le situazioni  grigie ed ingarbugliate.  E proprio con questo spirito Papa Francesco ha indetto il sinodo da svolgersi in tre anni sul tema della sinodalità, che non significa tifoserie contrapposte , ma armonia nella diversità, speranzosi nello Spirito che possa armonizzare alla fine le varie sintesi dei diversi tavoli che hanno raccolto le varie proposte da tutte le realtà di comunità sparse nel mondo. 

Qui vorrei ricordarmi del concetto caro a papa Francesco il tempo supera lo spazio https://it.aleteia.org/2016/05/26/ (perche-papa-francesco-dire-tempo-essere-superiore-spazio/). Questo di cui parliamo è un’applicazione pratica di come affrontare questi temi spinosi. Un abbraccio affettuoso, un augurio di buon anno, un caro saluto a te  ed auguri per il compleanno ed onomastico di  tua moglie Marcella Varia, insieme  operate  simbioticamente per glorificare la SS. Trinità e la Madre di Dio ( come mi hai già spiegato, conosce bene l’ambiente “de quo” in quanto  per decenni ha svolto una brillante attività professionale in Italia ed all’estero,  in contatto lavorativo anche con apprezzati/e, ottimi/e colleghi/e pure da te conosciuti/e, di cui si occupa per la prima volta in modo innovativo il nuovo  documento magisteriale “Fiducia Supplicans”).

Ciao caro Francescooooo.. (mon cher Francois) Auguri a te e Marcella
Io, come tu sai, docente di religione ed operatore pastorale il card. Sarah l’ho sempre stimato, come l’hanno sempre stimato tutti i pontefici da Giovanni Paolo II a Francesco. Per quel che concerne la sua lettera che ho letto sul sito dell’Espresso, chiarisce quei punti, grazie anche al magistero del nostro caro pontefice Francesco, che forse alcune interpretazioni legate ad una stampa poco oculata hanno dato. In questo periodo per alcuni documenti si va molto ad interpretazione, quella dettata dalla tradizione e dal magistero penso che sia la più corretta. Grazie.

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

Mi trovo in linea con questo mio docente del seminario Prof. A. Cozzi (https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/la-riflessione-e-la-risposta-a-una-richiesta-di-sostegno “É significativo l’esempio di benedizione proposto dal Comunicato stampa. La scena immaginata è più mediterranea o latinoamericana che mitteleuropea. Colpisce la tenerezza e l’empatia che vi traspare. Tutto parte da una richiesta da cui ci si lascia interpellare. Si tratta di rispondere alla domanda di un sostegno, che non chiede approvazione o assoluzione, né pretende qualche grazia spirituale speciale. Chiede la vita e i suoi beni essenziali, anche materiali e chiede di sentire che in questi desideri non mancherà il sostegno del Creatore e Padre buono, che ai figli che chiedono pane non dà pietre (Mt 7,9). La benedizione non ha la forma della consacrazione di una situazione da legittimare.

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

Dopo aver illustrato la sintesi dei principali testi oggetto della mia disamina, espongo per rispetto in forma anonima, le opinioni in merito ricevute da molti amici italiani esperti con variegati status nel mondo (a me ed mia moglie noto avendo visitato dal 2014 al 2018 per 300 giorni anche le variegate strutture delle altre Religioni  esistenti in tutti i Continenti, dialogando anche con i loro esponenti in italiano, inglese, spagnolo e francese):

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

“Papa Francesco si è inventato una “benedizione pastorale” che, allargando il significato di quella liturgico e sacramentale, rende possibile benedire le “persone omosessuali in coppia” e non tanto la “coppia-unione omosessuale”, con buona pace di chi cattolicamente ritiene che sia sbagliato o addirittura blasfemo. Lo può fare? Si, assolutamente. Nessuna argomentazione teologica potrebbe cattolicamente smentire questa possibilità. Dunque, lo ha fatto! Decidendo per il bene di tutta la Chiesa, riportata così – anche da questo versante – al Vangelo della misericordia. Rendendo per altro “liberi” i pastori di discernere in ogni contesto culturale. Ora inizia, però, per tutti i pastori, il compito prezioso del “discernimento teologico”…… A partire dalla misericordia, non a partire dal peccato. -Antonio Staglianò sabato 6 gennaio 2024: La sfida

(https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/vangelo-e-societ-408be53c7d0b407ab87ac8f56698f992)

Il freno del Vaticano sulle benedizioni alle coppie gay, le regole per i sacerdoti: come devono essere fatte  (In un comunicato la Santa Sede offre inoltre un esempio: «Mai verrà svolta contestualmente ai riti civili di unione e neanche con degli abiti, gesti o parole propri di un matrimonio». Sì alla benedizione in chiesa delle coppie gay, ma «brevi e semplici». Il Vaticano, con un comunicato del Dicastero per la Dottrina della Fede, è tornato ad esprimersi sull’apertura della Santa Sede alle benedizioni per le persone omosessuali.

Quest’ultime, «che devono distinguersi dalla benedizioni liturgiche e ritualizzate», come era già stato specificato nella dichiarazione Fiducia supplicans del 18 dicembre scorso, sono «benedizioni di pochi secondi, senza rituale e senza benedizionale», in cui «se si avvicinano insieme due persone per invocarla, semplicemente si chiede al Signore pace, salute e altri beni per queste due persone che la richiedono», si legge nella nota.

Allo stesso tempo «si chiede – continua il comunicato – che possano vivere il vangelo di Cristo in piena fedeltà e che lo Spirito Santo possa liberare queste due persone da tutto ciò che non corrisponde alla sua volontà divina e di tutto ciò che richiede purificazione». La lunga nota, a firma del cardinale prefetto Victor Manuel Fernández e del segretario monsignor Armando Matteo, è diretta a dare una risposta alle numerose obiezioni avanzate dalle conferenze episcopali nel mondo per quanto concerne il matrimonio. «La dottrina sul matrimonio non cambia, i vescovi possono discernere l’applicazione a seconda dei contesti», spiega il comunicato, che ribadisce inoltre come «le benedizioni pastorali non sono paragonabili a quelle liturgiche e ritualizzate»).

 Quindi, per onestà intellettuale e sulla base della mia fede e della mia coscienza ho attivato

IL MIO SONDAGGIO SUL TEMA: ECCO LE RISPOSTE DEGLI  INTERPELLATI”

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

Proseguendo le nostre meditazioni si evidenzia Il Blog dell’Editore Korazy.org Vik van Brantegem  del 6 Novembre 2020:Lectio biblica su Genesi 1,26-28 “Maschio e femmina li creò” tenuta dal biblista Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta  a Nocera Umbra il 26 aprile 2014 al Convegno Nazionale della Pastorale Familiare della Conferenza Episcopale Italiana nell’ambito della XVI Settimana Nazionale di studi sulla spiritualità coniugale e familiare ( La Chiesa Cattolica insegna ad essere madre e Dio insegna ad essere padre. La famiglia va quindi custodita per svolgere il suo primato educativo e accompagnare la maturazione dei propri figli in una chiara identità sessuata.

Come afferma il Santo Padre Francesco nella Lettera enciclica “Lumen fidei” del 29 giugno 2013 n. 52: “Il primo ambito in cui la fede illumina la città degli uomini si trova nella famiglia. Penso anzitutto all’unione stabile dell’uomo e della donna nel matrimonio. Essa  nasce dal loro amore, segno e presenza dell’amore di Dio, dal riconoscimento e dall’accettazione della bontà della differenza sessuale, per cui i coniugi possono unirsi in una sola carne – Gen 2,24- e sono capaci di generare una nuova vita”, orientamento confermato, cfr.

https://www.korazym.org/99834/le-parole-contano-le-definizioni-contano-il-potere-dello-spirito-conta/ (13 Gennaio 2024 di Vik van Brantegem Editore KORAZYM:

”La situazione di un Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, non idoneo per il compito nel posto che fu di un grande teologo come il Cardinale Joseph Ratzinger, che provoca scandalo e confusione in modo seriale, da molto tempo prima di essere scelto e nominato con una lettera di marca del sovrano, richiede tutta la luce possibile. Abbiamo bisogno di più dettagli possibili, per valutare se noi fedeli stiamo fraintendendo le cose o se la colpa è della gerarchia. Dopo il disastro di Fiducia supplicans, è assolutamente necessario saperne di più sul Cardinale Víctor Manuel Tucho Fernández e sul motivo per cui è stato scelto come Prefetto…… “).

-Il vescovo ribelle Viganò furioso per la benedizione alle coppie gay….. (https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiags3w3dKDAxV4R_EDHaPABTYQFnoECBcQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.aldomariavalli.it%2F2023%2F12%2F21%2Fvideo-di-monsignor-vigano-sulla-fiducia-supplicans%2F&usg=AOvVaw3PtHNH9SMa2sIiebIdQpgW&opi=89978449

 A partire dalla misericordia, non a partire dal peccato. -Antonio Staglianò sabato 6 gennaio 2024: La sfida.

-Card. Sarah: https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/12/18/0901/01963.html

https://www.diakonos.be/fiducia-supplicans-il-cardinale-sarah-ci-opponiamo-a-uneresia-che-mina-gravemente-la-chiesa/
https://lanuovabq.it/it/ci-avete-tradito

https://www.youtube.com/watch?v=vvMyNrf2IzU (Prof. Giovanni Zenone, Teologo laico)

https://www.youtube.com/live/S8D2N7y06nc?si=MO_68q7Be4OYxPgh ( Prof. Giovanni Zenone)

-OPEN 8 GENNAIO 2024:

“Dopo la benedizione alle coppie gay, scoppia una nuova polemica contro il prefetto della Dottrina della Fede del Vaticano. Il cardinale argentino Victor Manuel Fernandez, nominato lo scorso anno da Papa Francesco, è finito (un’altra volta) sotto attacco dall’ala più conservatrice della Chiesa per un suo vecchio libro definito «scandaloso». L’opera in questione si intitola La pasión mistica ed è stata pubblicata nel 1998….”. (Il cardinale Fernandez ammette: «Quel libro sull’orgasmo è mio». Ma teme una sorta di complotto: «Doveva essere ritirato e sparire» ( Un testo «della mia giovinezza che non riscriverei oggi».Il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede nominato qualche mese fa da Papa Francesco ha rilasciato le sue dichiarazioni ufficiali allo spagnolo Javier Arias del sito specializzato «InfoVaticana» spiegando che «si tratta di un libro della sua giovinezza che certamente non scriverebbe ora». Il cardinale aggiunge che «molto tempo dopo quel libro ho scritto altri libri molto più seri come “Il potere curativo della mistica” e “Il potere trasformante della mistica”»). Esaminiamo questi ulteriori orientamenti in materia.

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

PER AMORE DELLA VERITA’ RIVELATA SONO  IN COSTANTE  CONTATTO CON I MEMBRI DEL MIO GRUPPO FACEBOOK (TEOLOGIA E GIURISPRUDENZA) ED ANCHE SU WHATSAPP CON MOLTI SACERDOTI, COLLEGHI, AMICI CANONISTI E TEOLOGI, CHIERICI E LAICI, OPERATORI PASTORALI, NEUROLOGI, BIOLOGI ED EX DISCENTI DI TUTTI I CONTINENTI DEL MONDO ( DA NOI VISITATO PER 300 GIORNI) CHE HO INTERVISTATO “DA REMOTO” LE CUI RISPOSTE RITENGO MORALMENTE DOVEROSO ESPORRE IN FORMA ANONIMA PER CONOSCERE LE LORO OPINIONI ANCHE SULLE SEGUENTI REPLICHE APPROVATIVE E CONTRARIE AL CITATO DOCUMENTO “FIDUCIA SUPPLICANS” (cfr. i chiarimenti del Papa riportati nella sua Allocuzione al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede specificata nella parte conclusiva di questa mia disamina, nonché, la  catechesi di Padre Livio del 16/1/2024 riguardante l’intervista televisiva del Papa del 15/1/24. Approvo i giudizi positivi espressi sul documento nell’ottica dell’accoglienza condizionata alla volontà ferma e continuativa della conversione “graduale”, ma costante; cfr. le precedenti parti di questo mio articolo, nonchè, l’ Esortazione apostolica post sinodale del Pontefice “Amoris Laetitia” del 19/3/2016) che sono qui illustrate.

Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

E’ noto che il magistero pontificio si costruisce sulla base di una significativa autorevolezza, tanto che si è ritenuto persino infallibile. Contestare il magistero perciò non equivale a correggere un errore, ma integra esattamente una fattispecie erronea. Più precisamente, se è lecito esprimere un dubbio e chiedere un chiarimento, molto meno lecito appare accusare il papa di essere in errore su questioni che riguardano il magistero (che integra il suo proprio munus docendi).

151.11.48.50