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A Ragusa il card. Baldisseri ha spiegato ‘l’adesso di Dio’

L’esortazione apostolica post-sinodale ‘Christus Vivit’ è stata presentata nella scorsa settimana a Ragusa dal card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, approfondendo i temi della pastorale giovanile: “Papa Francesco nell’esortazione Christus vivit si rivolge ai giovani e contemporaneamente a tutto il Popolo di Dio, con un incipit veramente significativo, l’annuncio pasquale: ‘Cristo è vivo’… Si rivolge così ai giovani e non solo ai giovani cristiani, ma a tutti i giovani del mondo”.

Sinodo: Il cardinale Baldisseri, spiegare bene cos’è il matrimonio cristiano

Il Sinodo si rinnova, ma resta lo stesso. Il cardinale segretario del Sinodo Lorenzo Baldisseri, nominato da Papa Francesco un anno fa a questa carica, ha preso in mano la preparazione dellAssemblea straordinaria che ha per tema la famiglia e che per le prime due settimane di ottobre sarà al centro dell’interesse dei media.

“ In effetti- spiega Baldisseri a Korazym- si tratta della seconda tappa di un percorso che è iniziato con il concistoro del febbraio scorso”. Un incontro tra cardinali che ha tenuto le prime pagine dei giornali per parecchio tempo riportando in vita l’annosa questione dei divorziati risposati civilmente e il loro posto nella comunione della Chiesa cattolica.

Il 9 settembre scorso sono stati resi noti i nomi dei 253 partecipanti alla Assemblea, la terza straordinaria nella storia dello strumento della collegialità voluto dal Concilio Vaticano II.

Il cardinale ha tenuto a spiegare, in una nota sull’Osservatore Romano, che “si applicherà una nuova metodologia interna dei lavori, che renderà lo svolgimento più dinamico e partecipativo, con interventi e testimonianze, e il cui percorso terrà presente la continuità verso la seconda tappa, dopo la quale sarà pubblicato il documento sinodale.”

Korazym ha sempre seguito con particolare attenzione i lavori sinodali e per questo abbiamo chiesto proprio a Sua Eminenza di saperne di più.

Lorenzo Baldisseri, il pianista non cardinale che entrerà in conclave

Raccontano di averlo visto emozionato, in giro per Borgo Pio. Lorenzo Baldisseri, segretario della Congregazione dei Vescovi, è stato nominato dal Papa segretario del Collegio Cardinalizio a marzo dello scorso anno. Ma di certo non pensava di essere chiamato così presto a prestare servizio in un conclave storico, il primo in tempi moderni che si aprirà con la rinuncia del Papa. Sarà lui a bruciare le schede delle votazioni. Ogni tanto lo si può incontrare per Borgo Pio. Sono giorni importanti per lui, sta finalmente traslocando (prenderà la casa che è stata del cardinal Nicora, che a sua volta prenderà quella che è stata del cardinal Deskur) dalla Domus Sanctae Martae, dove ha vissuto per mesi. D’altronde, nemmeno potrebbe rimanerci, alla Domus Sanctae Martae: lì alloggeranno i cardinali durante il conclave. In tutto questo tempo, tutti sapevano che c’era Lorenzo Baldisseri alla Domus Sanctae Martae. Perché lì si era fatto portare un pianoforte a coda, la sua grande passione, e lo aveva posizionato nel salotto del piano terra. E lì, ogni sera, ripassava al pianoforte le melodie che più amava. Korazym.org fu invitata ad assistere a un recital da lui offerto ai partecipanti all’ultimo Sinodo della Nuova Evangelizzazione. In quell’occasione, scoprì che anche il Papa aveva voluto che suonasse per lui, e Baldisseri fece un concerto solo per Benedetto XVI a Castel Gandolfo. Quella che segue è la cronaca di quel concerto, che racconta anche la storia e la vita di Lorenzo Baldisseri. La riproponiamo ai nostri lettori.

Musica e diplomazia. Un concerto di Lorenzo Baldisseri, numero due della Congregazione dei vescovi

È stato un concerto speciale per il Papa, quello che si è tenuto nel 2007 nella Villa Pontificia di Castel Gandolfo. Al pianoforte, Lorenzo Baldisseri, al tempo nunzio apostolico in Brasile, oggi segretario della Congregazione dei Vescovi. Il quale non ha mai smesso di suonare, nemmeno quando viaggiava tra le nunziature di Haiti, in Paraguay, in India, in Nepal e, infine, in Brasile. “La musica – racconta – mi ha permesso di essere libero. Non avevo l’ambizione dell’incarico, non avevo solo la mia carriera da curare. Ho sempre suonato, almeno due ore, in serata. E questo mi permetteva anche di essere meno diplomatico. Anche perché in fondo io sono toscano. Mi piace dire quello che penso”.

La prassi comunicativa delle Assemblee del Sinodo e il cambio di paradigma

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 18.09.2023 – Vik van Brantegem] – Stimolato dall’interessante ed importante articolo dell’amico e collega Andrea Gagliarducci, pubblicato oggi in inglese sul suo blog Monday Vatican [QUI] (e che ho offerto nella mia traduzione italiana su questo Blog dell’Editore, e come Editoriale su Korazym.org: Papa Francesco, il segreto pontificio e il dibattito sul Sinodo [QUI]), ritorno sull’argomento della comunicazione assembleare sinodale pre-2013 – l’anno che segna il cambio di paradigma [*] – per sgombrare il campo di ogni equivoco dal punto di visto storico (quindi non per spirito di “indietrismo”). Faccio presente che non tratto della comunicazione della Segreteria Generale del Sinodo, ma soltanto del lavoro comunicativo della Sala Stampa della Santa Sede per conto delle Assemblee sinodali.

Papa Francesco, il segreto pontificio e il dibattito sul Sinodo

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 18.09.2023 – Andrea Gagliarducci] – La notizia che Papa Francesco potrebbe imporre il segreto pontificio [1] nel dibattito sinodale ha creato un po’ di scalpore [QUI]. Per ora il regolamento del Sinodo non è stato ancora pubblicato, e potrebbero esserci alcune modifiche procedurali, soprattutto per quanto riguarda le modalità di partecipazione al dibattito e di votazione. Tuttavia, il fatto che le prime comunicazioni ufficiali del Sinodo stabiliscano che ogni intervista ai padri sinodali debba essere preventivamente richiesta via email al responsabile della comunicazione della Segreteria Generale del Sinodo ha innescato il dibattito sulla trasparenza del processo sinodale. Le indiscrezioni sul segreto pontificio hanno aggiunto agitazione ad agitazione.

Papa Francesco e la cancel culture nella stessa Chiesa

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 08.05.2023 – Andrea Gagliarducci] – Quando dieci anni fa Papa Francesco fu eletto, fu subito chiara la decisione di riscrivere parte della storia recente della Chiesa. Lo hanno detto la straordinaria enfasi data ai gesti di Papa Francesco, l’attenzione dei media, ma anche alcuni gesti compiuti dallo stesso Francesco fin dall’inizio.

Il nuovo Sinodo è una rivoluzione?

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 01.05.2023 – Andrea Gagliarducci] – Non era inaspettata la notizia che il Sinodo non avrà più uditori, ma membri, siano essi vescovi, sacerdoti, religiosi o laici [QUI]. Già nel Praedicate Evangelium, la Costituzione apostolica che regola il funzionamento della Curia, non si chiamava più Sinodo dei Vescovi. E quindi, era logico che il voto fosse esteso a tutti. Eppure, questa novità deve essere liberata da ogni ipocrisia. Il Sinodo dei Vescovi, come lo aveva immaginato Paolo VI, cessa di esistere. Ma la nuova assemblea non è una novità assoluta.

È morto il Cardinale Angelo Sodano: una vita tra diplomazia e Curia Romana

Il Cardinale Angelo Sodano fu Segretario di Stato con Giovanni Paolo II e all’inizio del pontificato di Benedetto XVI. Decano del Sacro Collegio per quasi 15 anni. Dalla sera del 9 maggio scorso era ricoverato per polmonite al Columbus Hospital-Gemelli dopo essere risultato positivo al Covid-19.

Qualche aneddoto su Don Gino Belleri, la “sala stampa parallela” che non c’è più

Qualche giorno fa, è morto Don Gino Belleri. Chi non fa Vaticano da tempo, non può conoscerlo. Ma chi è riuscito a calcare le scene del vaticanismo almeno fino al 2019 lo ha conosciuto o ne ha sentito parlare. Perché don Gino era “la sala stampa parallela”, con la sua Libreria Leoniana che gestiva da decenni e che si trovava in via dei Corridori, esattamente alle spalle della Sala Stampa della Santa Sede. Alla sua morte, ho dedicato un ricordo, un po’ istituzionale, in cui raccontavo l’importanza di Don Gino per il mondo vaticano, e lo riproduco qui sotto.

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