Papa Francesco ai giovani: non avete paura
“Domani il Myanmar celebra la festa nazionale in ricordo della prima protesta studentesca che avviò il Paese verso l’indipendenza e nella prospettiva di una stagione pacifica e democratica che ancora oggi fatica a realizzarsi. Esprimo la mia vicinanza all’intera popolazione del Myanmar, in particolare per quanti soffrono per i combattimenti in corso, soprattutto i più vulnerabili: bambini, anziani, malati, rifugiati, tra i quali i Rohingya. A tutte le parti coinvolte rivolgo un accorato appello affinché tacciano le armi, si apra un dialogo sincero, inclusivo, in grado di assicurare una pace duratura”: così al termine della recita dell’Angelus papa Francesco ha invitato a pregare per la pace nel Myanmar, che domani commemora l’anniversario del primo sciopero degli universitari nel 1920.
Il mondo basato sulla violenza è debole senza salvezza: “Il ‘mondo’ di Ponzio Pilato è quello dove il forte vince sul debole, il ricco sul povero, il violento sul mite, cioè un mondo che purtroppo conosciamo bene. Gesù è Re, ma il suo regno non è di quel mondo, anche non è di questo mondo. Il mondo di Gesù, infatti, è quello nuovo, quello eterno, che Dio prepara per tutti donando la sua vita per la nostra salvezza. E’ il regno dei cieli, che Cristo porta sulla terra effondendo grazia e verità…
Fratelli e sorelle, Gesù parla a Pilato da molto vicino, ma questi gli resta lontano, perché abita in un mondo diverso. Pilato non si apre alla verità, anche se ce l’ha di fronte. Farà crocifiggere Gesù, e ordinerà di scrivere sulla croce: ‘Il re dei Giudei’, ma senza capire il senso di questa parola: ‘Re dei Giudei’, di quelle parole. Eppure il Cristo è venuto nel mondo, questo mondo: chi è dalla verità, ascolta la sua voce. E’ la voce del Re dell’universo, che ci salva”.
Inoltre ha invitato i giovani a partecipare alla GMG di Seul: “Oggi si celebra, nelle Chiese particolari, la 39ª Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema: Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi (Is 40,31). Anche i giovani si stancano delle volte, se non sperano nel Signore! Saluto le delegazioni del Portogallo e della Corea del Sud, che hanno fatto il passaggio del ‘testimone’ nel cammino verso la GMG di Seoul nel 2027”.
Infine ha ribadito le date dei due santi ‘giovani’: “Come ho già annunciato, il 27 aprile prossimo, nel contesto del Giubileo degli Adolescenti, proclamerò Santo il Beato Carlo Acutis. Inoltre, informato dal Dicastero delle Cause dei Santi che sta per concludersi positivamente l’iter di studio della Causa del Beato Pier Giorgio Frassati, ho in animo di canonizzarlo il 3 agosto prossimo durante il Giubileo dei Giovani, dopo aver ottenuto il parere dei cardinali”.
E nella celebrazione eucaristica di Cristo Re dell’Universo papa Francesco ha sottolineato in cosa consiste il Regno di Dio: “E’ una contemplazione che eleva ed entusiasma. Se però poi ci guardiamo attorno, quello che vediamo appare diverso, e in noi possono sorgere interrogativi inquietanti. Cosa dire delle guerre, delle violenze, dei disastri ecologici? E che pensare dei problemi che anche voi, cari giovani, dovete affrontare, guardando al domani: la precarietà del lavoro, l’incertezza economica e non solo, le divisioni e le disparità che polarizzano la società? Perché succede tutto questo? E cosa possiamo fare per non esserne schiacciati? E’ vero, si tratta di domande difficili, ma sono domande importanti”.
Nell’omelia il papa ha evidenziato le accuse a Gesù: “Il Vangelo odierno ci presenta Gesù nei panni dell’imputato… Però sa che la gente lo segue, ritenendolo una guida, un maestro, il Messia, e il Procuratore non può permettere che qualcuno crei scompiglio e turbamento nella ‘pace militarizzata’ del suo distretto. Perciò accontenta i nemici potenti di questo profeta indifeso: lo processa e minaccia di condannarlo a morte. E Lui, che ha sempre e solo predicato la giustizia, la misericordia e il perdono, non ha paura, non si lascia intimidire, e nemmeno si ribella: Gesù rimane fedele alla verità che ha annunciato, fedele fino al sacrificio della vita”.
Quindi ha chiesto ai giovani di non aver paura: “Cari giovani, forse a volte può capitare anche a voi di essere messi “sotto accusa” per il fatto di seguire Gesù. A scuola, tra amici, negli ambienti che frequentate, ci può essere chi vuole farvi sentire sbagliati perché siete fedeli al Vangelo e ai suoi valori, perché non vi omologate, non vi piegate a fare come tutti gli altri. Voi, però, non abbiate paura delle ‘condanne’, non preoccupatevi: prima o poi le critiche e le accuse false cadono e i valori superficiali che le sostengono si rivelano per quello che sono, illusioni. Care giovani e cari giovani, state attenti a non lasciarvi ubriacare dalle illusioni. Per favore, siate concreti. La realtà è concreta. State attenti alle illusioni”.
L’altro monito riguarda il ‘consenso’: “E anche a voi, giovani cari, farà bene seguire il suo esempio, non lasciandovi contagiare dalla smania (oggi tanto diffusa), la smania di essere visti, approvati e lodati. Chi si lascia prendere da queste fissazioni, finisce col vivere nell’affanno. Si riduce a ‘sgomitare’, competere, fingere, scendere a compromessi, svendere i propri ideali pur di avere un po’ di approvazione e di visibilità. Per favore, state attenti a questo. La vostra dignità non è in vendita. Non si vende! State attenti”.
E’ stato un invito ad essere ‘trasparenti’: “Non siate ‘stelle per un giorno’ sui social o in qualsiasi altro contesto. Il cielo in cui siete chiamati a brillare è più grande: è il cielo dell’amore, è il cielo di Dio, l’amore infinito del Padre che si riflette in tante piccole luci: nell’affetto fedele degli sposi, nella gioia innocente dei bambini, nell’entusiasmo dei giovani, nella cura degli anziani, nella generosità dei consacrati, nella carità verso i poveri, nell’onestà del lavoro. Pensate a queste cose, che vi faranno forti, tutti voi giovani”.
Sono ‘piccole luci’ che aiutano a salvare il mondo: “Queste piccole luci: l’affetto fedele degli sposi (cosa bella), la gioia innocente dei bambini (è una bella gioia questa!); l’entusiasmo dei giovani (siate entusiasti, tutti voi!); la cura degli anziani. Una domanda: voi avete cura degli anziani? Andate a trovare i nonni? Siate generosi nella vostra vita e caritatevoli verso i poveri, nell’onestà del lavoro. Questo è il firmamento vero, in cui splendere come astri nel mondo: e per favore non ascoltate chi, mentendo, vi dice il contrario! Non sono i consensi a salvare il mondo, né a rendere felici. Quello che salva il mondo è la gratuità dell’amore. E l’amore non si compra, non si vende: è gratuito, è donazione di sé stessi”.
E’ stato un invito a vivere e non a vivacchiare: “Sorelle e fratelli, non è vero, come alcuni pensano, che gli eventi del mondo sono ‘sfuggiti’ dalle mani di Dio. Non è vero che la storia la fanno i violenti, i prepotenti, gli orgogliosi. Molti mali che ci affliggono sono opera dell’uomo, inganno dal Maligno, ma tutto è sottoposto, alla fine, al giudizio di Dio . Quelli che distruggono la gente, che fanno le guerre, che faccia avranno quando si presenteranno davanti al Signore?.. Anche a noi il Signore domanderà queste cose. Il Signore ci lascia liberi, ma non ci lascia soli: pur correggendoci quando cadiamo, non smette mai di amarci e, se lo vogliamo, di risollevarci, perché possiamo riprendere il cammino”.
E’ stato un invito, soprattutto ai giovani coreani a guardare alla Madre di Dio: “Voi, giovani coreani, riceverete la Croce del Signore, Croce di vita, segno di vittoria, ma non da sola: la riceverete con la Mamma. E’ Maria ad accompagnarci sempre verso Gesù; è Maria che nei momenti difficili è accanto alla Croce nostra per aiutarci, perché Lei è Madre, Lei è Mamma. È la nostra Mamma. Pensate a Maria.
Teniamo gli occhi fissi su Gesù, sulla sua Croce, e su Maria, nostra Madre: così, anche nelle difficoltà, troveremo la forza di andare avanti, senza temere le accuse, senza bisogno dei consensi, con la propria dignità, con la propria sicurezza di essere salvati e di essere accompagnati dalla Mamma, Maria, senza fare dei compromessi, senza maquillage spirituale. La vostra dignità non ha bisogno di essere truccata. Andiamo avanti, contenti di essere per tutti, di essere nell’amore, e essere testimoni della verità. E per favore, non perdere la gioia”.
Infine la consegna della Croce: “Tra poco i giovani portoghesi consegneranno i simboli della GMG (la Croce e l’icona di Maria Salus Populi Romani) ai giovani coreani. Questi simboli vennero affidati ai giovani da san Giovanni Paolo II perché li portassero in tutto il mondo.
E voi, cari giovani coreani, adesso tocca a voi! Portando la Croce in Asia voi annuncerete a tutti l’amore di Cristo. Abbiate coraggio! Abbiate il coraggio di testimoniare la speranza di cui abbiamo più che mai bisogno oggi. Là, dove passeranno questi simboli, possano crescere la certezza dell’amore invincibile di Dio e la fratellanza tra i popoli. E per tutti i giovani vittime dei conflitti e delle guerre, la Croce del Signore e l’icona di Maria Santissima, siano sostegno e consolazione”.
(Foto: Santa Sede)