Mons. Antonio Suetta: basta i respingimenti dalla Francia

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Il vescovo di Sanremo-Ventimiglia, mons. Antonio Suetta, ha chiesto alle autorità francesi di non compiere discriminazione tra migranti ucraini e quelli provenienti da Africa ed Asia, che fuggono dai propri Paesi a causa di guerre e discriminazioni, dopo le morti avvenute nei giorni scorsi:

“Si tratta dell’ennesima disgrazia legata al fenomeno migratorio e specificamente al tentativo di passare il confine italo-francese, impresa sempre difficile e complicata per la chiusura della frontiera e dei continui respingimenti da parte delle autorità francesi: di fatto non viene riconosciuto alle persone straniere il diritto di movimento e queste purtroppo sono costrette a rischiare la vita nel tentativo di raggiungere la meta desiderata, spesso individuata da un ricongiungimento familiare o da una prospettiva di lavoro e accoglienza”.

E’ una denuncia chiara e forte contro la violazione dei diritti umani: “Osservo favorevolmente che non ci sono problemi per i profughi ucraini, ma denuncio con chiarezza che continuano i controlli e i respingimenti di sempre per gli altri migranti, anche per quelli che scappano dalla guerra e per alcuni in fuga dall’Ucraina, ma di origine africana: la Caritas ha accolto recentemente persone nigeriane che stavano cercando rifugio provenendo dall’Ucraina e sono state respinte dalla Francia. Tutto ciò rappresenta una grave violazione dei diritti e una indegna offesa alla dignità umana”.

Ed ha auspicato che tale situazione possa trovare una soluzione: “Auspico che nel dibattito politico e nella campagna elettorale in vista della elezione del nuovo Presidente della Repubblica francese tale emergenza umanitaria possa trovare giusta attenzione, attenta riflessione e concrete prospettive di superamento. Faccio appello anche alle Autorità governative italiane affinché diano tempestivo compimento al Centro di Accoglienza temporaneo previsto a suo tempo per il nostro territorio di confine”.

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