A Lisbona arrivano i giovani in cerca di vita

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“Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera nel viaggio in Portogallo, che compirò a partire da mercoledì prossimo, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Tantissimi giovani, di tutti i Continenti, sperimenteranno la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli, guidati dalla Vergine Maria, che dopo l’annunciazione ‘si alzò e andò in fretta’. A Lei, stella luminosa del cammino cristiano, tanto venerata in Portogallo, affido i pellegrini della GMG e tutti i giovani del mondo”: al termine della recita dell’Angelus papa Francesco ha chiesto una preghiera per i giovani che fino a domenica si ritrovano a Lisbona per la GMG.

Sempre domenica scorsa a Lisbona l’arcivescovo della diocesi di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della CEI, ha celebrato la messa per l’apertura di ‘Casa Italia: “Il cuore giovane è sempre un cuore in movimento. La giovinezza è la condizione di un cuore dominato dalla passione della ricerca, dalla sorpresa della scoperta e dall’amore per la meta”.

Ha ribadito che Gesù si fa trovare da colui che cerca: “La gioia del cammino è quella che sgorga dal cuore per aver trovato ciò che vale tutto, per cui spendere ciò che siamo e quanto abbiamo, quella cioè che vale l’intera esistenza. La grazia di una scoperta e lo slancio della dedizione riempiono la vita.

Umilmente e con passione possiamo annunciare che il tesoro più bello, grande, attraente e necessario è Cristo stesso. E’ Lui che si lascia trovare, che ci viene sempre incontro per riempirci di sé, per dare significato e pienezza alla vita. La ragione, l’origine e il compimento del viaggio, come per Maria, sono sempre la grazia di un incontro di vita, una promessa di vita eterna”.

Ed infine un invito ad andare incontro a Cristo: “Cari giovani abbiate la semplicità e il coraggio di vivere l’esodo verso l’Eterno, di scommettere la vita sull’incontro con Cristo, di andare verso i fratelli e le sorelle. Correte incontro ai vostri coetanei con la ricchezza della vostra speranza e partecipate con la creatività di cui siete capaci alla costruzione di un mondo diverso, fatto di verità e d’amore, dove non si muore di fame e di odio, e dove tutti, senza distinzioni, possono camminare insieme verso la felicità senza fine”.

Mentre nel messaggio indirizzato ai giovani il vicepresidente della Cei ha invitato a seguire il cammino della Madre di Dio: “Il cammino della Madre del Signore ci dice che si può amare la vita nella certezza di uno scopo da ricercare con passione indomita, da scoprire con emozione stupita, da amare con interezza di cuore.

Cari giovani, sentite rivolte a voi le parole del Vangelo: alzatevi e andate in fretta, mettetevi in cammino verso la verità, incontro a Dio che ci aspetta negli altri, verso le persone che attendono il nostro abbraccio per gioire e comprendere il bene della vita”.

E’ una ‘scommessa’ che la Chiesa compie sui giovani: “Carissimi giovani, in questo tempo bellissimo e tragico, quando tanti ragazzi vengono mandati a uccidere nei campi di battaglia e altri muoiono nel tentativo di guadagnarsi un futuro più degno, quando le notizie dei giornali parlano di violenze nelle nostre città, la Chiesa scommette ancora su di voi, Cristo continua a chiamarvi.

Il vostro sia un cammino di scoperta dell’io, del mistero di Dio e degli altri. Andate incontro ai vostri coetanei con la ricchezza della vostra speranza e partecipate con creatività alla costruzione di un mondo diverso, un mondo di verità e amore dove gli uomini possano fare della vita un lungo a appassionato cammino verso la felicità senza fine!”

Inoltre nella capitale portoghese sono arrivati oltre 20.000 giovani di Azione Cattolica di molti Paesi del mondo alla XXVIII Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona: l’appuntamento per ritrovarsi è allo stand del Coordinamento giovani del Forum internazionale di Azione Cattolica (Fiac) alla Fiera vocazionale dentro la Città della gioia creata nel Jardim Vasco daGama a Belém.

Ad accoglierli un’équipe internazionale di giovani volontari dell’Azione Cattolica di Spagna, Italia e Argentina coordinata da Dina Rosa Agyemang, responsabile dell’Area internazionale dell’Azione Cattolica italiana.

Insieme a loro l’icona sorridente dell’amico di sempre: il beato Pier Giorgio Frassati, il giovane delle otto Beatitudini, scelto tra i patroni di questa edizione della Gmg, come hanno sottolineato Emanuela Gitto e Lorenzo Zardi, vice presidenti del settore giovani dell’Azione Cattolica Italiana e responsabili del Coordinamento giovani del Fiac:

“Tutti i giorni lo spazio dello stand sarà il punto di incontro, la ‘base’ dei giovani di Azione Cattolica di tutto il mondo riuniti a Lisbona… Lo stand del Fiac sarà il luogo in cui potremo raccontare a tutti coloro che passeranno da lì e verranno a salutarci la nostra testimonianza su cosa significhi, come giovani di Azione Cattolica, vivere la vocazione laicale da protagonisti nelle nostre Chiese locali”.

Infine c’è da sottolineare che la Federazione europea ‘One of Us’ ha promosso una mostra degli ‘eroi per la vita’ dedicata ai giovani, tra cui Carlo Casini; la figlia Marina, presidente del Movimento per la Vita, ha spiegato il modo con cui raccontare la vita, attraverso la testimonianza:

“Nell’era dei social, della comunicazione veloce, rapida, stringata, di parole e immagini che si sovrappongono, si rincorrono e facilmente si dimenticano, ciò che resta é il messaggio che passa dai testimoni, dalla loro vita reale, vissuta nella coerenza.

E’ questo che attira e fa riflettere, specialmente i giovani che sono assetati di verità, di amore, di senso della vita Da chi incarna ciò che proclama passa una luce che attira e affascina.

Ecco perché la mostra sui ‘7 eroi per la vita’. Certamente non i soli, non gli unici, ma simboli e modelli di un popolo che non si rassegna alla cultura dello scarto e (ciascuno secondo i propri talenti, carismi, professione e vocazione) offre il duo contributo per la costruzione della cultura della vita.

Una caratteristica che accomuna tutti é lo sguardo sul bambino non nato, riconosciuto come uno di noi, come fondamento per la costruzione della civiltà della verità e dell’amore.

E’ quindi importante raccontare la vita attraverso la testimonianza di chi con la sua stessa vita rende evidenti le ragioni di un impegno che riguarda tutti e che apre alla speranza e al futuro”.

(Foto: CEI)

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