Oggi a Rimini inizia il Meeting dell’Amicizia tra i popoli

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“L’origine è il centenario di don Giussani. La passione umana che ci ha comunicato è stata fonte di amicizia, ha generato rapporti che viviamo tuttora. E sono amicizie che si allargano, danno vita ad altri legami. Ecco, noi vorremmo andare al fondo di questa esperienza. Capire meglio come la passione di Dio verso l’uomo, attraverso i suoi testimoni, generi questa forma di amicizia, di cui oggi c’è un grande bisogno”:

con questo ragionamento il presidente della fondazione Meeting di Rimini, Bernhard Scholz, apre oggi la kermesse ciellina in programma fino a venerdì 25 agosto dal titolo ‘L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile’.

Mentre nel messaggio inaugurale papa Francesco ha sottolineato l’audacità del titolo: “Audace perché va nettamente controtendenza, in un tempo segnato da individualismo e indifferenza, che generano solitudine e tante forme di scarto.  E’ una situazione dalla quale è impossibile uscire con le proprie forze. Da sempre l’umanità ne ha fatto esperienza: nessuno si può salvare da solo”.

Nel messaggio si sottolinea la forza educativa di don Giussani: “Lo Spirito di Cristo risorto ha rotto la solitudine donando all’uomo la sua amicizia, come pura grazia. Lo ricordava don Giussani con parole che hanno suggerito il titolo del Meeting di quest’anno:

‘Nell’avvenimento di questo dono, la solitudine umana è sciolta. L’esperienza umana non è più quella di una impotenza desolante, ma quella di una consapevolezza e di una energica capacità…

La forza dell’uomo è un Altro, la certezza dell’uomo è un Altro: l’esistenza è un dialogo profondo, la solitudine è abolita alle radici stesse di ogni momento della vita… L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile’”.

Per questo nel telegramma papa Francesco auspica che il Meeting per l’amicizia tra i popoli continui a promuovere la cultura dell’incontro, aperto a tutti, nessuno escluso, perché in chiunque c’è un riflesso del Padre che ‘dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa’:

“Possa ognuno dei partecipanti imparare un po’ ad accostare gli altri alla maniera di Gesù, che ‘sempre tende la mano, sempre cerca di sollevare, di fare in modo che la gente guarisca, che sia felice, che incontri Dio’. Così che crescano l’amicizia sociale e l’amicizia tra i popoli”.

Dinnanzi a tali parole è arrivato il ringraziamento di Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione: “Ringrazio profondamente il Santo Padre a nome di tutto il movimento di Comunione e Liberazione per il suo messaggio indirizzato ai partecipanti del Meeting. Lo ringrazio soprattutto per il suo incoraggiamento a essere sempre disponibili a quell’ ‘amicizia inesauribile’, che dà il titolo all’edizione di quest’anno, ed alla quale don Giussani ci ha sempre educato”.

L’amicizia nasce dall’incontro con Gesù: “Null’altro infatti abbiamo a cuore che imparare quella ‘moralità nuova’ che scaturisce dall’incontro con la ‘simpatia’ che Gesù ha per noi…

Così, nell’imbatterci in questa originale simpatia di Gesù attraverso l’appartenenza alla Chiesa, compagnia umana che ha a cuore il nostro cammino al destino, ci ritroviamo legati da un’amicizia certa che ci conduce nel mondo, come ci chiede papa Francesco, a incontrare l’altro, a partire dai più fragili, con ‘gesti concreti’ e ‘scelte condivise’ che costruiscano una cultura di pace.

Il Meeting di fatto è questo tentativo: un gesto concreto che scommette su questa ‘moralità nuova’ nell’incontro tra culture, idee e anzitutto tra persone, per la costruzione comune di un mondo più umano. Siamo davvero commossi e pieni di gratitudine al papa per come ci testimonia sempre la bellezza e la convenienza dello sguardo cristiano sugli altri e su tutta la realtà”.

A tale proposito la dirigenza del Meeting dell’Amicizia tra i popoli ricorda la nascita di questo evento riminese: “Il Meeting stesso è nato da una amicizia e continua a scommettere tuttora sulla relazione con l’altro, sapendo che questa relazione è un invito al dialogo, alla condivisione di conoscenze e di esperienze di vita, in una dinamica di reciprocità che può diventare un’amicizia che dura nel tempo, dall’amicizia fra singole persone fino all’amicizia fra popoli.

In un contesto come quello attuale, dove imperversa la guerra e la violenza, il dialogo è infatti l’unica strada possibile per l’uomo per tornare a riconoscere che l’altro è un bene e a desiderare e a lavorare per la pace.

Ogni amicizia vera è una profezia per la pace, è una promessa che è possibile vivere insieme senza che le differenze e le diversità diventino un’obiezione o un ostacolo: le diversità alimentano e sostengono invece proprio la comune ricerca del bene e del vero.

E così si rafforza e si rende sempre più creativo il legame fra gli uomini, superando inimicizie e indifferenze con una reciprocità che si rigenera incessantemente, istante dopo istante, senza fine”.

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