XX domenica del Tempo Ordinario: il cuore di madre e… il cuore di Dio

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Gesù si era appena accostato ai confini di Israele quando viene avvicinato da una donna (una madre) che lo supplica in favore della figlia gravemente provata. La donna non fa parte del popolo ebreo, era una cananea, ed invoca Gesù chiamandolo ‘Figlio di David’ e dicendo ‘Kirie, eleison! Signore, abbi pietà  di me!’  Davanti all’apparente indifferenza di Gesù, i discepoli intervengono ed intercedono (anche per togliersi un fastidio d’attorno).

La donna si avvicina, si prostra e dimostra una grande fede, un grande fervore, una grande pietà:  (soffre ed intercede per la figlia); ha una grande umiltà (si prostra ai piedi di Gesù; ha una grande costanza (non si ritira al primo insuccesso); soprattutto nutre Fede e Speranza: spera contro ogni speranza e proprio questa Fede strappa il miracolo.  Gesù le aveva detto: non sei una donna ebrea, i miracoli sono riservati ai figli e non ai cani. 

Fragile ma indomita, il cuore della madre non si arrende: come vera madre pensa solo alla sua bambina. La donna non disprezza le parole di Gesù; sa bene di non poter accampare pretese, tuttavia riconosce  la grandezza del cuore di Dio e con Fede profonda “è vero, dice la donna cananea, che il pane dei figli non va gettato ai cani, però i cani hanno il diritto di nutrirsi  con le briciole che cadono sotto il tavolo del padrone”. E’ la svolta decisiva dell’episodio.

La donna confessa di essere venuta non per cercare ‘il pane dei figli’, ma solo briciole, avanzi, il pane perduto e destinato ai cagnolini. La donna è fermamente convinta che davanti a Dio non ci sono figli e non-figli, uomini e cagnolini, ma uomini da saziare, malati da guarire, gente che soffre di qualsiasi estrazione sociale e religiosa.

Gesù rimane come folgorato dalla Fede viva di questa donna, si commuove davanti alle lacrime di una mamma che supplica per la sua figlia, e dice subito: ‘Donna, grande è la tua fede, ti sia fatto quello che desideri!’ Ieri, come oggi, amici carissimi, c’è molta fede sulla terra, dentro e fuori della Chiesa, sotto il cielo della Palestina come in Italia e nel mondo intero; c’è fede anche in mezzo a tanti che vivono solo ai margini della Chiesa. 

Grande è il numero delle mamme che magari non conoscono il Credo o il catechismo, ma sanno bene che Dio ha un cuore di madre, per questo Gesù si è fatto uomo ed è morto sulla croce, per questo Gesù morendo sulla croce ci ha lasciato Maria, sua madre, come madre nostra. 

Dall’alto della croce Gesù morente si rivolge a Maria e le dice: ‘Donna, ecco tuo figlio’, i tuoi figli  sono, d’oggi innanzi, Giovanni, gli Apostoli, la gente che soffre ed ha bisogno, i bimbi che piangono e nessuno li consola, i giovani alle prese con la droga e l’alcool, i papà o le mamme disperati, la gente che soffre e non sa a chi rivolgersi, i popoli vittime delle guerre e quanti ti invocano ‘rivolgi a noi, Madre, gli occhi tuoi misericordiosi’.

Gesù si rivolge a Giovanni: ‘Giovanni, ecco tua madre’; quando hai bisogno, quando ti senti solo, incompreso, alle prese con qualsiasi  problema di sorta: mia madre è tua madre. Abbiamo celebrato la solennità della Madonna assunta in cielo anima e corpo, rivolgiamo a Lei, supplici, la nostra preghiera: ‘Santa Maria, madre di Dio e nostra, prega per noi, siamo peccatori ma figli tuoi’.

Ciò che conta davanti a Dio, oggi, non sono tanto le prescrizioni legali quanto la nostra conversione, la nostra fede viva in Cristo Gesù che ha dato vita alla nuova Alleanza; la fede in Cristo Gesù, che ha rotto la barriere tradizionali facendo di tutti gli uomini un nuovo Regno: ebrei e pagani, uomini e donne, ricchi e poveri, bianchi e uomini di colore, liberi e schiavi.

Un Regno dove siamo chiamati ad essere figli e pregare:’Padre nostro che sei nei cieli’.  Davanti a Dio c’è l’uomo creato da Dio a sua immagine e somiglianza. Con la Nuova Alleanza Gesù, istituendo la Chiesa, dice ai suoi Apostoli: ‘Andate in tutto il mondo… come il Padre ha mandato me, così io mando voi…  fate miei discepoli tutte le genti’.

Il miracolo apparentemente procrastinato da Gesù  nei riguardi della donna cananea volle essere solo un richiamo per il popolo ebreo: ‘Non ho trovato tanta fede quanto in questa donna che è una cananea, una pagana’.

Invochiamo, amici carissimi, la Madonna, madre di Gesù e madre della Chiesa perché oggi su tutti rivolga i suoi occhi materni, occhi misericordiosi e ci porti a Cristo Gesù, frutto benedetto del suo seno.             

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