Papa Francesco invita ad aprire il cuore al mondo

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Mancano ancora alcuni mesi alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolgerà a Lisbona, e papa Francesco con un video messaggio ha invitato i giovani a prendervi parte, perché già si sono iscritti in 400.000:

“Cari giovani, ci stiamo avvicinando, anche se manca ancora qualche mese, alla Giornata Mondiale della Gioventù, e ci sono già 400 mila giovani iscritti. Sono sorpreso e felice che vengano così tanti giovani, perché hanno bisogno di partecipare. Qualcuno dirà: ‘vado per turismo’. Ma il giovane che viene è perché, in fondo, ha sete di partecipare, di condividere, di raccontare la sua esperienza e ricevere l’esperienza dell’altro. Ha sete di orizzonti”.

Partecipare alla GMG significa imparare a ‘guardare l’orizzonte’: “In questo incontro, in questa Giornata, imparate a guardare sempre l’orizzonte, a guardare sempre oltre. Non costruite un muro davanti alla vostra vita.

I muri ti chiudono, l’orizzonte ti fa crescere! Guardate sempre l’orizzonte, con gli occhi, ma soprattutto con il cuore! Aprite il cuore! Ad altre culture, ad altri ragazzi e ragazze che vengono anche loro a questa Giornata. Preparatevi a questo: ad aprire l’orizzonte e il cuore!”

Nella stessa giornata papa Francesco ha ricevuto in udienza le Suore del Servizio Sociale, che  sono una società di vita apostolica femminile di diritto pontificio, sorta ad opera di Margit Slachta, che era stata tra le prime a entrare nella società delle Missioni sociali, fondata nel 1908 a Budapest da Edith Farkas.

Quando le suore delle Missioni sociali decisero di orientarsi verso lo statuto di congregazione religiosa, la fondatrice si mise alla testa di un gruppo che intendeva conservare le caratteristiche della fondazione, proponendo di lavorare in favore delle donne, dei bambini e delle famiglie bisognose.

Nel discorso consegnato il papa ha ricordato il centenario della fondazione: “E’ indubbiamente un evento molto speciale per voi e, per questo, avete voluto celebrarlo vicino alla tomba dell’apostolo Pietro. Voglio assicurarvi che vale anche per la Chiesa, perché ogni carisma è dono a lei di Dio che, mediante lo Spirito Santo, le concede quelle grazie di cui ha più bisogno in ogni momento della storia.

Qui sta il mistero, perché i doni che riceviamo dalle persone e tutto ciò che siamo in grado di realizzare con le nostre sole forze invecchiano e si guastano. Tuttavia, i doni dello Spirito hanno sempre nuova vita, e in ogni circostanza di tempo e di luogo si rigenerano e si reinventano pur rimanendo fedeli alle proprie radici”.

Ed ha ricordato che come la fondatrice è stata sempre presente nei momenti di difficoltà per il popolo, anche oggi la congregazione dovrebbe essere presente: “Le circostanze presenti all’inizio del secolo scorso, con i cambiamenti sociali che hanno dato luogo alle guerre mondiali, sono stati momenti cruciali nei quali Dio ha ispirato la nascita della vostra Società.

Il nostro tempo attuale non è diverso e oggi, come in passato, la chiamata ad essere testimoni è ancora necessaria. Come sarebbe bello se le parole di Margherita risuonassero nei vostri cuori con la stessa intensità con cui sicuramente risuonarono nelle prime sorelle della vostra comunità. Ti sono di ispirazione, insegnandoti ad affrontare le sfide sociali, come fecero quelle suore contro il nazismo, con la sola arma della carità”.

In particolare ha ricordato l’opera compiuta sotto il regime nazista coniugando la vita attiva con la vita contemplativa: “Sono impressionato dal fatto che la tua Fondatrice fosse attivamente impegnata nelle questioni sociali anche mentre viveva la vita consacrata.

Ciò che è particolarmente stimolante è la sua dichiarazione durante l’Olocausto secondo cui i precetti della fede obbligavano le suore a proteggere gli ebrei, anche a rischio della propria vita”.

(Foto: Santa Sede)

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