Giornata di preghiera per il Creato: ambiente come giustizia

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‘Che scorrano la giustizia e la pace’ è quest’anno il tema del Tempo ecumenico del Creato, ispirato dalle parole del profeta Amos: ‘Come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne’, da cui nelle scorse settimane papa Francesco ha presentato il messaggio per la giornata di preghiera per la cura del Creato, che collega alla natura la giustizia ed il diritto, in programma venerdì 1 settembre:

“Questa espressiva immagine di Amos ci dice quello che Dio desidera. Dio vuole che regni la giustizia, che è essenziale per la nostra vita di figli a immagine di Dio come l’acqua lo è per la nostra sopravvivenza fisica. Questa giustizia deve emergere laddove è necessaria, non nascondersi troppo in profondità o svanire come acqua che evapora, prima di poterci sostenere”.

Tutto ciò non può essere separato da Dio: “Dio vuole che ciascuno cerchi di essere giusto in ogni situazione, che si sforzi sempre di vivere secondo le sue leggi e di rendere quindi possibile alla vita di fiorire in pienezza. Quando cerchiamo prima di tutto il regno di Dio, mantenendo una giusta relazione con Dio, l’umanità e la natura, allora la giustizia e la pace possono scorrere, come una corrente inesauribile di acqua pura, nutrendo l’umanità e tutte le creature”.

Quindi la ‘conversione’ ecologica deve partire dal cuore: “Per prima cosa, contribuiamo a questo fiume potente trasformando i nostri cuori. E’ essenziale se si vuole iniziare qualsiasi altra trasformazione. E’ la ‘conversione ecologica’ che san Giovanni Paolo II ci ha esortato a compiere: il rinnovamento del nostro rapporto con il creato, affinché non lo consideriamo più come oggetto da sfruttare, ma al contrario lo custodiamo come dono sacro del Creatore.

Rendiamoci conto, poi, che un approccio d’insieme richiede di praticare il rispetto ecologico su quattro vie: verso Dio, verso i nostri simili di oggi e di domani, verso tutta la natura e verso noi stessi”.

Infine ha sottolineato che questo tempo del Creato coincide con una nuova fase del Sinodo: “Allo stesso modo, come un bacino fluviale con i suoi tanti affluenti grandi e piccoli, la Chiesa è una comunione di innumerevoli Chiese locali, comunità religiose e associazioni che si alimentano della stessa acqua.

Ogni sorgente aggiunge il suo contributo unico e insostituibile, finché tutte confluiscono nel vasto oceano dell’amore misericordioso di Dio. Come un fiume è fonte di vita per l’ambiente che lo circonda, così la nostra Chiesa sinodale dev’essere fonte di vita per la casa comune e per tutti coloro che vi abitano. E come un fiume dà vita a ogni sorta di specie animale e vegetale, così una Chiesa sinodale deve dare vita seminando giustizia e pace in ogni luogo che raggiunge”.

E presentando il messaggio papale il card. Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha sottolineato l’immagine biblica: “Papa Francesco porta l’immagine biblica del fiume nel XXI secolo, richiamando la nostra attenzione sui fiumi reali che sono così maltrattati da simboleggiare in modo evidente la crisi ecologica”.

Ed ha evidenziato l’appello del papa a non saccheggiare l’ambiente: “Per contrastare questo saccheggio di ‘Sorella Acqua’, papa Francesco invita tutti ad unirsi ‘in un potente fiume per irrigare la vita del nostro meraviglioso pianeta e della nostra famiglia umana’. Ci incoraggia a intraprendere un’azione vivificante, trasformando ‘i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società’.

Per trasformare i nostri cuori, siamo invitati a pregare nella ‘grande cattedrale della creazione’ per una conversione ecologica… Che la Stagione della Creazione ci ricordi di onorare Dio come Creatore attivo e nella sua creazione continua, altrimenti restiamo inconsapevoli e ingrati”.

Infine la dott.ssa Cecilia Turbitosi, animatrice del circolo ‘Laudato sì’ del ‘Sacro Cuore’ di Ladispoli, volontaria del Centro Missionario Diocesi Porto-Santa Rufina, ha sottolineato che il ‘tempo del Creato’ è un’occasione: “Per noi che lavoriamo per la Chiesa ‘nel terreno’, il Tempo del Creato è un’opportunità meravigliosa per promuovere e vivere l’ecologia integrale.

In particolare, per noi del centro missionario della Diocesi Porto-Santa Rufina, questo tempo è un’occasione di collaborazione sinodale con diverse realtà locali come gli uffici diocesani e i diversi Circoli Laudato si’ del Movimento Laudato si’ nel territorio.

Molto importante la collaborazione, da noi come in tantissime Diocesi italiane, con gli uffici ‘ecumenismo e dialogo interreligioso’ e ‘problemi sociali e il lavoro’, coordinati dagli uffici nazionali della Conferenza Episcopale Italiana che promuovono il Tempo del Creato. Il cammino insieme ha un’unica missione: prendersi cura della nostra Casa Comune, al servizio e in comunione con la Chiesa, in un percorso di conversione ecologica integrale”.

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