Si avvicina il X Incontro Mondiale delle Famiglie

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Nelle settimane scorse è stato presentato il X Incontro Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Roma dal 22 al 26 giugno, che sarà multicentrico e diffuso: si svolgerà a Roma e sarà aperto dal Festival delle Famiglie il 22 giugno in Aula Paolo VI alla presenza del papa. Seguiranno tre giorni di Congresso pastorale, mentre sabato pomeriggio si svolgerà la celebrazione eucaristica in piazza san Pietro; all’incontro mondiale parteciperanno 2000 delegati con rappresentanze anche dall’Ucraina.

La prof.ssa a Prof.ssa Gabriella Gambino, Sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha illustrato l’incontro mondiale: “Per preparare questa nuova edizione multicentrica e diffusa dell’Incontro Mondiale abbiamo dovuto affrontare tante vicende, a partire dalla pandemia, che hanno ritardato e reso complessa l’organizzazione, ma ce l’abbiamo fatta.

Nel mondo tantissime diocesi si stanno organizzando per riunire le famiglie intorno al proprio vescovo o al parroco: stanno utilizzando lo stesso schema dell’Incontro che si terrà a Roma e in molti casi perfino gli stessi temi del congresso pastorale, che qualche mese fa abbiamo pubblicato nel kit pastorale per le diocesi.

Penso alla Conferenza episcopale del Guatemala, che a livello nazionale, regionale e perfino parrocchiale ha diramato un programma con proposte specifiche per accompagnare e vivere l’Incontro Mondiale con i vescovi, con momenti di apertura, un triduo di incontri pastorali e collegamenti virtuali con Roma”.

L’incontro mondiale sarà un momento di incontro, ascolto e confronto tra operatori della pastorale familiare e matrimoniale: “Lo scopo è quello di sviluppare il tema scelto dal papa: ‘L’amore familiare: vocazione e via di santità’, tenendo conto di alcune indicazioni forti che emergono da ‘Amoris Laetitia’, un testo che si presenta con delle linee programmatiche molto chiare per gli sviluppi possibili della pastorale familiare nei prossimi anni”.

Ecco come si strutturerà il Congresso: “Il congresso è costruito intorno a 5 conferenze principali su alcuni temi fondamentali. Il tema di ogni conferenza viene poi articolato in tre o quattro sotto-temi, nell’ambito di panel, ossia tavole rotonde, che sviluppano ulteriori questioni pastorali prioritarie per le Chiese particolari.

In tutto 30 interventi, per un totale di 62 relatori, oltre a 13 moderatori delle sessioni: questi ultimi, tutti romani, segno e simbolo di una città che ospita e presenta i relatori che vengono dagli altri Paesi.

I relatori saranno quasi tutte coppie di sposi, 3 soli sacerdoti; provengono da 17 Paesi diversi, scelti per competenza ed esperienza pastorale nelle varie tematiche presentate. Famiglie impegnate nella pastorale familiare che collaborano con le diocesi, le conferenze episcopali o alcuni movimenti internazionali”.

Mons. Walter Insero, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Roma, ha illustrato il festival delle famiglie: “Il tema dell’Incontro è ‘L’amore familiare: vocazione e via di santità’, pertanto il Festival si potrà sviluppare secondo le direttrici dell’amore familiare come chiamata a vivere in Cristo la vita familiare quotidiana, a realizzare la propria vocazione, rendendo visibile come la famiglia sia un soggetto fondamentale per la Chiesa e la società.

La santità è un percorso a cui ciascuno è chiamato, come padre, madre, fratello, sorella, figli o nonni. Nella famiglia si svela un cammino a cui tutti siamo chiamati in virtù del Battesimo e del fatto di essere amati e desiderati da Dio Padre. Più che fare discorsi e teorie sulle famiglie, daremo voce al racconto delle loro testimonianze”.

La conduzione è affidata ad Amadeus e alla moglie Giovanna Civitillo e parteciperà anche ‘Il Volo’: “Prima dell’arrivo del Santo Padre, dopo un intervento musicale iniziale e alcuni collegamenti con famiglie riunite in altre parti mondo, ascolteremo alcune testimonianze sull’eredità spirituale e l’attualità della testimonianza dei coniugi Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, beatificati nel 2001 da San Giovanni Paolo II, patroni dell’Incontro Mondiale. Cinque famiglie offriranno la loro testimonianza alla presenza del Santo Padre”.

L’incontro sarà trasmesso interamente in streaming: “Per questa ragione, tutto sarà trasmesso in diretta streaming, con una copertura Social di tutti gli appuntamenti che verranno trasmessi attraverso il sito ufficiale dell’evento, romefamily2022.com, sulla pagina YouTube della Diocesi di Roma e grazie alla collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione, anche su VaticanNews…

Non solo internet, ma anche la televisione aiuterà a raggiungere le famiglie di tutto il mondo. Grazie a Vatican Media stiamo implementando un sistema con il quale potremo fornire il segnale alle Tv che ne faranno richiesta in maniera libera e gratuita, con un flusso di immagini disponibile in cinque lingue (inglese, spagnolo, francese, portoghese, italiano, più LIS in italiano e in inglese)”.

Infine  Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini, rappresentanti della Pastorale familiare della Diocesi di Roma, hanno raccontato la preparazione avvenuta a Roma: “Un’equipe di venti coppie che hanno dato gratuitamente la loro disponibilità, ha girato tantissime parrocchie di Roma, non siamo riusciti a girarle tutte perché il calendario è stato modificato a causa della quarta ondata tra gennaio e marzo.

In tutte le parrocchie le famiglie incontrate erano entusiasta perché ancora riecheggia nella memoria la Giornata Mondiale della Gioventù del 2000 e se ci pensate l’invito a questa Giornata Mondiale delle Famiglie è in un certo senso rivolto anche a tutti quei giovani di Tor Vergata che sono cresciuti, hanno messo su famiglia, si sono sposati, hanno figli”.

E nell’ascolto sono emerse molto testimonianze: “Abbiamo trovato testimonianze molto belle. Storie di ordinaria straordinarietà. Molte di queste si possono vedere nei cortometraggi prodotti dall’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma, realizzati dal regista Antonio Antonelli per accompagnare le sette catechesi, disponibili sul sito ufficiale dell’Incontro.

Le famiglie sono veramente la risorsa inesauribile della nostra città e del nostro Paese perché silenziosamente risolvono problemi, creano legami, fanno da ammortizzatori sociali, generano ricchezza e futuro”.

Ed infine hanno speso una parola sui coniugi Beltrame e Quattrocchi: “E’ molto bello il fatto che siano stati eletti patroni del X Incontro mondiale delle famiglie due coniugi molto legati alla nostra città: i Beati Luigi e Maria Beltrame e Quattrocchi. Due sposi a loro modo innovatori. Non solo perché sono la prima coppia di sposi a essere beatificata dalla Chiesa cattolica, il 21 ottobre del 2011 da san Giovanni Paolo II.

Ma anche perché il loro impegno non si esaurì semplicemente nell’accogliere e nell’educare i figli. Furono dediti al servizio e al bene comune fin dall’inizio del loro matrimonio. Di fatto iniziarono la pastorale familiare a Roma, proponendo incontri e accompagnamento per fidanzati e sposi. Il loro esempio è una chiamata a quella santità normale. Alla classe media della santità, direbbe papa Francesco.

Quella delle famiglie. Quella di chi cerca di fare bene il padre e la madre accompagnando i figli a scuola o all’allenamento di basket. Quella di chi cerca di fare la migliore cena del mondo con quello che ha nel frigorifero. Nella consapevolezza che per un Cristiano esempio non significa replica di un modello perfetto, ma l’opportunità di stupirsi di fronte ad un dono continuo”.

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