Papa Francesco incontra i bambini nella giornata dell’Africa
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“La Giornata dell’Africa, celebrata nel giorno della commemorazione annuale della fondazione dell’Unione Africana, il 25 maggio 1963, rappresenta il simbolo della lotta dell’intero Continente per la liberazione, lo sviluppo e il progresso economico e sociale, come pure per la valorizzazione e l’approfondimento del patrimonio culturale africano”: lo ha detto papa Francesco, incontrando stamane un gruppo di i bambini provenienti da diverse Nazione africane.
Ed ha invitato i giovani ad affrontare le sfide: “La vostra cara terra africana sta affrontando sfide enormi, come quelle del terrorismo, del malgoverno, della corruzione, della massiccia disoccupazione giovanile, delle migrazioni, dei conflitti intercomunitari, della crisi climatica e alimentare…
In questo contesto, potreste sentirvi impotenti e scoraggiati e dire a voi stessi che il futuro è cupo e senza prospettive. Ma voi siete giovani, portate dentro di voi molti talenti, coltivate grandi ambizioni, avete grandi sogni: seguite i grandi sogni!”
Ma le sfide nascono dai sogni: “Una delle ricchezze dell’Africa è la spiccata intelligenza dei suoi giovani. Davvero, voi siete intelligenti, intelligenti! Il vostro impegno negli studi possa contribuire allo sviluppo umano e integrale della società. Mi viene da pensare anche ai bambini-soldato, ai bambini vittime di ogni tipo di conflitto che hanno bisogno della vostra amicizia: siate loro vicini, così che non si sentano respinti e stigmatizzati”.
Però ha ammonito i giovani ad ascoltare gli anziani: “Cari giovani, un’altra cosa molto importante: lasciatevi illuminare dai consigli e dalla testimonianza degli anziani. Il dialogo con le radici, il dialogo con gli anziani, con i nonni, con chi è venuto prima di noi, ci permette di andare avanti.
Pensiamo a una delle grandi sfide della vita: la lotta per la pace. Lo sapete bene, stiamo attraversando momenti difficili, con la nostra umanità che si trova in pericolo. Siamo in grave pericolo.
Vivete dunque la pace attorno a voi e dentro di voi. Siate ambasciatori di pace, perché il mondo riscopra la bellezza dell’amore, del vivere insieme, della fraternità e della solidarietà”.
Mentre ad un gruppo di minori ospiti della Clinica oncologica di Wroclaw, in Polonia, il papa invita ad essere ‘apostoli’ dell’amore di Dio: “Carissimi, sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, per invitarvi ad essere apostoli dell’amore di Dio.
Il vostro cammino nella vita è un po’ difficile, perché dovete curarvi, vincere la malattia o convivere con la malattia, e questo non è facile. Quante volte, nella vita, ci troviamo nella situazione di non avere la forza per andare avanti.
Ma voi non siete mai soli! Gesù è sempre vicino e vi dice: ‘Vai, vai, vai avanti! Io sono con te’. ‘Ti prendo io per mano’, dice Gesù, come quando da piccolo imparavi a fare i primi passi. Cari bambini, Gesù sempre è accanto a noi per darci speranza. Sempre, anche nei momenti della malattia, anche nei momenti più dolorosi, anche nei momenti più difficili: il Signore è lì!”
In conclusione ha invitato ad affidarsi alla Madonna: “Se qualcuno si ritrova solo e si sente abbandonato, non dimentichiamo che la Madonna ci è sempre vicina, soprattutto quando si fa sentire il peso della malattia con tutti i suoi problemi: è lì vicino, come era accanto al suo Figlio Gesù quando tutti l’avevano abbandonato. Maria è sempre lì, accanto a noi, con la sua tenerezza materna. Pensiamo spesso alla Madonna recitando un’Ave Maria”.
(Foto: Vatican News)