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Il difficile compito di crescere: siate comprensivi coi giovani!

Quante volte, guardando i giovani, risulta molto più spontaneo, immediato e semplice giudicarli che guidarli? Censurarli piuttosto che illuminarli? Imporre loro autoritarie, sterili e soffocanti proibizioni piuttosto che educarli?

I giovani vengono sempre sottoposti ad un’ingiusta e degradante narrazione profetica negativa e degenerativa; loro, i figli di un mondo superficiale, nonché vittime di una accelerata e nociva metamorfosi. Cari adulti, non è facile essere adolescenti e giovani. Non è facile, poiché neppure loro stessi si comprendono sino in fondo e perché crescere non è semplice. Ogni crescita ed evoluzione comporta e racchiude in sé una sorta di silente e dirompente dolore.

L’adolescenza in quanto tale implica necessariamente ed inevitabilmente una feconda sofferenza, racchiusa persino nella stessa etimologia del termine, il quale deriva da ‘adolescere’, ossia patire. Questa stagione della vita così delicata, affascinante e complessa nella quale concorrono significative metamorfosi fisiche, emotive, spirituali e psicologiche costituisce l’epoca di un disarmante ed improvviso straniamento, il quale scaturisce dalla mancata conoscenza di sé e dell’esperire sensazioni, emozioni e situazioni completamente nuove perciò destabilizzanti, in particolare per quanto riguarda la propria fisicità. 

È in questa fase, infatti, che si presentano in modo intenso e dirompente le prime forti pulsioni sessuali, come un fuoco che divampa e divora la carne fino ad ardere. È in essa, appunto, che si crede che tutto ciò che si sperimenta a livello affettivo o emotivo si possa chiamare amore: la necessità dell’altro, l’innamoramento e persino una dolorosa fitta di nostalgia. 

Essere giovani non è facile, poiché sono gli anni della speranza, della strenua ed indefessa lotta per raggiungere una libertà che non si conosce, non si comprende e della quale si ha paura. È anche l’epoca del respingere e rinnegare la propria fede ritenendo che essa confligga con la logica del pensiero. 

Non è facile provare sentimenti, emozioni e sensazioni ‘da adulto’ per le quali non si è preparati, come ad esempio: solidarietà e altruismo effimero, amore per la natura o le prime esperienze sentimentali. Questa è dunque l’età della prorompente forza fisica, ma anche della delicatissima e mutevole fragilità emotiva, del desiderio di cambiare il mondo cercando di preservare e di non ferire fatalmente l’apparentemente spavaldo ma realmente fragilissimo cuore.

Sono estranei soprattutto a se stessi e proprio per questo non hanno bisogno di efferati rimproveri, bensì di delicata ed attenta comprensione, non di un’impietosa censura, ma di sapiente ed illuminante guida, ed è lì che gli adulti possono e devono tendere la propria mano, al fine di rendere meno dolorosa e complessa la battaglia e la sfida del crescere.

Alla loro grazia e competenza educativa sono affidati i volti, le vite ed i destini delle nuove generazioni, le quali non hanno bisogno che riempiano loro le tasche o i portafogli di contraccettivi o banconote, la mente di severi ed aridi rimproveri, il cuore di altri insormontabili dubbi e tormentose insicurezze o l’ego di ferente e lacerante derisione.

Al contrario, hanno bisogno di genitori presenti e pazienti, i quali non abbiano scordato la stupenda ed ardua fase nella quale loro stessi hanno dovuto crescere, che sappiano quindi rispondere in modo opportuno ed adeguato ai loro quesiti, creando un clima di confidenza, libertà, serenità ed intimità, che sappiano rispettare i loro spazi e sapersi levare le scarpe per entrare nella primigenia e  segreta intimità della loro coscienza e del loro cuore, come colui che si toglie i calzari perché è in procinto di entrare in terra sacra ed al contempo, incarnare la ferma mitezza di un cuore che educa con amore, perché i giovani possano approdare ad un buon porto.

Hanno bisogno di amici della loro età per comprendere che non sono gli unici ad affrontare ed esperire tali complesse circostanze, ma anche di educatori e maestri spirituali, uomini e donne di Dio che mostrino loro che il Signore non viene a limitare o ad ostacolare, ma, al contrario, a conferire forma, senso e compimento al loro immenso orizzonte ed alla loro nostalgia di futuro.

Hanno bisogno di imparare ad essere pazienti e di sapere che tutto quel dolore passerà, di imparare a svolgere attività concernenti la loro età ed infine non devono mai dimenticare he non si è bambini per sempre, né adolescenti per sempre, né giovani per sempre e che non è certamente facile esserlo, ma tale stupendo e ripido itinerario costituisce la benedicente e profetica promessa di un nuovo principio.

Benedetto XVI in preghiera

Don Giovanni Antonazzi, amico di don Giuseppe De Luca e ben addentro alla curia romana, scrisse che il cardinale Paolo Giobbe (1880-1972) ebbe a dire: ‘Quando uno riconosce che a un certo momento deve dimettersi, vuol dire che ancora può stare al suo posto, perché, quando verrà il momento di dimettersi, non lo comprenderà più’. 

XXV Domenica Tempo Ordinario: i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri

Dio non ama l’uomo per i meriti acquisiti ma per quello che siamo: suoi figli.  La parabole che la Liturgia oggi ci presenta è molto significativa: Dio con essa non vuole darci una lezione di giustizia sociale o salariale, ma ha voluto mostrare l’agire divino verso gli uomini: un agire di vero Padre che ama i suoi figli. Protagonista della parabola è Dio stesso che non si lascia guidare dalla logica del profitto ma dalla logica dei bisogni dell’uomo.

Bolzano-Bressanone:i martiri risveglino la fede

Da quest’anno è cambiata la data di celebrazione della solennità dei patroni della diocesi di Bolzano-Bressanone, i martiri san Cassiano e san Vigilio, trasferita al 13 agosto,perché molti presbiteri e laici avevano fatto presente che la solennità, finora fissata il sabato della seconda settimana di Pasqua, non poteva più essere celebrata adeguatamente viste le mutate condizioni pastorali. Il vescovo Muser ha scelto il 13 agosto come nuova data per festeggiare i due patroni diocesani, in quanto la solennità di san Cassiano era fissata in questo giorno da tempo nell’allora diocesi di Bressanone.

Al Meeting di Rimini l’amicizia sociale

“I profeti non chiudono gli occhi per immaginare quello che non esiste. Nella confusione minacciosa e angosciante della storia, nelle onde brutali delle pandemie, che sono parte della vita stessa, ci aiutano a vedere e cercare oggi, quando ancora non c’è, il nostro futuro, perché ci sia e perché ci sarà. Dio è nella storia, non fuori. Il vero oppio sono le tante dipendenze distribuite largamente da un mondo che non sa ascoltare più la parola di Dio come parola di amore che cambia sia noi che la storia”: con la celebrazione eucaristica ieri a Rimini si è aperta la 44^ edizione del Meeting dell’Amicizia tra i popoli, intitolata ‘L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile’.

Rosmini e l’Italia: storia, cultura, religione

Si terranno dal 21 al 25 agosto 2023 al Palazzo dei Congressi di Stresa i ‘Simposi Rosminiani Straordinari’, organizzati dal Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa con il patrocinio e il sostegno di Regione Piemonte, Città di Stresa, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, Conferenza Episcopale Italiana, Fondazione Cariplo, Fondazione CRT, Rosmini International Campus e Rosmini Institute, Pastore Roberto (Financial Advisor) e Federici Attilio (Wealth Advisor).

Porte Aperte denuncia la persecuzione contro i cristiani

Mercoledì 18 gennaio la ong ‘Porte Aperte’ ha pubblicato la World Watch List, la nuova edizione della lista dei primi 50 paesi dove più si perseguitano i cristiani al mondo, che compie 30 anni, in cui si denuncia la crescita della persecuzione anticristiana in termini assoluti, mantenendo l’impressionante accelerazione degli ultimi 10 anni.

Papa Francesco alla Fondazione Ratzinger: la sua opera teologica è feconda

“Tutti sentiamo la presenza spirituale e l’accompagnamento del Papa emerito nella preghiera per la Chiesa intera. Ma questa occasione è importante per riaffermare che anche il contributo della sua opera teologica e più in generale del suo pensiero continua ad essere fecondo e operante”: sono le prime parole del discorso pronunciato da papa Francesco nell’udienza concessa alla Fondazione Vaticana ‘Joseph Ratzinger-Benedetto XVI’ per il conferimento del Premio Ratzinger, giunto alla sua XII^ edizione.

Le Acli invitano a pensare bene

Sabato 1 ottobre si è concluso ad Assisi il 54° Incontro nazionale di Studi, dedicato al tema ‘Dignità e Lavoro: vie per la Speranza’, organizzato dalle Acli: “E’ stato da poco celebrato il cinquantesimo dello Statuto dei Lavoratori, una legge che ha segnato l’ingresso della Costituzione nei luoghi di lavoro.

Papa Francesco: la contemplazione si realizza con la testimonianza

Nella scorsa settimana papa Francesco ha ricevuto in udienza i Canonici Regolari Premostratensi in occasione del IX Centenario della fondazione dell’Abbazia di Prémontré, che lo scorso anno hanno celebrato i 900 anni della prima professione di San Norberto e dei suoi primi compagni nel giorno di Natale del 1121, ricordando come il paese diventò una fucina per la Chiesa:

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