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Gli Incontri del Mediterraneo nel racconto del papa

Nell’udienza generale odierna papa Francesco, come succede dopo ogni viaggio apostolico, ha raccontato quello che è avvenuto a Marsiglia, ribadendo che il Mediterraneo è un luogo di incontro e di vita: “Alla fine della scorsa settimana mi sono recato a Marsiglia per partecipare alla conclusione dei ‘Rencontres Méditerranéennes’, che hanno coinvolto Vescovi e Sindaci dell’area mediterranea, insieme con numerosi giovani, perché lo sguardo fosse aperto al futuro. In effetti, l’evento di Marsiglia era intitolato ‘Mosaico di speranza’. Questo è il sogno, questa è la sfida: che il Mediterraneo recuperi la sua vocazione, di essere laboratorio di civiltà e di pace”.

Card. Zuppi: cattolici sono minoranza creativa

“Prima di entrare in medias res, mi sia consentito un ricordo doveroso ma cordiale del Presidente Giorgio Napolitano. In particolare negli anni della sua presidenza della Repubblica, dal 2006 al 2015, ha dimostrato grande sapienza non soltanto nella gestione delle crisi, ma anche nell’impegno ordinario a far dialogare le varie componenti della politica italiana e a dare alle discussioni un respiro almeno europeo, se non mondiale. Questo sforzo per il dialogo costante e per un allargamento degli orizzonti resta un esempio significativo e molto attuale”.

Papa Francesco: non si scherza su migrazione ed eutanasia

Concluso il viaggio apostolico a Marsiglia papa Francesco si è recato alla basilica di santa Maria Maggiore per pregare la Madre di Dio, come è stato riferito dalla sala stampa della Santa Sede: “Questa sera, di ritorno da Marsiglia, come di consueto al termine di ogni viaggio apostolico, Papa Francesco ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore, dove ha sostato in preghiera davanti all’icona della Vergine Salus populi romani”.

Casablanca: la forza della tradizione

Era sbarcata dalla Sicilia a Casablanca, migrante tra i migranti, quasi un secolo fa. La Madonna di Trapani, particolarmente venerata nella sua terra natale, aveva seguito l’avventura dei pescatori siciliani stanziati nella regione. ‘Per quanto lontano scorra un ruscello non dimentica la sua origine’ si ripete in Africa.

Per non dimenticare Marcinelle

Anche oggi, come ogni anno, ha risuonato 262 volte la campana al Bois du Cazier di Marcinelle, nel bacino carbonifero di Charleroi, in Belgio, durante la commemorazione del 67^ anniversario della tragedia dell’8 agosto 1956: un incendio sviluppatosi in una galleria della miniera, a quasi mille metri di profondità, costò la vita a 262 minatori, 136 dei quali italiani. I nomi dei lavoratori, in gran parte immigrati in Belgio da vari Paesi dell’Europa post bellica, sono scanditi, uno per uno.

L’Italia non è un Paese per giovani

Il Rapporto Istat 2023 sulla ‘situazione del Paese’presenta numeri su cui occorre fare una seria riflessione per avere certezza del presente/futuro: “Nel 2022 quasi un giovane su due (47,7% dei 10.273.000 tra 18-34enni) mostra almeno un segnale di deprivazione”. Un quadro che preoccupa.

Papa Francesco ai calciatori: non dimenticate lo spirito amatoriale

“Sono lieto di darvi il benvenuto a questa celebrazione del primo centenario di questo club sportivo. Ho spesso ripetuto che lo sport è un motivo ed un’occasione per riscoprire e promuovere molti valori della nostra società e, in questo senso, incontrare un club ‘galiziano’ è per me qualcosa che evoca tante esperienze che da argentino ho vissuto nella mia carne. Se avete notato, i suoi colori sono quelli della Vergine Immacolata e anche quelli della maglia argentina, quasi come se la nostra Madre avesse voluto unire le due sponde di questo grande oceano che, anziché separarci, ci ha uniti per non dimenticarla”.

Papa Francesco: liberi di scegliere se partire o restare

Domenica 24 settembre 2023 si celebrerà la 109^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato con una riflessione sul messaggio di papa Francesco ‘Liberi di scegliere se migrare o restare’, con l’intenzione di promuovere una rinnovata riflessione su un diritto non ancora codificato a livello internazionale: il diritto a non dover emigrare, ossia il diritto a poter rimanere nella propria terra.

Vivere ai confini

Da poco di ritorno da una commossa commemorazione a Tarvisio di eventi del ’44 ai confini tra Italia e Slovenia, mi si è accesa la memoria di quella terra. Ricordando con la stessa emozione ‘la signora Wanda’, conosciuta a Londra. Così desiderava essere chiamata, semplicemente. Come semplice era lei: sguardo azzurro, volto dolcemente segnato dall’età, capigliatura innevata come la sua regione d’inverno, il Carso. Abitava in una casetta tranquilla di un popolare sobborgo di Londra. Sola. Ma la solitudine ‘è una tempesta silenziosa, che spezza tutti i nostri rami morti’, ricorda Kalil Gibran.

I vescovi italiani chiedono un patto educativo per accogliere la vita

Si è parlato anche di utero in affitto nel Consiglio permanente della Cei, che si è concluso mercoledì scorso e rispondendo ai giornalisti il segretario generale della Cei ed arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi, sulla questione dell’utero in affitto come crimine universale, ha affermato: ‘Per noi è un problema universale. Non siamo entrati nel merito specifico di questa tema’.

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