Giubileo Lauretano: un invito ad aprirsi agli altri

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Venerdì 10 dicembre papa Francesco ha incontrato nella Basilica Vaticana i rappresentanti dell’Aeronautica Militare Italiana, a conclusione del Giubileo Lauretano nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto quale Patrona di tutti gli aeronauti, ricordando il suo significato:

“Ogni giubileo, secondo l’antica tradizione biblica, ci ricorda che siamo pellegrini in questo mondo: che non siamo ‘padroni’ della terra, e tanto meno del cielo, ma siamo incaricati di coltivare e custodire questo ‘giardino’ nel quale Dio ci ha posti”.

Però questo giubileo, appena concluso, è speciale, ricordando la proclamazione della Madre di Dio a patrona degli aeronauti, voluta nel1920 da papa Benedetto XV): “Questo Giubileo, nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto quale ‘Patrona di tutti gli aeronauti’, ci ha ricordato che Dio ha creato per noi anche il cielo.

Contemplare il cielo ci apre agli spazi sconfinati; ci fa sentire piccoli e nello stesso tempo ‘pensati’, ‘ricordati’ da Colui che ha creato l’universo, una realtà che non finisce mai di stupirci via via che la scopriamo con strumenti di osservazione sempre più potenti. Milioni e milioni, mille milioni di anni sono dietro a noi!”

Infine è un invito agli avieri a‘volare alto’: “Il cielo ci ricorda che siamo fatti anche per volare, non tanto nel senso materiale, ma soprattutto in quello spirituale. Siamo figli di un Padre che ci dice: ‘Siate santi perché io sono santo’. Che è come dire: volate alto! Non seguite il vostro egoismo che vi porta a chiudervi; apritevi a Dio, apritevi agli altri, date spazio alla gratuità, al servizio, alla magnanimità, e la vostra vita prenderà il volo.

Per voi ‘volare alto’ significa essere operatori di pace, servire la pace sia nelle missioni in volo sia nei servizi a terra, sia in patria sia fuori, in zone di conflitto. La Santa Casa di Loreto ci ricorda che, dovunque siamo, abbiamo una casa che custodisce le nostre radici cristiane; e abbiamo una Madre che veglia su di noi. La casa è la Chiesa e la Madre è Maria. Da lei impariamo soprattutto l’umiltà, che è la via che conduce al Cielo”.

Nel pomeriggio il card. Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha chiuso la Porta Santa del Giubileo Lauretano, concesso da papa Francesco nel 2019 in occasione dei 100 anni della proclamazione della Madonna di Loreto Patrona Universale di tutti gli aeronauti, e prorogato di una anno a causa della pandemia.

Nell’omelia il cardinale ha ricordato che due giorni fa nel giorno dell’Immacolata Concezione papa Francesco ha citato nell’Angelus il Giubileo Lauretano, associando la chiusura della Porta Santa anche alla chiusura dell’anno dedicato a san Giuseppe:

“La Santa Casa ci porta a riflettere su queste disposizioni dell’animo che permettono al Signore di operare, non solo nella storia della salvezza, ma anche nella storia personale di ciascuno e sorprende sempre riflettere su come l’annuncio sia avvenuto lontano dai riflettori, nell’umile dimora di un piccolo villaggio. Vorrei condensare questi aspetti in una parola: semplicità, Dio ama la semplicità”.

Al termine della celebrazione mons. Fabio dal Cin, arcivescovo delegato pontificio di Loreto, ha ringraziato quanti si sono prodigati per rendere disponibile l’esperienza del Giubileo a tutti i fedeli “non solo a Loreto, ma in tutto il mondo grazie anche alla grande Peregrinatio Mariae, da poco conclusa, che ha toccato 22 aeroporti in Italia e 9 nazioni nel mondo”.

Mons. Dal Cin ha ricordato questo anno giubilare davvero ‘speciale’: “La pandemia però non ha interrotto l’azione della Grazia giubilare. Per altre strade si è riversata abbondante nel cuore di quanti si sono affidati a Maria.

Siamo stati costretti a lungo alla distanza fisica, ma abbiamo capito che questo limite, se vissuto nella comunione della preghiera e con il desiderio di conversione, poteva trasformarsi e, di fatto, si è trasformato in chiamata alla Santità, a ‘volare alto’, rivolgendo mente e cuore a Dio per affrontare con Maria la realtà di ogni giorno”.

Però nessun evento può interrompere l’azione della Grazia: “Questo abbiamo imparato! E l’abbiamo visto in quanti sono venuti pellegrini qui a Loreto nei mesi scorsi. Basti pensare che da maggio o ad oggi i fedeli che hanno sostato in preghiera nella Santa casa sono stati ben oltre 600.000…

Il Giubileo Lauretano è stato un grande tempo di paziente semina. La conclusione di questa sera è come la fine di una giornata che in sé contiene già l’affacciarsi dell’alba di un nuovo giorno.

La grazia di questo tempo benedetto si prolunghi nei prossimi anni per il bene dei pellegrini e di tutti i fedeli, perseguendo la missione pastorale indicata dal Santo Padre: per le famiglie, per i giovani per i malati. Ci aiuti Maria a cantare fiduciosi la nostra lode al Signore che ha compiuto meraviglie, e ci ha colmati della sua misericordia!”

(Foto: Santuario di Loreto)

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