Tanti auguri papa Francesco

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A conclusione della recita dell’Angelus di oggi papa Francesco ha impartito ai’Bambinelli’, portati a piazza san Pietro dai ragazzi e ragazze degli oratori romani: “E ora saluto voi, cari bambini e ragazzi degli oratori e delle scuole di Roma, che avete portato le statuine di Gesù Bambino perché siano benedette. Le benedico. E nel benedire i vostri ‘Bambinelli’, vi chiedo di pregare davanti al presepio per i bambini che vivranno un Natale difficile, nei luoghi di guerra, nei campi-profughi, in situazioni di grande miseria. Grazie di questo, e buon Natale a voi e alle vostre famiglie!”

Ed ha ricordato tutti coloro che soffrono per la guerra: “E non dimentichiamo i nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra, in Ucraina, in Palestina e Israele e nelle altre zone di conflitto. L’avvicinarsi del Natale rafforzi l’impegno per aprire strade di pace. Continuo a ricevere da Gaza notizie molto gravi e dolorose. Civili inermi sono oggetto di bombardamenti e spari”.

Un pensiero particolare ai parrocchiani uccisi perché ritenuti  ‘terroristi’: “E questo è avvenuto persino all’interno del complesso parrocchiale della Santa Famiglia, dove non ci sono terroristi, ma famiglie, bambini, persone malate e con disabilità, suore. Una mamma e sua figlia, la signora Nahida Khalil Anton e la figlia Samar Kamal Anton, sono state uccise e altre persone ferite dai tiratori scelti, mentre andavano in bagno.

E’ stata danneggiata la casa delle Suore di Madre Teresa, colpito il loro generatore. Qualcuno dice: ‘E’ il terrorismo, è la guerra’. Sì, è la guerra, è il terrorismo. Per questo la Scrittura afferma che ‘Dio fa cessare le guerre … rompe gli archi e spezza le lance’. Preghiamo il Signore per la pace”.

In precedenza aveva ricordato la testimonianza di Giovanni Battista: “Il Battista è certamente un uomo straordinario. La gente accorre ad ascoltarlo attratta dal suo modo di essere, coerente e sincero. La sua testimonianza passa attraverso la schiettezza del linguaggio, l’onestà del comportamento, l’austerità della vita. Tutto questo lo rende diverso da altri personaggi famosi e potenti del tempo, che invece investivano molto sull’apparenza”.

E’ un invito a riconoscere le persone capaci di testimonianza: “Persone come lui, rette, libere e coraggiose, sono figure luminose, affascinanti: ci stimolano ad elevarci dalla mediocrità e ad essere a nostra volta modelli di vita buona per gli altri.

Il Signore manda in ogni epoca uomini e donne di questo genere. Sappiamo riconoscerli? Cerchiamo di imparare dalla loro testimonianza, mettendoci anche in discussione? Oppure ci lasciamo incantare dai personaggi alla moda? E andiamo in atteggiamenti superficiali”.

Però oggi papa Francesco compie 87 anni ed ha incontrato  bambini e famiglie assistiti dal dispensario di Santa Marta, ricevendo gli auguri dalla diocesi di Roma: “Nel giorno del suo 87^ compleanno abbiamo tanti motivi per festeggiare e ed esser grati per la sua vita e il suo magistero, vero dono e fonte di speranza per la Chiesa e per l’umanità afflitta da divisioni, guerre e pandemie. Come comunità diocesana porgiamo un caloroso augurio al nostro Pastore e la ricordiamo con l’affetto filiale in questa novena di Natale”.

Anche la presidenza della CEI si unisce al coro augurale, sottolineando il suo annuncio della gioia del Vangelo: “Con il Suo magistero e con i Suoi gesti quotidiani ci invita alla conversione, ad abbandonare le certezze acquisite, a tornare ad avere fiducia in Dio e nel prossimo. Per questo, è importante percorrere le strade della preghiera e del servizio. Non c’è contrapposizione, ma armonia. E’ qui la radice del nostro agire. E’ il Vangelo della gioia!”

Inoltre i vescovi hanno ricordato il suo continuo richiamo alla pace: “In questo momento in cui l’umanità intera soffre il dramma della violenza, ci stringiamo intorno a Lei, invocando il dono della pace. Crediamo che questo possa essere il più bel regalo delle nostre Chiese.

Vogliamo essere insieme con Lei artigiani di pace per far fronte alla cultura della guerra, dell’odio, dell’ignoranza, del pregiudizio. E’ difficile sopportare l’insensatezza dei tanti conflitti che stanno insanguinando intere regioni del pianeta, causando dolore, miseria e povertà.

Quante persone sono costrette ad abbandonare le proprie case! In quanti continuano a perdere la vita nel Mediterraneo! Quanti ancora subiscono l’illusione di un futuro migliore e sono invece ridotti in schiavitù!”

Al Papa sono giunti anche gli auguri del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha ricordato il suo impegno magisteriale per la pace e la salvaguardia del creato: “Il Suo appello, costante e accorato, per ristabilire un rapporto di rispetto e dialogo nelle nostre società, costituisce un alto orizzonte valoriale per tutte le donne e gli uomini e di buona volontà.

Parimenti forte è risuonato l’invito rinnovato da Vostra Santità in occasione dei viaggi apostolici in Africa, in Europa e in Asia, oltre che degli interventi alla COP28, affinché si stabilisca un corretto equilibrio tra Uomo e Natura, abbandonando la logica dello scarto a favore di scelte concrete e inclusive che privilegino il ‘bene comune globale’.

Come ha spesso sottolineato, ciascuno di noi, secondo il proprio ruolo e la propria capacità, è chiamato impegnarsi nella comprensione reciproca e nella pratica concreta della fratellanza umana, a prescindere da differenze di nazionalità, di condizione socio-economica o di affiliazione religiosa”.

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