Pasqua: Cristo è risorto, Alleluia!

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La luce del Signore risorto illumini la nostra vita! questo è il messaggio di Pasqua che la Chiesa in questo anno 2021 presenta ai suoi figli. Cristo Gesù è luce e il messaggio del Risorto annuncia Vita e Amore. Si esce dal tunnel del buio della notte quando si intravede la luce; ma la Luce vera è Cristo crocifisso per noi e risorto; chi si innesta a Lui con la Fede e l’Amore ha la Vita.

Gli Apostoli e i discepoli con Maria erano rimasti chiusi nel cenacolo, trepidanti; nell’attesa inconscia che all’oscurità della notte seguisse lo splendore della luce. La quaresima è stato il tempo favorevole per prendere coscienza e lasciarci afferrare dal Risorto che ci strappa al peccato e alla morte e ci riconsegna alla vita. 

La risurrezione è il sigillo divino su quanto Gesù ha detto ed ha fatto: se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe stata la nostra fede e l’attesa cristiana; ma poiché Cristo è risorto ha valore il nostro Battesimo, che ci inserisce a Lui, e la nostra vita diventa un cammino verso il cielo. La giornata della prima Pasqua cristiana era sorta nel buio, in chiave di costernazione e dolore.

Il Maestro, nel quale gli apostoli e i Discepoli avevano creduto, era stato crocifisso, l’avevano visto morire in croce e una pietra tombale aveva chiuso la sua sepoltura. Picchetti armati   di soldati romani ed ebrei avevano ricevuto l’ordine di custodirne per tre giorni la sepoltura.

La mattina del terzo giorno pie donne si recano al sepolcro per ungere con unguenti il corpo del Maestro ma proprio queste donne, appena arrivate, avvertono confusamente di essere testimoni di un evento capace di cambiare la storia dell’uomo.

La tomba è vuota, il corpo di Gesù crocifisso non c’è, il sudario, ripiegato, è messo da parte. Le donne, di corsa, ritornano, raccontano agli Apostoli l’esperienza avuta mentre due apostoli, Pietro e Giovanni, si recano di corsa al sepolcro.

Nessuno ha visto Gesù risorgere; è un evento che non si può testimoniare con esperienza personale; nessuno può dire di avere visto Gesù risorgere ma solo di avere visto il Risorto. Durante la settimana santa la Chiesa annuncia e rievoca la morte di Cristo; nel triduo pasquale si sviluppa l’iter della sua passione morte e sepoltura.

Oggi la Chiesa ci fa rivivere quella sepoltura dove si erano recate di buon mattino le pie donne per ungere il corpo del Maestro, ma trovano il sepolcro vuoto mentre un Angelo interviene: ‘So che cercate il Crocifisso: non è qui, è risorto come aveva detto’.

Le donne, testimoni dell’evento, trasmettono la notizia; Pietro e Giovanni si recano alla tomba, poi la conferma: è Gesù risorto che si incontra con Maria, che piange vicino la tomba; è Gesù stesso che va a trovare gli Apostoli chiusi nel Cenacolo per paura dei Giudei; è Gesù che si incontra con i due discepoli, che tristi se ne andavano verso Emmaus, e si fa riconoscere nello spezzare il pane.

Per gli Apostoli la risurrezione di Gesù fu una totale sorpresa; eppure Gesù lo aveva loro detto: ‘Il Figlio dell’uomo il terzo giorno risusciterà’ perché ‘Io sono la risurrezione e la vita’ e lo aveva dimostrato risuscitando Lazzaro seppellito da quattro giorni. 

Lazzaro aveva, grazie a Gesù, riacquistato la vita precedente, cioè fu risuscitato, si ridestò a quella vita che aveva perduto e, perciò, fu risuscitato; Gesù invece non torna alla vita di prima come Lazzaro per poi morire di nuovo; Gesù risorge alla nuova vita secondo lo Spirito per non morire più; Gesù ‘apparve’ nel senso che si mostrò nella nuova vita di cui l’uomo non ha avuto mai esperienza.

A tal punto che gli stessi Apostoli dicono: ‘è un fantasma’, ma Gesù li tranquillizza: avvicinatevi, sono proprio io. Gesù evidenzia nelle apparizioni la nuova dimensione del Risorto: entra ed esce a porte chiuse: è un modo nuovo e diverso di vivere. Può vederlo e riconoscere solo la persona a cui egli vuole rivelarsi.

Ciò che si presenta alla considerazione dello storico è la fede viva, improvvisa ed inspiegabile dei suoi discepoli, i quali sono chiamati a testimoniare davanti ai popoli la verità fondamentale del cristianesimo: Cristo è veramente risorto.

Tutte le obiezioni si infrangono davanti al sepolcro vuoto e alla guardie che facevano la guardia. Avevano pensato alcuni: Mentre le guardie dormivano, hanno rubato il corpo; stupida osservazione: Se dormivate, come avete visto rubare il corpo? Se poi eravate svegli, perché non l’avete impedito? 

La risurrezione di Cristo ha consolidato  la fede degli Apostoli, ha fatto rinascere in essi la vera speranza: essi infatti sono chiamati ad annunciare al mondo intero la grande e bella notizia dell’era nuova, che è messaggio di vita e di speranza. La Chiesa oggi annuncia il Vangelo della vita con la forza di colui che ha vinto la morte.

Cristo apre il cammino della vita: alle famiglie tristi ed angosciate per questa pandemia che minaccia ed affligge popolo ed istituzioni; a quanti affollano gli ospedali alle prese con il Covid 19 che, nonostante il massiccio vaccino, ancora miete vittime.

La Chiesa vive oggi una grande gioia perché “l’Agnello ha redento il suo gregge; Cristo Eucaristia, vero Dio e vero uomo, Sapienza eterna, ha riconciliato noi peccatori con il Padre. Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello, come canta la Liturgia, ma il Signore della vita era morto, ora, vivo, trionfa”.

Questa gioia la Chiesa la condivide con Maria, madre di Gesù e madre della Chiesa: ‘Regina coeli, laetare, alleluia’; alla vittima pasquale si innalzi il sacrificio della lode. A tutti un augurio di buona Pasqua.

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