Papa Francesco raccomanda attenzione alle ideologie che minano la famiglia
Ad inizio settimana papa Francesco ha ricevuto in udienza la Comunità Accademica del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, ringraziando il Gran Cancelliere, mons. Vincenzo Paglia, il preside, mons. Philippe Bordeyne, i vice-presidi delle sezioni extra urbe, i professori e tutti gli studenti nella ricorrenza del motu proprio ‘Summa familiae’:
“Sono passati cinque anni da quando, con il Motu proprio ‘Summa familiae cura’, ho voluto ‘investire’ su questa eredità lasciata da san Giovanni Paolo II, che fondò l’Istituto nel 1981. Ho inteso dare ad esso un nuovo vigore e un più ampio sviluppo, per rispondere alle sfide che si presentano all’inizio del terzo millennio.
Tale auspicato sviluppo (garantito dalla qualità accademica nelle discipline teologiche e nelle scienze umane e sociali) lo sento particolarmente importante, perché integra le competenze necessarie per discernere i valori relazionali propri della costellazione famigliare”.
E’ un invito ad elaborare una visione cristiana dell’essere genitori: “La teologia stessa, per essere all’altezza di questo ampliamento, è chiamata a elaborare una visione cristiana della genitorialità, della filialità, della fraternità, non solo quindi del legame coniugale, che corrisponda all’esperienza famigliare, nell’orizzonte dell’intera comunità umana e cristiana. Anche la cultura dei nonni, che è molto importante.
La cultura della fede, infatti, è chiamata a misurarsi, senza ingenuità e senza soggezione, con le trasformazioni che segnano la coscienza attuale dei rapporti tra uomo e donna, tra amore e generazione, tra famiglia e comunità”.
Per il papa la missione della Chiesa consiste nell’integrazione della teologia con la vita della famiglia: “La missione della Chiesa sollecita oggi con urgenza l’integrazione della teologia del legame coniugale con una più concreta teologia della condizione famigliare.
Le inedite turbolenze, che in questo tempo mettono alla prova tutti i legami famigliari, chiedono un attento discernimento per cogliere i segni della sapienza e della misericordia di Dio. Noi non siamo profeti di sventura, ma di speranza.
Perciò, nel considerare i motivi di crisi, non perderemo mai di vista anche i segni consolanti, a volte commoventi delle capacità che i legami famigliari continuano a mostrare: in favore della comunità di fede, della società civile, della convivenza umana. Tutti abbiamo visto quanto siano preziose, nei momenti di vulnerabilità e di costrizione, la tenacia, la tenuta, la collaborazione dei legami famigliari”.
Quindi il papa ha ribadito che la famiglia è insostituibile: “La famiglia rimane una insostituibile ‘grammatica antropologica’ degli affetti umani fondamentali. La forza di tutti i legami di solidarietà e di amore apprende lì, nella famiglia, i suoi segreti. Quando questa grammatica è trascurata o sconvolta, l’intero ordine delle relazioni umane e sociali ne patisce le ferite. E a volte sono ferite profonde, molto profonde”.
Secondo il pensiero del papa la qualità della famiglia è sintomo della qualità della società: “La qualità del matrimonio e della famiglia decide la qualità dell’amore della singola persona e dei legami della stessa comunità umana. E’ perciò responsabilità sia dello Stato sia della Chiesa ascoltare le famiglie, in vista di una prossimità affettuosa, solidale, efficace: che le sostenga nel lavoro che già fanno per tutti, incoraggiando la loro vocazione per un mondo più umano, ossia più solidale e più fraterno”.
L’appello del papa è di porre attenzione alle ideologie, perché la famiglia è realtà: “Dobbiamo custodire la famiglia ma non imprigionarla, farla crescere come deve crescere. Stare attenti alle ideologie che si immischiano per spiegare la famiglia dal punto di vista ideologico. La famiglia non è un’ideologia, è una realtà. E una famiglia cresce con la vitalità della realtà.
Ma quando vengono le ideologie a spiegare o a verniciare la famiglia succede quello che succede e si distrugge tutto. C’è una famiglia che ha questa grazia di uomo e donna che si amano e creano, e per capire la famiglia dobbiamo sempre andare al concreto, non alle ideologie. Le ideologie rovinano, le ideologie si immischiano per fare una strada di distruzione. State attenti alle ideologie!”
(Foto: Santa Sede)