A Tolentino accesa la fiaccola di santa Rita
Per il 63° anno, dopo la pausa dello scorso anni dovuto alla pandemia, la fiaccola di Santa Rita da Cascia è stata accesa a Tolentino, nei giorni scorsi. Infatti le due Comunità hanno rinnovato i loro vincoli di amicizia e fraternità nel nome di san Nicola e di santa Rita, unendo, ancora una volta Tolentino e Cascia.
Infatti domenica scorsa la fiaccola, simbolo di speranza e di ripartenza, è stata accesa al termine di una santa messa solenne concelebrata, nella Basilica Santuario di San Nicola da Tolentino, dall’arcivescovo di Spoleto e Norcia, mons. Renato Boccardo, dal vescovo di Macerata –Tolentino-Treia-Cingoli-Recanati, mons. Nazareno Marconi, dal provinciale degli Agostiniani, p. Giustino Casciano, dal priore di san Nicola, p. Gabriele Pedicino e dal rettore del santuario di santa Rita da Cascia, p. Luciano De Michieli.
La fiaccola, accesa dal vescovo di Macerata, mons. Marconi, farà un percorso tra i Comuni del cratere, colpiti dal sisma del 2016 e farà sosta a Sant’Angelo in Pontano, Amandola, Visso, Preci, Norcia per arrivare a Cascia il prossimo 21 maggio, giorno in cui, ogni anno, Cascia rivive la tradizione della sera in cui furono in tanti, ad accorrere al monastero per accompagnare Rita nel suo ritorno al Padre.
Migliaia di fiammelle accese creano uno spettacolo unico, mentre un atleta giunge con la fiaccola sul sagrato della Basilica. La fiaccola viene così consegnata al rappresentante della Città gemellata con Cascia, che accende il tripode votivo.
Inoltre il programma di questo particolare ‘gemellaggio’ prevede una visita della comunità di Cascia a Tolentino, a settembre in occasione dei festeggiamenti dedicati al santo tolentinate e una ‘peregrinatio’ delle spoglie di san Nicola ad ottobre a Cascia, come ha sottolineato l’arcivescovo Boccardo, al termine della celebrazione eucaristica:
“La fiaccola di Santa Rita rinnova il legame di fraternità e di unione tra le Comunità di Tolentino e Cascia, chiamate a portare nella società un importante messaggio di pace, di amore e di perdono che San Nicola e Santa Rita ci hanno testimoniato”.
Mentre a Vatican News p. Giustino Casciano ha spiegato che il gemellaggio sottolinea lo stretto legame tra Rita e Nicola, santo al quale la religiosa si rivolgeva spesso nelle sue preghiere: “Noi agostiniani d’Italia siamo molto contenti di poter rinnovare la devozione ai nostri santi (Santa Rita da Cascia e San Nicola da Tolentino) che appartengono allo stesso territorio del centro Italia, colpito 4 anni fa, in maniera rovinosa dal terremoto.
E dopo 4 anni, purtroppo, le ferite sono molto evidenti, e poi, ecco, come tutto il mondo, da un anno e mezzo circa, combattiamo anche noi con il Covid, e sappiamo quanto le famiglie, i bambini, i ragazzi, gli anziani sono stati colpiti in maniera così forte dall’epidemia e anche dalle vicende in questi nostri territori, per cui san Nicola e santa Rita viene spontaneo abbinarli alla famiglia.
Santa Rita perché è stata sposata, ha avuto un marito, due figli, e ha vissuto vicende molto dolorose; san Nicola perché era un sacerdote che, sappiamo dalle testimonianze, dava grande attenzione alle famiglie, visitava spesso le famiglie, soprattutto quelle povere o quelle dove c’erano delle divisioni, tanto da essere chiamato l’angelo della pace della città di Tolentino”.
(Foto: Comune di Tolentino)