Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

Dopo aver illustrato la sintesi dei principali testi oggetto della mia disamina, espongo per rispetto in forma anonima, le opinioni in merito ricevute da molti amici italiani esperti con variegati status nel mondo (a me ed mia moglie noto avendo visitato dal 2014 al 2018 per 300 giorni anche le variegate strutture delle altre Religioni esistenti in tutti i Continenti, dialogando anche con i loro esponenti in italiano, inglese, spagnolo e francese):
Caro Franco, ritengo ( come studioso di Teologia morale) che non siano implicati principi dottrinali nella Fiducia Supplicans ma solo buon senso pastorale. È una questione su cui c’è al momento libertà di discussione teologica, ed è bene a mio parere che rimanga aperta: l’autorità papale non ne è impegnata. Il papa non è costretto a pronunciarsi ex cathedra su qualsiasi faccenda si discuta, né essere trascinato a farlo. Penso che le guide spirituali dovrebbero accettare il conflitto e il dissenso e i laici abituarsi alla complessità e alla ricerca personale, senza pretendere che calino dal cielo risposte confezionate su misura alle proprie esigenze. Infine: come mai c’è tanto dibattito intorno ad ogni più piccola questione di etica sessuale mentre i richiami papali alla pace mondiale cadono nel vuoto?
Quanto sono veri tutti questi testi con domande e risposte. Condivido pienamente caro amico Francesco la necessità di un definitivo chiarimento autorevole in merito, specialmente per noi che abbiamo studiato Teologia.
Gentile amico Francesco, più che da un punto di vista teologico l’ho letto, da giornalista, come lettera pastorale intrisa di misericordia per tutti gli esseri umani…….
Caro amico ( dear friend) Prof. Trombetta, se questo è un documento magisteriale io ho insegnato agli studenti ed ai seminaristi per anni il nulla? Ho predicato sulla base del CCC ! …E’ un testo… carta ig….?
Ciao Francesco,
Io non ho ancora effettuato un’analisi approfondita del tanto discusso documento “Fiducia Supplicans” se non una fugace lettura di qualche stralcio, quindi non ho un quadro chiaro. Noi siamo figli di Dio, peccatori bisognosi di continua misericordia e nessuno può ritenersi perfetto poiché siamo in continuo cammino. Dio creò l’uomo e la donna, andate e moltiplicatevi ma esistono tante altre realtà che chiedono accoglienza, calore umano, comprensione e misericordia. Noi,in quanto battezzati, in quanto Chiesa, sappiamo essere misericordiosi? Sappiamo accogliere l’altro, come persona e poi nella sua diversa realtà? Tutti abbiamo bisogno di essere benedetti, tutti abbiamo bisogno dello Spirito Santo perché da soli non ce la facciamo. Abbiamo tutti bisogno di essere guidati, questo è il compito della Chiesa e dei sacerdoti, accogliere, aiutare e formare.
Che il Papa abbia questa apertura sono contenta. Mi riservo di approfondire Fiducia Supplicans con imparzialità, sulla base della mia coscienza e dei miei studi teologici a te noti.
Carissimo ( querido amigo) Prof. Trombetta “Psichiatri e psicologi hanno ormai acclarato che non è una malattia né una scelta consapevole”… è una tendenza… chi siamo noi, anche se studiosi della materia, per giudicare?”
Non credo che si possa “benedire il peccato”, nella parabola dell’adultera Gesù disse” Io non ti condanno, va e non peccare più..”, sarebbe spreco di GRAZIA, attendiamo chiarimenti conclusivi……per poter noi presbiteri ( purtroppo per noi non sono previsti auspicabili corsi istituzionali ordinari di aggiornamento magisteriale) operare secondo la volontà di Dio Padre onnipotente.
Fiducia Supplicans è un documento che crea confusione nella mente di noi fedeli cattolici praticanti, nonostante le ulteriori chiarificazioni! In questo momento il Magistero deve essere chiaro e semplice evitando ogni forma di ambiguità per non cadere nel politicamente corretto e nell'”ideologia” dell’inclusione, del dover piacere a tutti!! Grazie amico Francesco.
CARO COLLEGA GIURISTA FRANCESCO, ANCHE SE VIENE DENOMINATA ‘DICHIARAZIONE’ (TIPO QUELLE 3 DEL CONCILIO VAT. 2^, DOCUMENTI
MAGISTERIALI) NON È, SECONDO LA MIA FORMAZIONE GIURIDICO-CANONICA, UN DOCUMENTO MAGISTERIALE, SEMBRA LO STESSO STILE FORMALE DELLE CC.DD. “LEGGI/PROVVEDIMENTO” ( RIMANGONO ATTI AMMINISTRATIVI IMPUGNABILI AL TAR E NON ALLA CORTE COSTITUZIONALE, PERCHE’ SOSTANZIALMENTE NON SONO “LEGGI” CON EFFICACIA ERGA OMNES). AGGIUNGO CHE COME IL MAGISTRATO DEVE APPLICARE LE LEGGI E LA GIURISPRUDENZA NEL GIUDICARE UNA FATTISPECIE CONCRETA, ALLO STESSO MODO IL SACERDOTE DEVE TENERE CONTO DELLE FONTI DELLA RIVELAZIONE, DEL CCC E DEL CIC NELL’ESERCIZIO DEL SUO MINISTERO, COME TU FINORA HAI INSEGNATO AI MASSIMI LIVELLI IN AMBEDUE I CONTESTI……
Buongiorno caro Francesco! Il tema è molto , molto delicato . Sto cercando di approfondire come canonista, come genitore, come avvocato, le mie argomentazioni si basano sul fatto che occorre distinguere le famiglie cc.dd. “ irregolari” (già contemplate e definite da Amoris Laetitia e dal MIDI, atti a te noti sui quali è stato realizzato il percorso previsto dai citati documenti dal 2013 al 2023, in cui molte coppie formate da maschi e femmine hanno ricevuto la GRAZIA di essere riammessi ai Sacramenti ed altre hanno ottenuto la sentenza di nullità del precedente matrimonio canonico e si sono risposate in chiesa col nuovo partner, insieme partecipanti a detto percorso di fede) dalle unioni civili formalizzate per legge o conviventi di fatto, contemplati da Fiducia Supplicans ( non derivata da 2 sinodi di tutti i Vescovi del mondo sulla famiglia- 2014/2015- con l’Atto finale approvato dal citato documento magisteriale del Papa “Esortazione apostolica Amoris Laetitia del 19/3/2016”).
Carissimo amico ( dear friend) F. Trombetta penso che realmente stiamo ingenerando nei fedeli grande confusione nel nome del modernismo e della “inclusione” sfrenata. A noi ministri ordinati (presbiteri e Diaconi) spetta solo di “comprendere” se si deve considerare magistero ordinario al quale dobbiamo obbedire o “semplice” consiglio pastorale, non avendo ricevuto specifiche istruzioni. In ogni caso, penso che questa confusione possa essere tranquillamente schivata da chiunque abbia un minimo di rettitudine e di vita di fede. Pax…
Gentile Prof. Trombetta, propongo una riflessione breve su:
“MATURITÀ RELAZIONALE E DIVERSITÀ”.
Il banco di prova della nostra maturità e libertà relazionale è la reazione alle diversità (l’amore per gli avversari). È proprio quando ci troviamo di fronte al diverso che ci rendiamo conto, noi Religiosi/Sacerdoti, se abbiamo cura di noi e degli altri. Chi ha meno maturità tende a vivere le divergenze come inimicizia e difficoltà di relazione. Il conflitto è sempre un buon banco di prova per verificare la nostra maturità e libertà interiore dinanzi a chi la pensa o vive diversamente da noi.
Ciao Franco. stasera ho avuto il tempo per una lettura spensierata, tenendo presente anche questo testo esaustivo in materia da te scritto magistralmente
(https://www.facebook.com/download/2772955769643776/Orientamenti%20sessuali.doc?av=100003172337895&eav=Afb7prMCf4q3KqO-gQ7u4TLU4owI-oo5sTqzdbXxbdSmAmEV6N1ydyOgImjLmS1h61s&hash=AcrtJBHmu3b2u69e7UI&__cft__[0]=AZVt6F2ULY9XlHeczk4-AGgAuMSB4bFSfC3gC0k6-G_A5oVJ1TAlj1BWbEnCgbmYBprfZvF34Vwh3QgauYZ4xGaso1cZZrLLCU3HIaK-bu_ZRovFamfOQd6FZagIXizlsDFy5YR0A92_o7xJPKKQ4Kgx0gqGOV-lxNB3Ob_TzV-e4A&__tn__=R]-R ),una delle tue molteplici pubblicazioni giuridiche e teologiche da me sempre apprezzate, riflettendo come canonista, come giurista, come professionista e come padre di famiglia. Come enunciato per telefono, confermo che, distinguendo le coppie contemplate dal n. 300 di Amoris Laetitia, solo singolarmente per me possono essere benedetti, previo un discernimento in foro interno extrasacramentale, questi fedeli ai quali si riferisce il nuovo documento, diversamente sembrerebbe che la Chiesa approvi il loro tipo di “legame”…….
Io ho promesso, come presbitero, ossequio della volontà e dell’intelletto a quanto il Papa insegna.
È un tempo in cui bisogna intensificare la preghiera, caro Francesco ( cher Francois), per chiedere al Signore di aiutarci a capire ( specialmente a noi docenti di Teologia) la Sua Volontà “La Chiesa è intransigente sui principi perchè crede, ma è tollerante nella pratica perchè ama; i nemici della Chiesa sono tolleranti nei principi perchè non credono, ma intransigenti nella pratica perchè non amano. La Chiesa assolve i peccatori, i nemici della Chiesa assolvono i peccati”. (cit. Garrigou-Lagrange, teologo, maestro di Giovanni Paolo II).
Merci cher Francois: “Che pena!!! Se tu avessi un figlio omosessuale gli chiederesti di stare tutta la vita ‘casto! Quando capiranno i miei confratelli e colleghi docenti/professionisti che essere omosessuale ( di questo parliamo) non è una scelta? Che ti ritrovi omosessuale? Quando capiranno i venerati Vescovi oppositori che ‘il contro natura’ in questi casi significa contro la relazione, contro l’amore? Quando capiranno gli studiosi laici e chierici che tutto questo non significa avallare il matrimonio omo? Povero Papa! Ha la passione e la genialità del Pastore nutrito di Vangelo e viene ostacolato da chi è legalista. Come si fa a dire che la Chiesa non ha cambiato le formulazioni di Teologia Morale? Da quando tempo non leggono i testi di teologia morale? Magari quelli degli anni ‘60 di padre Haeting?
Ma se si ama la Chiesa fanno soffrire queste pretese di saperne più del Papa….Una cosa è l’omosessualità di ieri ‘Peccato’. Quella di oggi come identità……Ecco alcuni testi in merito…
Buon lavoro caro amico studioso di Diritto e di Teologia Francesco Trombetta:
1- https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/vangelo-e-societ-408be53c7d0b407ab87ac8f56698f992
2-”L’amore possibile: persone omosessuali e morale cristiana” di A. Fumagalli
3.”Per una ecclesiologia trinitaria: omosessualità e teologia morale” di G. Calabrese
4- “L’ÉGLISE CATHOLIQUE EN TRAVAIL DE DISCERNEMENT FACE AUX
UNIONS HOMOSEXUELLES”: Philippe Bordeyne ( Institut Catholique de Paris | « Transversalités »
2021/2 n° 157 | pages 89 à 104 -ISSN 1286-9449 )”.
Grazie caro F. Trombetta “ Si ! Fa molta tristezza questa divisione e mancanza di misericordia. Il diavolo fa apparire buone cose cattive come la rigidità farisaica! Quanta violenza e cattiveria negli atti sessuali in matrimoni regolari che non viene nominata e quanta violenza nella condanna di omosessuali che vengono uccisi in quei paesi e privati di ogni diritto e abbandonati dalla chiesa e dai vescovi locali che si giustificano nascondendosi dietro verità di fede! Comunque un difficile compito di discernimento per noi operatori pastorali! Preghiamo che lo Spirito illumini!”.
Caro Francesco, in molte Diocesi gli studiosi approfondiranno insieme a noi operatori pastorali anche “ l’accompagnamento nella crisi e nella ricerca di autentica verità sul proprio percorso, anche remoto”.