Buon Natale dalle suore
Nell’udienza generale prenatalizia papa Francesco ha invitato i fedeli ad adorare Dio che si è fatto Gesù bambino: “Cari fratelli e sorelle, vorrei invitare tutti gli uomini e le donne nella grotta di Betlemme ad adorare il Figlio di Dio fatto uomo. Ognuno di noi si avvicini al presepio che trova a casa sua o nella chiesa o in altro luogo, e cerchi di fare un atto di adorazione, dentro: Io credo che tu sei Dio, che questo bambino è Dio. Per favore, dammi la grazia dell’umiltà per poterci capire”.
Questo consiglio papale è risuonato anche negli auguri della priora del monastero di santa Rita da Cascia, suor Maria Rosa Bernardinis, presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che è impegnata nella raccolta fondi per avviare i lavori e rendere quanto prima realtà il progetto delle agostiniane, che chiede di sostenere ‘La Casa di Santa Rita’ attraverso il sito casa.santaritadacascia.org/natale/dona:
“Auguro a tutti di essere protagonisti della storia di salvezza e amore che racconta il Natale, portando speranza nelle vite di coloro che ne hanno più bisogno. Per noi il Natale quest’anno è la Casa di Santa Rita, per accogliere le famiglie dei malati, così come accogliamo Gesù. Tanti attendono questo dono, che possiamo realizzare insieme per chi si trova in un letto di ospedale, lontano dai propri affetti.
Per loro abbiamo pensato di ristrutturare un appartamento al 2° piano dell’Ospedale di Cascia, centro riabilitativo d’eccellenza nazionale. Lì vogliamo creare una vera casa dove accogliere gratuitamente le famiglie dei malati, ricoverati da tutta Italia.
Per aprire al più presto, abbiamo bisogno del sostegno di tutti… Ci sono tante famiglie in attesa di essere accolte e avere l’opportunità di lottare insieme ai loro cari per la propria vita. Aiutateci a far sì che questa attesa non sia ancora lunga”.
La ‘Casa di Santa Rita’ vuol dire sicurezza, presenza e sostegno per tante famiglie che ogni giorno affrontano grandi sacrifici e per tanti malati costretti alla solitudine, come ha raccontato Sandro, dalla provincia di Pescara, che ha 58 anni e da 27 convive con la sclerosi multipla: “Mia moglie è in una struttura di riabilitazione a 100 km e riesco ad andare da lei solo una volta a settimana.
Sarebbe bello, invece, starle vicino sempre, perché le farebbe bene e anche a me. La Casa di Santa Rita sarebbe perfetta per noi. Perciò spero che i lavori si facciano in fretta e magari presto potremmo venire alla riabilitazione di Cascia”.
Per accogliere gratuitamente le famiglie che non possono pagare una sistemazione in affitto o in albergo, garantendo la loro presenza ai malati, la Casa di Santa Rita ha bisogno di lavori di ristrutturazione. Su questi si concentra la raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che dal 2012 rende concreta la carità di cui le monache sono ambasciatrici.
Il primo obiettivo è raccogliere € 130.000 per mettere a norma gli impianti e installare il riscaldamento. Poi si realizzerà la scala di ingresso e, per finire, saranno rifiniti tutti gli ambienti, con la sistemazione dei vari arredi.
E sempre da Cascia arrivano gli auguri natalizi delle suore carmelitane scalze, che nel prossimo anno ritorneranno nel loro monastero tolentinate, terremotato nel 2016:
“La Parola che risuona durante i Tempi di Avvento e di Natale esorta alla vigilanza con la certezza del compimento, narra di un alloggio di fortuna nella notte e di Dio che pone la tenda tra gli uomini, racconta di abitare, rimanere, di fuggire e tornare… è la fragilità e la luce di una vita nascente… gioia grande e pace annunciate, e contraddette dagli eventi.
Questi versetti, che esprimono bene i paradossi della Buona Notizia di Cristo, negli ultimi anni (dopo il terremoto del 2016 – hanno trovato nella nostra vita concreta una risonanza forte come mai prima d’allora. Anche noi ci siamo trovate in un istante a non aver più una casa (abitabile) e a chiedere ospitalità, e a trovarla: prima a Fano, poi qui a Cascia”.
Ricordando la storia di questi 5 anni le carmelitane ricordano che Dio non abbandona nessuno: “Il Signore non ci ha mai abbandonate, rendendosi presente nella solidarietà di molti, anche nella vostra!
Egli ci renda attenti al Suo abitare tra noi, dentro di noi; ci aiuti a rinnovare ogni giorno l’incanto vero del Natale: un Dio fatto Bambino, così piccolo e inerme da abbattere le nostre difese per fargli posto. E sarà un posto colmato d’Amore”.