SARS-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 18: Come è fatto un vaccino, cosa contiene e come fa a proteggere da infezioni?
Questa mattina ho condiviso sul mio diario Facebook un Tweet di Barbara Balanzoni, 46enne emiliana, anestesista, rianimatore, laurea in legge, consulente tecnico. Quindi – ho aggiunto – si suppone che sa di cosa parla e ho sottolineato anche che le sue sono ovviamente domande retoriche. “Domandona: quindi io produco con le mie cellule, a partire dall’RNA virale, la proteina spike giusto? E poi produco anticorpi contro una proteina che IO HO PRODOTTO. Giusto? (Barbara Balanzoni @barbarab1974 – Twitter, 3 gennaio 2021).
Anche se non sono uno scienziato, solo un comunicatore, non ho interpretato queste domande della dott.ssa Balanzoni come segni di dubbi, ma per sottolineare, come ha osservato una prima lettrice, che “il coronavirus fa la stessa cosa: da l’ordine con il suo mRNA alle cellule umane di farsi fotocopiare, per di più, tutto intero, non solo la spike. E noi produciamo anche gli anticorpi contro”.
Un secondo lettore ha osservato, “che i virus sono – chi più chi meno – parassiti obbligatori delle cellule. Il genoma virale (che può essere a RNA, come in questo caso, o a DNA) sfrutta i meccanismi di duplicazione e traduzione del genoma per riprodurre altri virioni (altri elementi virali)”. Questo lettore ha anche osservato che “la proteina spike del SARS-CoV-2 (come le proteine virali di altri virus) non è un “nostro” prodotto… non è codificata né nel genoma nucleare, né in quello mitocondriale”.
Un terzo lettore ha aggiunto che “si fanno produrre alle nostre cellule proteine aliene, virali, che come tali verranno riconosciute dall’organismo. Un barbatrucco, ma un barbatrucco geniale. E già utilizzato. Giù il cappello davanti a chi ha avuto questa pensata” (la prima lettrice ha osservato che si chiama Katalin Karikó e che è il risultato di 30 anni di ricerca).
Un quarto lettore ha segnalato una relazione scientifica, appena pubblicata da un suo caro amico. Esperti e meno esperti oggi argomentano sui vaccini. Ma com’è fatto un vaccino? Cosa contiene? E come fanno a proteggerci dalle infezioni? Il dott. Dario Sannino elabora su dei temi molto complessi, che abbiamo già affrontato precedentemente, offrendo delle spiegazioni in modo semplice – anche con un video molto illuminante incluso nella sua pubblicazione – che abbiamo trovato molto interessanti e istruttive. Quindi, condividiamo di seguito il suo testo. Inoltre, in conclusione riportiamo i link a due ulteriori articoli dello stesso dott. Sannino: nel primo risponde alle 12 domande più frequenti sul vaccino per il COVID-19, molto opportuno in questo periodo di incertezza e dilagare di fake news; nel secondo risponde alla domanda: “Come difenderci dai titoli allarmistici su vaccini ed effetti collaterali?”.
Come sono fatti i vaccini?
di Dario Sannino
30 dicembre 2020
La vaccinazione rappresenta ad oggi la misura di medicina preventiva più efficace e più sicura contro le malattie infettive. L’avvento dei vaccini ha permesso di debellare malattie molto gravi come il vaiolo e la poliomielite, di prevenire molte infezioni e salvare milioni di vite ogni anno.
LA “RICETTA” DI UN VACCINO
Un vaccino è un prodotto farmaceutico che ha lo scopo di attivare in modo specifico il sistema immunitario a combattere contro un microrganismo o microbo (un virus, un batterio o un altro parassita) che può determinare una malattia più o meno grave, anche mortale.
COSA ACCADE NEL NOSTRO CORPO?
Il vaccino imita l’aggressione del microrganismo stimolando specifiche cellule del sistema immunitario – i linfociti B e i linfociti T – che, attivati e reciprocamente stimolati tra di loro, scatenano una risposta immunitaria con la produzione da parte dei linfociti B di anticorpi specifici, molecole in grado di legarsi al microbo bersaglio del vaccino.
Grazie alla memoria immunologica siamo capaci di ricordare l’incontro anche per molti anni e siamo protetti da eventuali reinfezioni. La memoria immunologica suscitata dalla vaccinazione ci rende immuni per molti anni e, in alcuni casi, per tutta la vita.
QUANTI TIPOLOGIE DI VACCINI ESISTONO?
La conformazione del vaccino che dovrà stimolare una reazione specifica contro l’agente infettivo può essere ottenuta in vario modo. Ad oggi sostanzialmente esistono 5 tecnologie per ottenere un vaccino.
1. Vaccini contenenti l’intero microrganismo in forma attenuata
Per creare il vaccino il microbo viene manipolato per renderlo meno aggressivo, ad esempio riducendo la sua capacità di moltiplicarsi.
È il metodo più efficace ma anche quello che richiede più cautela. I vaccini vivi attenuati mimano l’infezione naturale e innescano una risposta immunitaria molto forte e duratura, e dopo 1 o 2 dosi, non richiedono più richiami.
Purtroppo essendo costituiti da virus vivi, non possono essere somministrati (a parte qualche eccezione) a persone il cui sistema immunitario è indebolito da alcune malattie o trattamenti farmacologici.
I vaccini vivi attenuati attualmente in uso sono prevalentemente diretti a prevenire morbillo-orecchioni-rosolia, varicella, herpes zoster, febbre gialla e rotavirus.
2. Vaccini contenenti l’intero microbo in forma inattivata
Il microbo viene ucciso ed è totalmente incapace di moltiplicarsi, quindi non può causare malattie. I vaccini interi inattivati sono in generale meno efficaci dei vaccini vivi attenuati e spesso richiedono dosi multiple o dosi di richiamo.
Il loro vantaggio principale è che hanno pochissimi effetti collaterali e possono essere somministrati anche a persone con un sistema immunitario indebolito.
Vaccini interi inattivati attualmente in uso sono quelli contro la polio, l’epatite A e la meningoencefalite da zecche.
3. Vaccini purificati contenenti uno o più frammenti del microrganismo
Contengono solo quelle molecole del microorganismo che sono necessarie al sistema immunitario per riconoscerlo e per attivare una specifica risposta immune.
Hanno il vantaggio di stimolare il sistema immunitario in modo molto mirato. La loro tolleranza è quindi eccellente, anche se spesso sono necessari dei richiami.
I vaccini purificati sono quelli utilizzati per la difterite, tetano, pertosse, epatite B, influenza, papillomavirus.
4. Vaccini «con vettore»
Un frammento importante del microrganismo è inserito in un virus o in un batterio che non provoca malattie nell’uomo, ma che funge semplicemente da “autobus”. Questi “vettori” sono scelti in modo che la loro moltiplicazione nel genere umano sia limitata e non possano causare infezioni, ma nel contempo siano in grado di stimolare una valida risposta immunitaria.
Tecnica nuova che ha dato prova di essere utile nella vaccinazione contro la malattia da virus Ebola, contro il virus respiratorio sinciziale e contro alcuni tumori.
È attualmente in fase di test per un utilizzo contro il SARS-COV-2.
5. Vaccini a RNA
Utilizzano il codice genetico (solitamente mRNA) necessario alle cellule umane per la sinesi di antigene virale.
Utilizzato per uno dei vaccini per Ebola.
LA NUOVA FRONTIERA DEI VACCINI AD mRNA
Il compito del RNA è trasmettere il messaggio di vita contenuto nel DNA in modo che la cellula possa utilizzarlo per produrre tutte le proteine che ci permettono di respirare, pensare, muoverci… vivere.
Mentre il DNA può sopravvivere per giorni o settimane a temperatura ambiente e si conserva addirittura per decine di migliaia di anni in alcuni fossili, l’RNA è una molecola effimera, fragile che è presente nella cellula unicamente durante lo svolgimento della sua specifica funzione e si degrada molto facilmente.
VACCINO A mRNA PER COVID-19
Per la fragilità succitata, i vaccini a mRNA sviluppati per sconfiggere la pandemia da SARS-CoV-2 devono essere conservati a temperature fino a 80 gradi sotto lo zero. All’interno del vaccino, l’mRNA è protetto, incapsulato all’interno di sfere fatte di grassi (liposomi), simili a quelli presenti delle nostre cellule.
Una volta iniettati nel nostro corpo, i liposomi liberano l’mRNA che contiene le informazioni necessarie per produrre la proteina Spike del virus.
Questa proteina normalmente viene utilizzata dal virus come una sorta di uncino, per agganciarsi alle cellule delle nostre vie respiratorie, entrare al loro interno e moltiplicarsi causando la malattia.
In tutte le nostre cellule ci sono delle piccole fabbriche, i ribosomi, che traducono l’informazione dell’mRNA in proteine.
L’mRNA che si trova nel vaccino, una volta entrato nelle cellule viene letto dai ribosomi che produrranno tante copie della proteina Spike del SARS-CoV-2.
Una volta che le nostre cellule avranno prodotto la proteina Spike, questa uscirà dalla cellula e verrà riconosciuta come estranea dal sistema immunitario. L’importante è che la proteina Spike, da sola, attiva una reazione immunitaria ma non è in grado di provocare la malattia perché rappresenta soltanto una piccola parte del virus.
A questo punto il sistema immunitario fa il suo lavoro. Produce le armi specifiche, gli anticorpi contro la proteina Spike del SARS-CoV-2 e le cellule della memoria.
Gli anticorpi bloccheranno la proteina Spike e impediranno al virus di infettarci.
Le cellule della memoria rimarranno nel nostro corpo e serviranno a proteggerci per mesi forse per anni nel caso il virus ritornasse.
LE FORZE MESSE IN CAMPO
Ci vogliono di media circa 10 anni per sviluppare un vaccino convenzionale. La velocità con cui questo tipo di vaccini sono stati sviluppati è sbalorditiva.
Gli ingenti fondi e il capitale umano investiti nello sviluppo hanno permesso di avere risultati in tempi da record, senza mai trascurare la sicurezza.
Va ricordato che gli scienziati di Moderna e BioNTech lavoravano da almeno 20 anni su terapia genica e vaccini a RNA. Avevano perciò molta esperienza nell’uso di queste molecole sull’uomo e sapevano quello che facevano.
Gli studi clinici per valutare tollerabilità, effetti collaterali ed efficacia dei vaccini sono stati completati e gli enti regolatori (FDA in America, EMA in Europa), previa valutazione di efficacia e costi/benefici, hanno autorizzato il loro utilizzo con procedura di emergenza e daranno la loro approvazione per l’uso solo se questi studi avranno davvero dimostrato che i vaccini sono sicuri e protettivi.
Come difenderci dai titoli allarmistici su vaccini ed effetti collaterali? Scoprilo QUI.
Articoli precedenti
0 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica volta a contrastare disinformazione e false notizie che imperversano nocivamente – Introduzione – 25 marzo 2020
1 – Sars-CoV2. Divulgazione scientifica – Parte 1 – Covid-19: Casi asintomatici e periodo d’incubazione – 25 marzo 2020
2 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 2: Persistenza del virus nell’ambiente e sulle superfici – 25 marzo 2020
3 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 3: Genesi e sviluppo di zoonosi che diventano pandemie. Dipendono solo da noi – 27 marzo 2020
4 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 4: Covid-19 è pericolosa per cani e gatti? Possono trasmetterla all’uomo? – 5 aprile 2020
5 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 5: Terapie possibili nei trattamenti e per frenare il Covid-19 – 12 aprile 2020
6 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 6: La fuffa di Montaigner “una solenne e pericolosa fesseria”. Il nuovo coronavirus non è artificiale – 22 aprile 2020
7 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 7: Bufala del “blitz dei Nas” a Mantova “per fermare i test della plasmaterapia” – 5 maggio 2020
8 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 8: Bloccare trombosi per evitare ingresso virus nei polmoni e polmonite interstiziale – 5 giugno 2020.
9 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 9: Alcune considerazioni sulla situazione della pandemia Covid-19 – 16 agosto 2020
10 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 10: Il libro del Prof. Tritto “Cina Covid-19”: il Coronavirus di Wuhan è una “chimera” cinese – 27 agosto 2020
11 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 11: What’s Behind the Mask? – 19 settembre 2020
12 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 12: Pfizer, contenzioso di Kano e consenso informato negato – 3 dicembre 2020
13 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 13: Vaccini anti-Covid-19, dove sono i dati? Lo chiede il British Medical Journal – 4 dicembre 2020
14 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 14: Vaccini contro il Covid-19: sono sicuri ed efficaci? – 7 dicembre 2020
15 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 15: Vaccini contro il Covid-19: in 10 punti come si è giunto così di corsa a questi “vaccini veloci” – 27 dicembre 2020
16 – SARS-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 16: Quale è la differenza tra i vari vaccini contro Covid-19? – 30 dicembre 2020
17 – SARS-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 17: Un medico torinese smonta punto per punto le obiezioni alla vaccinazione anti-Covid-19 – 3 gennaio 2021