Presidente Mattarella ai giovani: esempi virtuosi

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Nelle settimane scorse il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato al Quirinale gli attestati d’onore di ‘Alfiere della Repubblica’ conferiti nell’anno 2022 a ragazze e ragazzi che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti giovani meritevoli presenti nel nostro Paese. I premiati si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.

La cerimonia, presentata dall’autrice e conduttrice Angela Rafanelli alla presenza del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, del ministro della Salute, Orazio Schillaci e del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi,, è stata aperta dall’intervento del presidente Mattarella, che ha sottolineato le iniziative di volontariato e di solidarietà messe in azione dai giovani:

“E’ importante però sottolineare questo patrimonio di iniziative e di azioni prese nel segno della positività, perché il nostro Paese, come tutti ben sapete, vede anche manifestazioni di azioni negative, che fanno, naturalmente e comprensibilmente, più notizia. Ma la prevalenza nel nostro Paese, come negli altri (e sperabile dovunque) è di buone intenzioni, di sentimenti positivi. E voi li avete manifestati e li avete tradotti in azioni concrete”.

E’ un ringraziamento verso coloro che hanno compiuto tali azioni di solidarietà: “Tra di voi vi sono esempi di chi ha compreso la difficoltà di altre persone e se ne è fatto carico per aiutarle: coetanei, compagni di scuola, persone anziane.

Vi sono esempi di chi ha affrontato le proprie difficoltà con coraggio e determinazione, facendone anche occasione di incontro con gli altri; vi sono esempi di chi ha messo in pratica, in condizioni di emergenza, azioni di soccorso sanitario; di chi durante la pandemia, nella grande emergenza che c’era, è intervenuto a sostegno di chi ne aveva bisogno, dove le strutture pubbliche non potevano materialmente arrivare; vi sono, tra di voi, ragazze e ragazzi che hanno proseguito poi quest’azione nell’impegno di soccorso sanitario anche dopo l’emergenza; vi sono, tra di voi, esempi di chi ha preso a cura il territorio; di chi si preoccupa dell’ambiente; di chi diffonde messaggi di solidarietà”.

E di nuovo ha sottolineato il valore del volontariato: “E’ molto importante sottolineare tutto questo, e voi ne date l’occasione. Ripeto: voi come tanti altri, ragazze e ragazzi che in giro per l’Italia fanno lo stesso. E’ importante perché l’ambito internazionale non è un ambito separato da quello nazionale, da quello interno ai singoli Paesi:

c’è una grande, reciproca, influenza tra come si vive dentro le comunità nazionali e come si vive nella comunità internazionale. Alcuni di voi lo hanno visto, toccato con mano, perché sono qui perché hanno aiutato nell’accoglienza vostri coetanei ucraini in fuga dal loro Paese aggredito”.

Ed ha ricordato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: “Nella nostra Europa non si vedeva una guerra con cui uno Stato aggredisse un altro Stato per conquistarne territori o addirittura per annetterlo interamente, non si vedevano fenomeni del genere dagli eventi drammatici che hanno preceduto e condotto alla Seconda guerra mondiale. Allora già molti contestavano, si opponevano a questi comportamenti aggressivi. Molti giovani, anche nelle difficoltà, con coraggio vi si opponevano”.

Il presidente della Repubblica Italiana ha così ricordato il ‘sacrificio’ di altri giovani che si opposero ad Hitler: “Due giorni fa ricorrevano ottant’anni dalla morte, perché giustiziati, di alcuni ragazzi: una quindicina di ragazzi tedeschi poco più che ventenni che, con coraggio, nella Germania di Hitler si opposero al nazismo, contro la violenza, rifiutando la pratica della violenza.

Vi si opposero con le parole, con i messaggi, con gli opuscoli, con gli scritti. Pagarono questo con la vita, ma resero una testimonianza. Questi ragazzi, poco più che ventenni, guidati da due di loro, coetanei, Hans e Sophie Scholl, nel Movimento della Rosa Bianca, seminarono per il futuro”.

Proprio dal sacrificio dei giovani è nata l’Europa, fondata sulla pace: “E’ su impegni come questo che è nata poi la nuova Europa che, dopo essersi per secoli lacerata in guerre devastanti e sanguinose, ha costruito una condizione di pace che oggi (un anno fa) è stata posta in pericolo.

La pace richiede una grande opera per conseguirla, ripristinarla, consolidarla. Ma la pace non è soltanto frutto degli accordi tra governi, la pace è anche frutto dei sentimenti dei popoli, di come all’interno di essi si vive e ci si esprime”.

La solidarietà ed il volontariato arginano la violenza: “Tutto questo è un antidoto anche contro la violenza, e anche di questo vi ringrazio. Perché indica un modello di vita che si contrappone a quello di prepotenza, sopraffazione, violenza. La vediamo purtroppo sovente: violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, e in tante altre circostanze, addirittura, nei giorni scorsi, davanti a una scuola contro ragazzi”.

E la violenza si argina con azioni solidali: “Vi sono episodi di violenza contro i quali però la vera diga è fatta, naturalmente, dagli interventi delle pubbliche autorità, ma è fatta in maniera prevalente soprattutto dai comportamenti positivi che nella società si realizzano, vengono fuori, si manifestano, come quelli che voi avete messo in campo”.

Insomma il discorso del presidente della Repubblica è un ringraziamento per l’esempio dato dai giovani: “Per questo vi ringrazio. Il nostro è un Paese che ha sempre coltivato la civiltà della condizione umana. E questo è quello che vi ha spinto.

Forse nel fare alcune azioni non ve ne siete resi conto pienamente, ed è bene restiate sempre semplici come siete. Ma questo modo di comportarsi, questo capire che ci si impegna perché si vive insieme in una comunità a beneficio di tutti, questo è quel che è importante e che avete fatto”.

(Foto: Quirinale)

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