La Chiesa ha ricordato il patriarca Gregorio Pietro XX

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Nel pomeriggio di sabato 5 giugno, presso la Casa Generalizia delle Suore Armene dell’Immacolata Concezione, il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha presieduto la liturgia in rito armeno in suffragio di S.B. Gregorio Pietro XX Ghabroyan, Patriarca di Cilicia degli Armeni, i cui funerali si erano tenuti in Libano una settimana fa. Il card. Sandri ha tenuto l’omelia, di cui si allega il testo, mentre al termine il rito proprio di suffragio è stato copresieduto insieme all’Arcivescovo Armeno Apostolico Barsamian:

“Senza entrare quindi in un profilo biografico che tutti noi conosciamo, contempliamo come soprattutto l’ultimo tratto dell’esistenza terrena, vissuto nella malattia e nel progressivo indebolimento delle forze fisiche, abbiano conformato il Patriarca Gregorio Pietro XX al Crocifisso, al quale egli si è senza esitazione abbandonato, mettendo non soltanto la sua anima, ma la stessa Chiesa Patriarcale di Cilicia degli Armeni, che egli aveva governato per sei anni, nelle mani del Padre.

Ringraziamo Dio per la testimonianza che ci è stata donata, perché non è scontato vivere la sofferenza e la malattia con tale spirito di affidamento. La sofferenza del nostro fratello Patriarca si è così intrecciata con quella secolare del suo popolo, ed insieme con quella della nativa Siria e del Libano, tanto piagati da guerre, violenze, instabilità e ultimamente dalla pandemia”.

Ed ha ringraziato il patriarca per la sua testimonianza di fede: “Per tutti questi momenti ringraziamo Dio e il nostro compianto Patriarca: quello che personalmente posso attestare è che questa dimensione citata dalla Lettera agli Ebrei era certamente viva in lui, almeno per due motivi. Il primo, è la determinazione che mi comunicò nel voler far conoscere il pensiero e l’opera di san Gregorio di Narek: se il suo predecessore di venerata memoria S.B. Nerses Bedros XIX aveva partecipato alla proclamazione a Dottore della Chiesa, il Patriarca Ghabroyan non ha risparmiato nel distribuire, almeno nell’edizione francese, i testi del vostro e nostro grande santo.

Un secondo motivo lo ha ricordato il Santo Padre Francesco nel messaggio inviato per la celebrazione del funerale: la promozione della causa di beatificazione e canonizzazione del Patriarca Cardinale Agagianian. Siamo consapevoli che quando si intraprende un tale strada, lo si fa non per cercare una gloria umana, ma perché si ha la certezza morale che nella vita e nelle opere di un uomo si sia riflettuta in modo puro la stessa potenza di Dio, al quale solo vanno la gloria e l’onore”.

Infine ha pregato Dio per il successore: “Un Patriarca capace di custodire il suo gregge,  e di valorizzare in unità e comunione tutte le straordinarie risorse della Chiesa Armeno Cattolica: non soltanto l’Ordine Bzomarista, ma anche le Suore Armene dell’Immacolata Concezione, la Congregazione Mechitarista Armena, i sacerdoti e i religiosi figli della vostra Chiesa che hanno seguito Cristo – senza rinunciare alla propria identità armena – in altri Ordini o Congregazioni, penso per esempio ai Frati Minori Francescani, ai Gesuiti, ai Salesiani.

Una vera e propria fioritura dello Spirito che conduca la Chiesa Armeno Cattolica verso quell’orizzonte di bene che certamente il Signore prepara se rimaniamo in ascolto di Lui e in cerca di Lui, superando ogni logica o schieramento umano. Allora anche noi come San Gregorio l’Illuminatore usciremo dal pozzo di una prigionia in cui non sono soltanto gli altri a porci, ma a volte ci cadiamo da soli”.

 Nella scorsa settimana papa Francesco aveva inviato un messaggio di cordoglio: “Nel 2016 fu con me nel corso del Viaggio Apostolico in Armenia, in particolare quando visitai la cattedrale dell’Ordinariato per i fedeli armeno cattolici in Europa Orientale, a Gyumri, e insieme ai confratelli Vescovi del Sinodo della Chiesa Patriarcale.

Nel 2018, in occasione dell’inaugurazione della Statua di San Gregorio di Narek, nei Giardini Vaticani. Tanti momenti particolari, che mi hanno consentito di essere vicino al Patriarca Gregorio Pietro XX e, con lui, all’amato popolo armeno, che tanto ha sofferto lungo la storia ma è sempre rimasto fedele alla professione di fede in Cristo Salvatore.

In questi anni, come Pastore attento, Sua Beatitudine ha presieduto la Chiesa Patriarcale di Cilicia degli Armeni, attivando contatti con diverse istituzioni civili ed ecclesiastiche, perché fossero sostenute alcune iniziative di solidarietà per le popolazioni più provate, specialmente in Siria e Libano. In particolare, ha preso a cuore l’apertura del processo di beatificazione e canonizzazione del suo illuminato predecessore, il servo di Dio Cardinale Gregorio Pietro XV Agagianian”.

(Foto: Congregazione delle Chiese Orientali)

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