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Nel ricordo degli attentati della mafia contro la Chiesa, solidarietà a don Luigi Ciotti

“Che sia concordia! Questa concordia, questa pace a cui aspira ogni popolo e ogni persona umana e ogni famiglia! Dopo tanti tempi di sofferenze avete finalmente un diritto a vivere nella pace. E questi che sono colpevoli di disturbare questa pace, questi che portano sulle loro coscienze tante vittime umane, devono capire, devono capire che non si permette uccidere innocenti! Dio ha detto una volta: ‘Non uccidere’: non può uomo, qualsiasi, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio!”: queste parole furono pronunciate domenica 9 maggio 1993 da san Giovanni Paolo II al termine della celebrazione eucaristica nella Valle dei Templi ad Agrigento con l’invocazione del ‘giudizio di Dio’ sui mafiosi.

Mons. Lorefice invita a non dimenticare Borsellino e la sua scorta

Ci sono stati anche i volontari e le volontarie internazionali del Corpo europeo di solidarietà e i giovani del programma Erasmus+, ieri in via D’Amelio ed alle manifestazioni per ricordare la strage in cui morirono Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.

Le Chiese ucraine e polacche firmano una dichiarazione di riconciliazione

In occasione dell’80^ anniversario della tragedia di Volyn (Ucraina), inserito in un percorso di riconciliazione che ha in san Giovanni Paolo II il suo patrono, la Chiesa greco-cattolica ucraina e la Chiesa cattolica in Polonia, nei giorni scorsi, hanno firmato una Dichiarazione congiunta, guardando indietro ai fatti del passato e stabilendo che l’obiettivo della riconciliazione tra i due popoli è stato raggiunto.

Papa Francesco invita a custodire la memoria per immagini

Nel messaggio alla Fondazione ‘Memorie Audiovisive del Cattolicesimo’ papa Francesco ha insistito sull’importanza della custodia della memoria per immagini. Dopo aver già affrontato il tema in una intervista con don Dario Viganò, concessa per il libro ‘Lo sguardo porta del cuore’, papa Francesco è tornato sull’argomento in un messaggio inviato alla neonata Fondazione italiana MAC – Memorie Audiovisive del Cattolicesimo, presieduta dallo stesso Viganò, istituita “per rispondere all’urgenza culturale del recupero, della preservazione e della valorizzazione del patrimonio storico audiovisivo e di quello documentale ad esso collegato, relativo al cattolicesimo”.

Papa Francesco: una Chiesa che parli il linguaggio della carità

La seconda giornata della visita di papa Francesco a Budapest è iniziata con la visita ai bambini dell’Istituto ‘Beato László Batthyány-Strattmann’, che accoglie 72 disabili, a cui il papa ha rivolto un saluto, sottolineando che Gesù ha preso la realtà come è:

La Resistenza: una memoria da non dimenticare

Come ogni anno la data del 25 aprile suscita infinite polemiche, mentre il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, dopo aver reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all’Altare della Patria, si reca a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves, insieme ai ministri della Difesa e del Turismo, Guido Crosetto e Daniela Santanchè, per la cerimonia commemorativa del 78° Anniversario della Liberazione.

Il presidente Mattarella invita a non dimenticare gli olocausti

I ‘banchi di prova’ che l’Europa ha di fronte non possono essere superati andando in ordine sparso, inseguendo ciascuno i propri ‘interessi nazionali’: nell’ultimo giorno della visita in Polonia il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha tenuto la prolusione all’università Jagellonica di Cracovia, in cui hanno studiato Niccolò Copernico e Karol Wojyjla, oltre allo stesso presidente polacco Andrzej Duda.

Appello per la Colletta dei Cristiani in Terra Santa

“Proprio mentre l’umanità si stava lentamente risollevando dalle conseguenze della pandemia, abbiamo assistito poche settimane orsono agli sconvolgimenti provocati dal terribile terremoto. Esso è stato percepito anche a Gerusalemme, ma ha provocato danni e seminato un numero altissimo di morti in Siria e nel sud della Turchia, terre visitate dalla predicazione apostolica e luoghi in cui è fiorito il cristianesimo delle origini con insigni tradizioni monastiche ed eremitiche, o scuole teologiche che hanno contribuito allo sviluppo della comprensione del mistero di Cristo di cui noi tutti siamo debitori, anche se spesso non le conosciamo, a causa delle persecuzioni che le estinsero”: è questo il cuore dell’appello per la Colletta dei Cristiani in Terra Santa.

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