Save the Children denuncia la diseguaglianza per i bambini

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“Il mondo stenta a raggiungere i 17 Obiettivi delle Nazioni Unite entro il 2030, mettendo così a rischio la vita e il futuro di milioni di bambini e bambine a meno che i leader non adottino piani concreti per accelerare il progresso”: lo ha affermato nelle scorse settimane l’ong ‘Save the Children’, che ha lanciato il ‘Child Atlas’, un nuovo strumento di raccolta dati che evidenzia la disuguaglianza infantile.

Infatti ‘Child Atlas’ è una piattaforma per visualizzare, confrontare, analizzare e comprendere le condizioni dei bambini a livello globale. integra, inoltre, i dati più recenti provenienti da una serie di fonti di dati disponibili al pubblico, tra cui Unicef, Oms, Unesco, Banca Mondiale, nonché dati curati da organizzazioni della società civile e dal mondo accademico.

Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs, un programma d’azione basato su 17 Obiettivi concordati da tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015 per il miglioramento del sistema globale) hanno raggiunto il punto medio di attuazione, ma appena 1 su 10 di essi è sulla buona strada per essere raggiunto entro il 2030.

I dati del ‘Child Atlas’ (http://www.childatlas.org/), mostrano che 392.000.000 dei 922.000.000 bambini (ovvero 2 su 5), che inizieranno la scuola nei prossimi sette anni non saranno in grado di leggere e comprendere un semplice testo entro l’età di 10 anni:

“Con riferimento all’Obiettivo 4, incentrato sulla garanzia che tutti i bambini ricevano un’istruzione di qualità, questa statistica rivela come la maggior parte dei minori nel mondo continuerà a perdere opportunità se i leader globali non intraprenderanno azioni drastiche per correggere la rotta”.

Sulla base degli attuali ritmi di progresso, secondo il ‘Child Atlas’ di Save the Children, nei prossimi 7 anni (il tempo rimasto al mondo per raggiungere gli SDGs) dei 942.000.000 bambini nati tra oggi e il 2029, 31.600.000 non sopravviveranno abbastanza per festeggiare il loro quinto compleanno; mentre più di 1 bambino su 5 sarà rachitico a causa della malnutrizione. Inoltre, delle 414.000.000 ragazze che finiranno la scuola primaria entro il 2030, 67.000.000 si sposeranno prima di compiere 18 anni e 4 bambini su 5 (pari a 2.600.000.000) vivranno almeno un evento climatico estremo.

Alla luce di questi risultati devastanti, Save the Children ha esortato i leader mondiali che si riuniscono a New York fino al 19 settembre a definire rinnovati impegni supportati da piani concreti per accelerare i progressi verso il raggiungimento degli SDGs.

L’Organizzazione ha invitato i leader a trasformare le promesse in azioni, ad investire in servizi e sistemi che mettano al primo posto i bisogni e i diritti dei bambini, a sbloccare i finanziamenti necessari per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e ad includere i minori affinché possano partecipare attivamente alle decisioni che li riguardano, come ha dichiarato Inger Ashing, CEO di Save the Children International:

“Se gli Obiettivi di sviluppo sostenibile verranno raggiunti, nel 2030 il mondo apparirà nettamente diverso da quello in cui viviamo adesso. Non ci sarà povertà estrema, verrà raggiunta l’uguaglianza di genere, ridotta la disuguaglianza e intraprese le azioni urgenti per combattere il cambiamento climatico.

Tuttavia, a meno di sette anni dalla fine, i bambini stanno vivendo crisi multiple e sovrapposte come non ne abbiamo mai viste prima. La fame, i conflitti, le disuguaglianze, la povertà e la crisi climatica minacciano la sopravvivenza, la protezione e il diritto all’apprendimento dei più piccoli”.

Secondo Ashing “Gli SDGs rappresentano la migliore bussola di cui disponiamo per tracciare una via d’uscita e per costruire un pianeta più verde e più equo per tutti i bambini. La partecipazione dei minori è fondamentale per perseguire con successo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e, in ultima analisi, per garantire i loro diritti, tra cui quello di esprimere le proprie opinioni e partecipare al processo decisionale pubblico su questioni che riguardano la loro vita.

I dati sono strumenti cruciali per analizzare la situazione attuale: aiutano i leader a prendere decisioni migliori e ad allocare le risorse in modo efficace.  Esaminando dati disaggregati su molti indicatori chiave, il nostro nuovo Child Atlas consente ai leader mondiali e alla società civile di comprendere meglio perché alcuni gruppi di bambini restano indietro e come la disuguaglianza e la discriminazione stanno influenzando il progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, oltre che di monitorare i tassi di miglioramento”.

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