Diocesi di La Spezia: il vescovo invita a guardare verso un orizzonte nuovo

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“Il Signore ci chiama a vivere insieme la Quaresima come tempo di conversione. E’ questo, infatti, il senso profondo del cammino in preparazione al grande evento della Pasqua di risurrezione. E’ il tempo nel quale, in modo particolare, Dio parla al nostro cuore per risvegliare le nostre coscienze e ravvivare la nostra fede”.

Così scrive mons. Luigi Ernesto Palletti, vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, nel messaggio ‘Quaresima, tempo di conversione’, in cui invita a vivere la Quaresima come tempo di conversione verso la Pasqua:

“E’ il tempo nel quale, in modo particolare, Dio parla al nostro cuore per risvegliare le nostre coscienze e ravvivare la nostra fede. Anche gli eventi che stiamo vivendo continuano ad interpellarci.

Siamo immersi in una situazione che ci supera e, spesso, sembra addirittura schiacciarci. Forse vorremmo poter trovare un’isola tranquilla o un luogo protetto dove poter tirare un po’ il fiato, ma non è così. Volere o no, siamo legati alla nostra storia, siamo uniti gli uni gli altri”.

Proprio il desiderio di conversione è il centro della Quaresima, che richiede un cambiamento di vita: “E’ proprio alla luce del Vangelo che il cammino di conversione riceve la sua forma completa. Innanzitutto siamo invitati a rivedere le nostre scelte, i nostri comportamenti personali.

Veniamo anche richiamati ad assumere stili di vita nuovi. Ci rendiamo conto quanto sia importante non solo accogliere il messaggio del Vangelo, ma seguire Colui che è la lieta notizia che il Padre ha mandato, il Signore Gesù.

In Lui troviamo il senso profondo dell’uomo, la fonte della salvezza, il perdono dei peccati. In Lui ci viene offerta la strada per una nuova fraternità che coinvolga tutti gli uomini. In Lui siamo invitati a riscoprire una rinnovata sobrietà di vita, un rispetto per tutto il creato nel quale viviamo e, soprattutto, un’attenzione che abbia a cuore la custodia di ogni uomo e di ogni donna, consapevoli che facciamo parte di un’unica umanità, pensata e voluta da Dio per una vita che non abbia mai fine”.

E questa conversione influisce anche nella vita quotidiana non solo personale, ma anche sociale: “Aperti al dono gratuito della salvezza che Dio offre ad ogni uomo e ad ogni donna, siamo chiamati a dare una risposta personale con parole e opere.

Da qui la necessità di un cammino di fede e di testimonianza che ci veda impegnati, pur nella consapevolezza della nostra fragilità, nell’annuncio essenziale del Vangelo e nell’impegno della carità”.

Quindi ha sottolineato che la carità si manifesta nei gesti: “La prossimità a tanti nostri fratelli e sorelle sarà uno dei gesti più significativi che ognuno di noi potrà compiere. Anche l’osservanza delle norme di prevenzione che ci sono state indicate per affrontare la pandemia da Covid-19 potrà essere un gesto di rispetto e amore verso le persone più fragili.

Ovviamente non dovrà mai mancare la preghiera gli uni per gli altri, soprattutto per coloro che soffrono nella malattia, per la perdita di una persona cara o a causa di altre situazioni personali e lavorative”.

Infine nel messaggio il vescovo ha annunciato anche due iniziative concrete di carità per la Quaresima: sostegno alle famiglie in difficoltà economica e a rischio di emarginazione sociale e aiuto concreto al missionario, p. Claudio Moscatelli, operante in Kenya, nella sua attività di insegnamento scolastico e integrazione sociale.

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