Domenica 17 dicembre benedizione dei Bambinelli in piazza san Pietro

Condividi su...

Torna, come da tradizione nella terza domenica di Avvento, la Benedizione dei Bambinelli che rappresenta ormai un appuntamento imperdibile nel cammino verso il S. Natale per oratori, gruppi giovanili, parrocchie e famiglie di Roma. Tema di questa nuova edizione dell’incontro, avviato già alla fine degli anni ’60 da san Paolo VI, sarà ‘Gesù il dono per tutti’ per sottolineare l’importanza di Colui che è al centro della festa natalizia, vero dono per la Chiesa e l’umanità intera.

Domenica 17 dicembre, sin dalle prime ore del mattino, piazza San Pietro accoglierà i gruppi di bambini, ragazzi, adolescenti e catechisti delle parrocchie romane per un momento di incontro e di animazione, guidato dal Centro Oratori Romani.

Alle ore 10.30 sarà il card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Vaticana a presiedere la solenne celebrazione eucaristica all’Altare della Confessione per vivere insieme la ‘Domenica Gaudete’ e prepararsi spiritualmente alle ormai vicine festività natalizie. Successivamente tutti i gruppi si sposteranno in piazza per partecipare alle 12:00 alla recita dell’Angelus insieme a Papa Francesco e ricevere la benedizione delle statuine del Bambinello  in un clima di festa e di vera gioia.

L’incontro rappresenta come sempre un momento centrale del cammino degli oratori verso il S. Natale ponendo al centro il vero protagonista e aiutando piccoli e grandi a vivere pienamente la centralità della nascita di Gesù Bambino in parrocchia e nelle famiglie. Sarà possibile iscriversi all’evento tramite il sito del COR (www.centrooratoriromani.org) o contattando la segreteria dell’associazione, fondata dal Venerabile Arnaldo Canepa per la diffusione e la promozione della pastorale oratoriana a Roma. 

Questo appuntamento si è diffuso moltissimo negli ultimi anni in Italia e all’estero (Stati Uniti, Filippine, Inghilterra, Irlanda, Sud America e molti altri) coinvolgendo centinaia di comunità e di Diocesi dove Vescovi e sacerdoti hanno scelto di dedicare questa domenica di Avvento all’appuntamento con le statuine di Gesù Bambino e all’accoglienza di famiglie, animatori e religiosi della Chiesa locale.

“Come ogni anno, ma ogni volta in maniera speciale e diversa, rinnoviamo questa grande opportunità di celebrare la terza domenica di Avvento nella splendida basilica di San Pietro” ha dichiarato il Presidente del COR, Stefano Pichierri, simbolizzando il nostro essere Chiesa di Roma, gioiosa e festante.

In oratorio bambini ragazzi e famiglie possono guardare al Natale con occhi nuovi, per capire che il Vero Dono è quello che il Padre ci fa, di un Dio Bambino, che cammina con noi e illumina le nostre vite. Speriamo di riuscire a vivere una felice giornata comunitaria nel segno del dono reciproco e gratuito, di cui la nostra società ha tanto bisogno”.

Anche nella diocesi di Ascoli Piceno domani si benedicono i ‘bambinelli’, accompagnati da una lettera di mons. Gianpiero Palmieri: “Nel realizzare il presepe, pensiamo e preghiamo per le tante situazioni difficili che stiamo vivendo. Presepe viene dal latino ‘prae saepes’ che vuol dire ‘davanti al recinto’. Era il luogo dove si mettevano gli animali. Ma come non pensare ai tanti recinti e steccati che oggi si alzano tra gli uomini e che spesso sono l’inizio delle guerre?

Fare il presepe come lo fece san Francesco è stare accanto a Gesù che viene per entrare e nascere tra i tanti recinti in cui noi, l’umanità, ci rinchiudiamo. Per questo è importante che quest’anno noi stiamo davanti al presepe per pregare: per chi è così sconvolto dalla paura, dall’odio, dalla solitudine, da alzare muri e recinti che ci tengono lontani gli uni dagli altri”.

Per il vescovo la benedizione è un momento particolare: “Io benedirò i vostri bambinelli; così la notte di Natale, quando ognuno lo metterà nella capanna o nella grotta che avete in casa, sarà come stare tutti insieme.

In questa celebrazione a san Francesco è associata anche l’indulgenza plenaria, che è un perdono ancora più pieno da parte del Signore, un perdono che libera da tutti i legami interiori che abbiamo con il mondo della violenza, del peccato e del male”.

Mentre a Cavoretto, vicino a Torino, è allestito, per l’ottavo anno consecutivo, sulla collina del borgo torinese da alcuni amici della parrocchia ‘Il Presepe di Cavoretto’, che si trova in via alla Parrocchia, la via che da piazza Freguglia (la piazzetta di Cavoretto) porta alla chiesa di San Pietro in Vincoli, ed è visibile dalla strada: si allunga, infatti, per circa 50 metri sul fianco della collina.

I personaggi che lo compongono sono oltre 60, hanno grandezza naturale e sono abbigliati con stoffe che vogliono ricordare gli abiti dei pastori dell’epoca. Il Presepe è illuminato dalle ore 16.30 alle ore 22.00 mentre una musica di sottofondo è attiva dalle ore 8.00. Visibile fino al 14 gennaio 2024, è stato realizzato da alcuni cittadini di Cavoretto, con il contributo dei bambini dell’asilo ‘Morelli’ e dai ragazzi dell’oratorio.

Inoltre tutti i giorni, alle 18.30 e alle 20.30, si può assistere ad una rappresentazione scenica ‘suoni e luci’, della durata di 15 minuti, intitolata ‘Il pastore che amava la notte’. Attraverso l’ascolto di un racconto, letto dall’attrice Marina Bassani e accompagnato dalle musiche originali di ‘Camera Sambô’, viene raccontato il Natale visto con gli occhi di un bambino. Un’iniziativa suggestiva ed unica nel suo genere a Torino.

Free Webcam Girls
151.11.48.50