Papa Francesco alle Pontificie Opere Missionarie: la missione è il cuore di Gesù

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Ogni autentica missione apostolica è opera di Cristo, che si rende ‘percepibile’ agli altri agendo nelle vite e nei cuori dei suoi discepoli: lo ha ricordato il card. Luis Antonio Gokim Tagle, intervenendo mercoledì 31 maggio alla prima giornata della Assemblea generale delle Pontificie Opere Missionarie, a Ciampino, davanti a 100 direttori nazionali delle POM, provenienti da tutti i Continenti, traendo ispirazione dal racconto evangelico della visitazione di Maria a Elisabetta, celebrata come festa nella liturgia del giorno che conclude il mese di maggio:

“Il racconto evangelico racconta l’incontro di due donne incinte che stanno vivendo due gravidanze inspiegabili dal punto di vista umano. Elisabetta è avanti negli anni, e ‘tutti la dicevano sterile’. Maria è Vergine, ‘non conosce uomo’ e davanti all’Angelo che gli annunciava la gravidanza divina chiede: ‘come è possibile?’.

La stessa domanda affiora nel cuore a Elisabetta, quando vede Maria venuta a visitarla e a stare con lei. Dio stesso è intervenuto vite delle due donne, in vista di una missione: il figlio di Maria ha una missione. Ed il figlio di Elisabetta ha anche lui una missione, in vista della missione del figlio di Maria”.

E papa Francesco, ricevendoli in udienza, ha ricordato la natura missionaria della Chiesa: “In questo momento storico, mentre portiamo avanti il processo sinodale, è importante ricordare che la Comunità cristiana è per sua natura missionaria.

Ogni cristiano, infatti, ha ricevuto in dono lo Spirito Santo ed è inviato a continuare l’opera di Gesù, annunciando a tutti la gioia del Vangelo e portando la sua consolazione nelle diverse situazioni della nostra storia spesso ferita.

Chi si lascia attrarre dall’amore di Cristo diventando suo discepolo sente anche il desiderio di portare a tutti la misericordia e la compassione che sgorgano dal suo Cuore. La missionarietà non è una cosa naturale. Naturalmente noi cerchiamo le comodità, sempre, che sia tutto in ordine…

E’ stato necessario che venisse lo Spirito Santo a fare quel ‘disordine’ tremendo che è stata la mattina di Pentecoste, perché lo Spirito per creare la missionarietà, per creare la vita della Chiesa è creatore del disordine, ma poi fa l’armonia. Ambedue le cose sono dello Spirito Santo”.

In questo mese di giugno il papa ha ricordato che la missione è il cuore di Gesù: “Anzitutto, contemplando il Cuore di Cristo, scopriamo la grandezza del progetto di Dio per l’umanità. Il Padre, infatti, ‘ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna’.

Nel Cuore trafitto del Crocifisso possiamo scoprire la misura infinita dell’amore del Padre: ci ama di amore eterno; ci chiama ad essere suoi figli e a condividere la gioia che viene da Lui; ci viene a cercare quando siamo perduti; ci rialza quando cadiamo e ci fa rinascere dalla morte”.

Il cuore di Dio è la misericordia: “Ci ha manifestato il cuore di Dio, come quello di un Padre che sempre ci aspetta, ci da lontano ci vede, ci viene incontro a braccia aperte; un Padre che non respinge nessuno, ma accoglie tutti; non esclude nessuno, ma chiama tutti.

Mi è piaciuta un’opera giovanile di stile pop sulla parabola del figlio prodigo… Questo dice che l’amore, il perdono di Dio non ha misura, non ha misura. Dobbiamo andare su questa strada con questa fiducia”.

E la missione è quella di raggiungere tutti: “Quando il Signore ci racconta di quella festa di nozze, che è andata male perché gli invitati non sono venuti: uno perché aveva comprato una mucca, un altro perché doveva viaggiare, un altro che si era sposato… cosa dice il Signore? Andate agli incroci delle strade e invitate tutti, tutti: sani e malati, cattivi, buoni, peccatori… tutti.

Questo è al cuore della missione: quel ‘tutti’. Senza escludere nessuno. Tutti. Ogni nostra missione, quindi, nasce dal Cuore di Cristo per lasciare che Egli attiri tutti a sé. E questo è lo spirito mistico e missionario della beata Pauline Marie Jaricot, fondatrice dell’Opera per la Propagazione della Fede, che è stata tanto devota al Sacro Cuore di Gesù”.

Su questa linea il papa ha esortato a sostenere la missione evangelizzatrice della Chiesa: “Vi esorto, perciò, a intensificare ancora di più, con l’audacia e la fantasia dello Spirito Santo, le varie attività di animazione, informazione e formazione dello spirito missionario.

Vi invito a promuovere la responsabilità missionaria dei battezzati, valorizzando la rete capillare delle direzioni nazionali, sia nei Paesi di prima evangelizzazione sia in quelli di antica tradizione cristiana, che forse hanno bisogno di un’altra prima evangelizzazione; questi, lo sappiamo, sono segnati da una seria crisi della fede e necessitano di una rinnovata evangelizzazione e di conversione pastorale”.

(Foto: Santa Sede)

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