Papa Francesco: Gesù dà senso alla vita

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In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: ‘Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta’. Gesù disse loro: ‘Voi stessi date loro da mangiare’.

Il Corpus Domini (Corpo del Signore), è sicuramente una delle solennità più sentite a livello popolare. La storia delle origini ci portano nel XIII secolo a Liegi, in Belgio, dove il vescovo assecondò la richiesta di una religiosa che voleva celebrare il Sacramento del corpo e sangue di Cristo al di fuori della Settimana Santa. L’estensione della solennità a tutta la Chiesa risale a papa Urbano IV, con la bolla ‘Transiturus’ dell’11 agosto 1264.

E’ dell’anno precedente invece il miracolo eucaristico di Bolsena: un sacerdote boemo, in pellegrinaggio verso Roma, mentre celebrava Messa, allo spezzare l’Ostia consacrata, fu attraversato dal dubbio della presenza reale di Cristo. In risposta alle sue perplessità, dall’Ostia uscirono allora alcune gocce di sangue che macchiarono il bianco corporale di lino (conservato nel Duomo di Orvieto) e alcune pietre dell’altare ancora oggi custodite nella basilica di santa Cristina.

Infatti dopo la recita dell’Angelus papa Francesco ha sottolineato il valore della cura che ha Gesù per la gente: “Gesù si prende cura della grande folla che lo ha seguito per ascoltare la sua parola ed essere liberata da vari mali… Nell’Eucaristia ognuno può fare esperienza di questa amorosa e concreta attenzione del Signore.

Chi riceve con fede il Corpo e il Sangue di Cristo non solo mangia, ma viene saziato. Mangiare ed essere saziati: si tratta di due fondamentali necessità, che nell’Eucaristia vengono appagate”.

Gesù compie il miracolo con il popolo: “Il miracolo dei pani e dei pesci non avviene però in maniera spettacolare, ma quasi riservatamente, come alle nozze di Cana: il pane aumenta passando di mano in mano. E mentre mangia, la folla si rende conto che Gesù si prende cura di tutto.

Questo è il Signore presente nell’Eucaristia: ci chiama ad essere cittadini del Cielo, ma intanto tiene conto del cammino che dobbiamo affrontare qui in terra. Se ho poco pane nella borsa, Lui lo sa e se ne preoccupa”.

L’Eucarestia è realtà, quando si apre al prossimo: “Talvolta c’è il rischio di confinare l’Eucaristia in una dimensione vaga, lontana, magari luminosa e profumata di incenso, ma lontana dalle strettoie del quotidiano. In realtà, il Signore prende a cuore tutti i nostri bisogni, a partire da quelli più elementari…

La nostra adorazione eucaristica trova la sua verifica quando ci prendiamo cura del prossimo, come fa Gesù: attorno a noi c’è fame di cibo, ma anche di compagnia, c’è fame di consolazione, di amicizia, di buonumore, c’è fame di attenzione, c’è fame di essere evangelizzati. Questo troviamo nel Pane eucaristico: l’attenzione di Cristo alle nostre necessità, e l’invito a fare altrettanto verso chi ci è accanto. Bisogna mangiare e dare da mangiare”.

Però il papa ha chiesto ai fedeli lo stupore di aver ‘mangiato’ Gesù: “La folla si saziò per l’abbondanza di cibo, e anche per la gioia e lo stupore di averlo ricevuto da Gesù! Abbiamo certo bisogno di alimentarci, ma anche di essere saziati, di sapere cioè che il nutrimento ci venga dato per amore.

Nel Corpo e nel Sangue di Cristo troviamo la sua presenza, la sua vita donata per ognuno di noi. Non ci dà solo l’aiuto per andare avanti, ma ci dà sé stesso: si fa nostro compagno di viaggio, entra nelle nostre vicende, visita le nostre solitudini, ridando senso ed entusiasmo”.

Infatti solo Gesù dà senso alla vita: “Questo ci sazia, quando il Signore dà senso alla nostra vita, alle nostre oscurità, ai nostri dubbi, ma Lui vede il senso e questo senso che ci dà il Signore ci sazia, questo ci dà quel ‘di più’ che tutti cerchiamo: cioè la presenza del Signore!

Perché al calore della sua presenza la nostra vita cambia: senza di Lui sarebbe davvero grigia. Adorando il Corpo e il Sangue di Cristo, chiediamogli con il cuore: Signore, dammi il pane quotidiano per andare avanti, Signore saziami con la tua presenza!”

(Foto: Santa Sede)

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