A Giffoni gli ‘invisibili’ hanno visibilità
“Mi fa piacere ricambiare il saluto che mi hanno rivolto i ragazzi partecipanti al Giffoni Film Festival, che quest’anno è dedicato agli ‘invisibili’, cioè alle persone che vengono messe da parte ed escluse dalla vita sociale. Grazie e auguri!”: con questo breve ricordo al termine della recita dell’Angelus di domenica scorsa papa Francesco ha ringraziato i 5000 giovani giurati che fino a fine luglio saranno impegnati nella 52^ edizione del Giffoni Film Festival, che ha per tema ‘Gli invisibili’.
A questo saluto ha risposto il fondatore di Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi, che ha sottolineato l’eccezionalità di questo avvenimento: “A nome mio, del mio team e di tutti i giffoner voglio rivolgere un grande ringraziamento al Santo Padre per questa attenzione che ci ha riservato e resi felici a pochi giorni dall’inizio della 52^ edizione”.
E proprio dalle parole del papa Claudio Gubitosi ha preso spunto per presentare la rassegna di quest’anno: “Le parole utilizzate da Papa Francesco, in particolare per il tema che abbiamo scelto quest’anno, ‘Invisibili’, sono la più importante conferma che potessimo ricevere sulla direzione che abbiamo voluto intraprendere, dando visibilità a chi visibilità non ha, dando voce a chi spesso la società contemporanea mette a tacere, favorendo la pluralità delle opinioni, promuovendo sempre e comunque la validità del confronto come metodo che consente la circolazione delle idee e che tutela la libertà. Il suo saluto rappresenta uno sprone incredibile a continuare con determinazione e a farlo avendo come esclusivo riferimento i nostri giovani”.
Il festival è stato presentato al Parco Archeologico di Pompei, dove il direttore e fondatore Claudio Gubitosi ha ringraziato il Ministro della Cultura Dario Franceschini, la Sottosegretaria Lucia Borgonzoni e il direttore del parco archeologico per l’ospitalità, la collaborazione e la disponibilità:
“E’ un programma potente, ampio, articolato, con presenze che spaziano in tutti i campi. E’ la migliore Italia, e non solo, quella che vedremo e ascolteremo nei prossimi giorni a Giffoni. In questo progetto vedo sempre di più la lontananza dalla ritualità. La vicinanza in questo momento così complicato. La forza dei valori che esprime.
La qualità oltre che la quantità di tante attività sociali. Il legame sempre più forte con il suo pubblico. L’ascolto dei nostri giovani e le risposte che si aspettano da noi. Ringrazio tutti perché hanno risposto all’invito con passione, partecipazione e responsabilità”.
Anche il direttore generale, Jacopo Gubitosi, ha espresso il suo entusiasmo: “Giffoni si apre nuovamente ai suoi giurati, a coloro che danno sostanza a un’idea che, da 52 anni, fa battere il cuore di milioni di generazioni. E’ l’edizione dell’apertura verso gli altri, della voglia di incontrarsi. Non è un caso che anche il nostro carpet, in questa edizione, si presenta rinnovato.
Ha la forma di un abbraccio: è aperto all’esterno senza soluzione di continuità, né barriere. I numeri di #Giffoni2022 restituiscono il senso di questo evento che è coraggioso, determinato e ambizioso. Abbiamo lavorato per mesi con tanta responsabilità, dando vita a un progetto sempre aperto e per questo capace di tante sorprese e novità.
Voglio ringraziare il team di Giffoni: le donne e gli uomini che rendono possibile l’unione delle varie anime in un solo grande ‘corpo’. La nostra è una grande famiglia che cresce ogni anno e che è capace, come ha fatto anche questa volta, di imprese ai limiti dell’impossibile”.
Dopo i saluti istituzionali Pietro Rinaldi, presidente dell’Ente Giffoni Experience, ha evidenziato il lavoro svolto nei mesi precedenti: “La complessità di questo programma è sotto gli occhi di tutti non si poteva non tenere conto di tutte le criticità che stiamo vivendo. Un mondo in subbuglio, in movimento.
A noi, come egregiamente ha fatto il nostro fondatore Claudio Gubitosi, il compito di cercare soluzioni, di immettere serenità nelle famiglie e nei giovani, per ritornare, anche se ancora con cautela, alla socializzazione…
A voi tutti ragazze e ragazzi e famiglie che avete adottato da anni Giffoni come la vostra famiglia e la vostra casa sento di dirvi che vi aspettano dieci giorni davvero intensi. Sono certo che dopo tornerete nelle vostre città, nei vostri luoghi, più carichi, più forti, più responsabili e più capaci di gestire la quotidianità e di individuare meglio le prospettive per il vostro futuro”.
(Foto: Giffoni Film Festival)