Abitare la misericordia nelle situazioni imperfette/incompiute/ferite: genetliaco del gruppo diocesano ‘Il buon Pastore’ di Palermo (Tutors coniugi Marcella e Francesco Trombetta)

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Informando noi, insieme nella nostra abitazione lombarda, Mons. Alessandro Repossi, v. parroco della chiesa nel cui territorio abbiamo il domicilio (Cappellano presso SMOM ed UNITALSI), abbiamo incontrato Alessandra, Giulio, Valentina, Renato ed un’altra bella coppia di operatori pastorali il 2/5/2023 c /o casa nostra a Milano , che hanno avuto la cortesia di donarci 3 libri https://www.chiesadimilano.it/servizioperlafamiglia/news/membri del coordinamento diocesano di pastorale familiare 6365.html ) e la seguente sintesi scritta sulla loro missione.

Il nome Acòr deriva da ‘La valle di Acòr porta della speranza’ (Os 2,16 17) che indica la straordinaria fecondità della misericordia di Dio , capace di trasformare anche l’aridità del cuore, la valle del pianto e il deserto della vita in luoghi di speranza. Il percorso è stato incoraggiato dall’Arcivescovo Card. D. Tettamanzi alla Dioc. di Milano con la lettera ‘Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito’ durante l’Epifania del 2008.

Nasce dall’esigenza di aiutare le persone in situazioni di separazione, divorzio e nuova unione affinché p ossano essere ascoltate e possano trovare uno spazio per raccontarsi ed elaborare il loro dolore sentendo l’abbraccio della comunità, aiutandole ad appartenere ad una chiesa dove nessuno può essere considerato indegno della misericordia divina.

Il desiderio è quello di edificare una comunità ecclesiale dove tutti si sentano accolti ed amati da Dio e dai fratelli. i percorsi (acclarati dall’Arcivescovo S.E.R. Mons. Delpini) sono di grande aiuto perché i partecipanti si sentono sostenuti,compresi ed accom pagnati (come avviene c/o il “buon Pastore” in cui narrano le loro dolorose esperienze in modo più agevole se non sono presenti famiglie cc. dd.“regolari”, fuori totalmente da queste tristi vicende che spesso non capiscono e/o non recepiscono non avendole mai vissute, per loro fortuna).

I gruppi(come il nostro ed a quelli esistenti nel mondo dedicati soltanto alle coppie incompiute/conv., imperfette/matr. civ., ferite/div.risp. (come noi) spesso seguite, in inglese e spagnolo, in nave col capp. mar. argentino Padre Omar (avendo noi peregrinato per il globo dal 2014 al 2018 (cfr. ‘Teologia e Giurisprudenza’ https://www.facebook.com/groups/1793231040908299/ 1793231040908299/) sono gli Spazi di incontro nella fede per chi desidera intraprendere un cammino, volto a rielaborare alla luce della fede, la nuova condizione esistenziale ed ecclesiale, favorendo la consapevolezza che la Parola di Dio raggiunge ciascuno di noi nella sua concreta situazione e che anche la sofferenza e il dolore possono diventare il luogo di una rinnovata conversione all’amore misericordioso del Padre.

A seguito dell’Esortazione Apostolica ‘Amoris Laetitia ‘di papa Francesco le coppie spesso proseguono il percorso sull’approfondimento del cap. 8 nella pros pettiva di una riammissione ai sacramenti a prescindere da sentenza di nullità del precedente matrimonio (come si sta verificando dal 2016 in tutto il mondo cattolico; a tal proposito approfondirò oggettivamente, nel prossimo articolo, confrontando le d isposizioni dettate dal RICA, dal CCC, dal CIC e dagli Atti del Magistero, la ratio del recentissimo provvedimento https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A %2F%2Fstampa.chiesadipalermo.it%2F sacramento della confermazione per i nubendi conviventi o sposati solo civilmente decreto dellarcivescovo monscorrado lorefice%2F%3Ffbclid%3DIwAR3zG2VJfV J0sFWsRyZy0h_HDHJ che ritengo in tuttaumiltà e con tutto l’affetto per il nostro Pastore di Palermo, in antitesi anche con l’ultimo Documento magisteriale di Papa Francesco qui pubblicato https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.korazym.org%2F90451%2Fpapa francesco lancia il family globalcompact%2F%3Ffbc lid%3DIwAR30tyaNDaUi68P6A6QIP1ZNV2KNIp9PgvhsAk5ZZsJdZL8Wa

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Il successivo ‘Cammino di accoglienza’ per chi si trova nel dolore e nella solitudine, desiderosi di confrontarsi con fratelli come loro accompagnati nelle riflessioni sulle proprie relazioni interrotte, incomincia con il dare un senso al proprio malessere e a quello degli altri intorno a sé, avviando un percorso di riconciliazione e perdono per far luce dei propri limiti e delle proprie risorse.

Il taglio è più antropologico, ma basato sulla Parola di Dio. Le mie tesi ritengo che siano in linea pure con l’Arcivescovo Mons. R. Repole che ringrazio (https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F% 2Fwww.diocesi.torino.it%2Fsite%2Fabitare lamisericordia nelle situazioni imperfette convegno a cura del servizio pastorale amorislaetitia%2F%3Ffbclid https://youtu.be/Em9Xd NTnVtY 2022).

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