L’Azione Cattolica Italiana accoglie il papa ‘A braccia aperte’

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Venerdì 19 aprile è stato presentato l’incontro dell’Azione Cattolica Italiana, che aprirà i lavori della XVIII Assemblea nazionale elettiva dell’Ac, ‘Testimoni di tutte le cose da lui compiute’, con papa Francesco, che si svolgerà giovedì 25 aprile 2024 in piazza San Pietro alla presenza di 50.000 persone, provenienti da tutte le diocesi italiane con l’invito ‘A braccia aperte’ per una giornata di dialogo in seno alla Chiesa ma aperta alla partecipazione di tutti coloro che vorranno esserci per fare un’esperienza viva di Chiesa sinodale, come ha sottolineato  il presidente nazionale  dell’Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano:

”Abbiamo voluto vivere questo incontro nella dimensione ordinaria, in un tempo in cui la questione della democrazia e delle sue sfide è sotto gli occhi di tutti. Lo viviamo come un’espressione di vita democratica che coinvolge soprattutto i ragazzi. Ricordo che i nostri responsabili sono frutto di un percorso di elezione democratica che vedrà il suo culmine nell’elezione dei nuovi organi durante l’Assemblea generale che seguirà l’incontro con il papa.

In questo tempo complicato e difficile per l’intera vita della Chiesa, noi guadiamo con grande fiducia all’impegno che tutti noi di Ac possiamo porre verso la comunità. Siamo molto preoccupati per la guerra, alla quale ci stiamo forse rassegnando. Noi di Ac vogliamo ribadire che la pace deve essere il nostro obiettivo e che occorre tessere quell’artigianato di pace di cui parla papa Francesco”.

Mentre l’Assistente ecclesiastico generale dell’Associazione, mons. Claudio Giuliodori, ha ricordato lo stretto legame dell’Azione Cattolica Italiana con i papi: “Questo evento è frutto di una consuetudine che lega l’Ac ai pontefici. Con papa Francesco la tradizione di legame con la Santa Sede si è consolidato attraverso tanti incontri; l’incontro per i 150 anni dell’Azione Cattolica. Siamo in attesa delle parole del papa perché sono sempre parole che stimolano e provocano.

Vogliamo esprimere la vicinanza al pontefice sui temi a cui lui tiene molto. Vogliamo affiancarlo nel cammino sinodale della Chiesa in Italia e lo slogan, A braccia aperte, vuole essere traduzione plastica di questo camminare insieme come comunità consapevole di dover procedere in maniera sinergica valorizzando le diversità e andando incontro a uomini e donne di questo tempo. L’enciclica ‘Fratelli Tutti’ è la piattaforma di questo evento di piazza con il papa”.

La vicinanza al papa è sottolineata anche dal messaggio dei vescovi italiani con l’invito a stare in ‘prima linea’: “Attendiamo da voi la testimonianza cristiana nell’ambito sociale e politico, ora tanto urgente. Ripercorrendo la storia dell’Azione Cattolica in Italia, molte conquiste sociali sono state ottenute proprio grazie ai vostri padri e alle vostre madri. Numerosi soci hanno lasciato una traccia umana e cristiana ancora valida per il nostro tempo. Basta ricordare la bellezza della vita del beato Pier Giorgio Frassati per capire che oggi bisogna coltivare la passione evangelica in ciascuno”.

E’ un invito ad uscire dalla mediocrità sull’esempio del beato Frassati: “La mediocrità non appartiene alla nostra fede. Frassati lascia questo messaggio forte: il Vangelo è vita in ciascuno di noi. Bisogna vivere la forza del lieto annuncio quotidianamente. Guardate alla sua testimonianza, mentre percorriamo la strada della sinodalità nelle nostre comunità. Siamo consapevoli del supporto che date al Cammino sinodale delle Chiese in Italia e di questo vi siamo grati, così come per la cura con cui accompagnate la formazione di un laicato maturo e responsabile, capace di assumere le sfide ecclesiali e sociali del nostro tempo. Riecheggiano, però, le parole del beato Frassati: vivere, non vivacchiare!”

Però l’incontro si svolgerà in una data simbolo dell’Italia democratica e per questo Neri Marcorè leggerà alcuni brani per ricordare la Resistenza dei cattolici, che hanno partecipato alla lotta partigiana contro il Nazifascismo e per la liberazione dell’Italia, come ha ribadito il presidente Notarstefano:

“La data del 25 aprile ci dà la possibilità di ricordare un progetto che è stato messo in campo dall’Associazione e in particolare dall’Istituto Paolo VI, in cui viene trattata la storia del movimento cattolico: ‘Biografie resistenti’ progetto curato da storici e studiosi, ma anche aperto agli iscritti  all’associazione. Sacerdoti e laici e soprattutto giovani di Ac come Tina Anselmi che dentro le sue fila hanno maturato scelte importanti che sono state a volte persino scelte di martirio come quella di Gino Pistoni”.

Durante la conferenza stampa, inoltre, sono stati presentati i dati del Bilancio di sostenibilità 2024, in cui è stato evidenziato che l’associazione è in crescita: dopo il calo di soci/e dovuto alla pandemia di Covid 19, per il secondo anno consecutivo si è registrato un + 3,7% di iscritti sull’anno precedente, superando quota 200.000 (221.598). I responsabili associativi sono 38.111 per un totale stimato di 5.000.000 di ore donate per l’associazione ogni anno. Gli educatori e gli animatori dei ragazzi e giovani di Ac sono circa 42.000, per un totale di 7.500.000 di ore donate.

Significativa anche la cifra dei soci impegnati nel volontariato (circa 20.000), nel sindacato e nelle associazioni (circa 1.500), in politica (circa 2.500) ed il numero degli assistenti ecclesiastici nelle diocesi e nei territori (6.900).

Per questo ad inizio aprile l’Azione Cattolica Italiana ha vinto il secondo premio del contest sui bilanci di sostenibilità promosso da ‘Buone Notizie’, l’inserto del Corriere che racconta le buone pratiche e il bene esistente in giro per il Paese, e da ‘NeXt – Nuova Economia per Tutti’, associazione nazionale di promozione sociale che ha l’ambiziosa mission di cambiare dal di dentro i modelli economici dominanti.

Sono state più di 250 le realtà iscritte alla terza edizione del premio (+49% al 2023), suddivise in varie categorie (grandi, medie, piccole aziende ed enti del Terzo Settore), a significare come il tema interessi sempre più realtà del Paese e come stia diventando importante raccontare e misurare il proprio impegno e i propri sforzi nell’azione non finanziaria. I pilastri della rendicontazione restano quelli ormai riconosciuti a livello internazionale, gli ESG, che delineano in maniera dettagliata il concetto di sostenibilità: l’attenzione verso l’ambiente (environmental), il sociale (social) e la governance.

Ritirando il premio, il vicepresidente nazionale per il settore adulti, Paolo Seghedoni, ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Siamo molto contenti perché l’Ac ha cominciato tempo fa questo percorso sulla strada della sostenibilità. Il miglioramento che c’è stato nel documento premiato quest’anno non riguarda solo la rendicontazione, ma soprattutto il dinamismo che ci ha portati ad uscire dalla nostra zona di comfort e che sta diventando sempre di più radicato nei territori in cui abitiamo e in cui viviamo”.

(Foto: Alessia Giuliani)

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