XXXI Domenica del Tempo Ordinario: Cristo Gesù è l’unico e vero Maestro

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Il brano del Vangelo di questa domenica riguarda tutti e ciascuno di noi; è un invito alla riflessione, alla conversione personale, all’amore reciproco.  E’ un brano che invita all’umiltà e al senso di responsabilità, alla coerenza e giammai all’ipocrisia. Cristo Gesù, come d’altronde il profeta Malachia, esordisce con un invito assai chiaro ed invita a vivere con coerenza e senza ipocrisia la Parola di Dio, l’insegnamento del Signore. Il monito è rivolto a tutti: sacerdoti e fedeli.

L’incoerenza e l’ipocrisia è senza dubbio il tarlo che rode la vita e l’opera dei pastori e toglie credibilità alla loro testimonianza. Gesù, da vero maestro, ci offre un insegnamento assai valido: ‘Vi ho dato l’esempio: come ho fatto io, fate anche voi’; mi chiamate Signore e maestro e dite bene perché lo sono; io Signore e Maestro vi ho lavato i piedi, così dovete fare anche voi. Non dirai perciò: guai a voi, peccatori! Ma guai a noi peccatori ; non dirai: pentitevi dai vostri peccati, ma  pentiamoci dai nostri peccati. 

Siamo tutti chiamati alla santità perché nessuno è santo; da qui l’amarezza di Gesù che esorta i suoi evidenziando: ‘Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei’: farisei ipocriti che insegnano bene ma agiscono male.

Spesso commentando la Parola di Dio si è impietosi verso i peccatori ma, poi, all’atto pratico anche noi ci comportiamo in modo scorretto e scandaloso; da qui la parole di Gesù: ‘Legano pesanti fardelli, li impongono sulle spalle degli altri, ma loro non li smuovono neppure con un dito’. 

Il fascino che emanava Cristo non era dovuto ai miracoli ma perché si presentava come vero Maestro che parlava con autorità dando l’esempio di come era necessario comportarsi. La Parola di Dio oggi ci offre l’esempio luminoso di Paolo e dei suoi collaboratori  nell’apostolato: erano così affettuosi verso i fedeli che avrebbero dato anche la vita assieme alla Parola di Dio: Parola che salva, che addita la strada da percorrere, che apre le porte del Regno dei cieli; Parola divina che porta l’apostolo ad essere come Cristo Gesù: luce del mondo e sale della terra. Gesù mette in guardia i suoi da coloro che dicono e non fanno: falsi maestri, gente ipocrita perché incoerente.

La Chiesa, l’assemblea dei figli di Dio, i veri fedeli hanno bisogno di incontrarsi con  ministri santi, veri amici di Dio e testimoni credibili del suo insegnamento. Conoscendo la debolezza dell’uomo, Gesù esorta i suoi discepoli a non farsi chiamare “maestri” perché uno solo è il vero maestro: Cristo Gesù; a non farsi chiamare ‘Padre’, perché uno solo è il vero Padre: quello dei cieli.  Gesù conclude: ‘Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato’.

Ciò che infastidisce il Signore è l’ipocrisia, la doppia vita, il dire e non fare;  il vero pastore, la vera guida spirituale acquista  autorità e credibilità se sa mostrare coerenza nel suo operare. E’ necessario ogni giorno imparare a guardare i propri difetti, a far leva su di essi per correggere, alla luce della Parola di Dio, l’ operare e divenire sempre testimoni credibili dell’insegnamento di Cristo, unico vero Maestro. 

Il sacerdote ha il dovere di annunciare nella sua autenticità la parola di Dio; il Fedele, il vero Cristiano il dovere di pregare per i Pastori perché siano sempre all’altezza del sacro che annunciano; i preti infatti sono preti in favore dei fratelli con tutti i limiti  propri della natura umana.

La parola di Dio poi bisogna accoglierla come vera Parola di Dio. Il tutto richiede umiltà e responsabilità da parte di tutti.  Dico a me, sacerdote, ministro del sacro, a Voi, discepoli di Cristo Gesù, che la Verità non è una parola, né qualcosa per modo di dire, ma è ‘Qualcuno’, è colui che unico nella storia, ha potuto dire: ‘Io sono la Verità, chi mi segue, non cammina nelle tenebre’; Gesù solo è il vero maestro , noi siamo tutti discepoli.

Tutte le filosofie hanno sempre cercato di cogliere la verità; hanno fatto talvolta anche grande rumore ma con il tempo quante di esse sono crollate!  L’unica verità incrollabile rimane Cristo Gesù che poté affermare: ‘Io sono la Verità e la Vita’: vuoi essere credibile?, sii coerente; educa alla coerenza e non essere mai ipocrita.

L’educazione è un frutto prelibato non di scuola ma di vita, non di predica ma di pratica; non di rimproveri ma di esempi concreti. “Vi ho dato l’esempio”, dice Gesù . la Santissima Vergine, madre di Gesù e nostra, ci aiuti all’umiltà e alla coerenza.                                       

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