Il papa invita a non ‘silenziare’ la Resurrezione

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Anche oggi papa Francesco ha presieduto la messa a Casa Santa Marta e nell’introduzione ha ricordato la memoria di santa Luisa de Marillac, pregando per le suore vincenziane che lo aiutano ed a quanti vivono a Casa Santa Marta e gestiscono il dispensario pediatrico che è in Vaticano.  La memoria di Santa Luisa de Marillac normalmente si celebra il 15 marzo, ma cadendo quel giorno nel tempo di Quaresima è stata spostata a oggi.

Le suore che lavorano a Casa Santa Marta appartengono alla Congregazione delle Figlie della carità, la Congregazione fondata da santa Luisa de Marillac, appartenente alla famiglia vincenziana: “Oggi è la commemorazione di santa Luisa di Marillac: preghiamo per le suore vincenziane che portano avanti questo ambulatorio, questo ospedale da quasi 100 anni e lavorano qui, a Santa Marta, per questo ospedale. Il Signore benedica le suore”.

Nell’omelia il papa ha commentato il passo degli Atti degli Apostoli in cui i giudei di Antiochia ‘ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose’ contrastano le affermazioni di Paolo su Gesù che danno tanta gioia ai pagani e sobillano le pie donne della nobiltà e i notabili della città suscitando una persecuzione che costringe Paolo e Bàrnaba a lasciare il territorio, partendo dalle parole del Salmo 97, in cui c’è l’invito a cantare un canto nuovo, perché ha ‘compiuto meraviglie’:

“Questo è vero. Il Signore ha fatto delle meraviglie. Ma quanta fatica. Quanta fatica, per le comunità cristiane, portare avanti queste meraviglie del Signore. Abbiamo sentito nel passo degli Atti degli Apostoli la gioia: tutta la città di Antiochia si radunò per ascoltare la Parola del Signore, perché Paolo, gli apostoli predicavano con forza, e lo Spirito li aiutava”.

Però ha avvertito di stare attenti al diavolo, ricordando i miracoli compiuti dagli apostoli: “Da una parte c’è il Signore, c’è lo Spirito Santo che fa crescere la Chiesa, e cresce sempre più: questo è vero. Ma dall’altra parte c’è il cattivo spirito che cerca di distruggere la Chiesa. E’ sempre così. Sempre così. Si va avanti ma poi viene il nemico cercando di distruggere. Il bilancio è sempre positivo alla lunga, ma quanta fatica, quanto dolore, quanto martirio!

Questo è successo qui, in Antiochia, e succede dappertutto nel Libro degli Atti degli Apostoli. Pensiamo, per esempio, a Listra, quando sono arrivati e hanno guarito (un paralitico) e tutti credevano che erano degli dei e volevano fare dei sacrifici, e tutto il popolo era con loro.

E qual è lo strumento del diavolo per distruggere l’annuncio evangelico? L’invidia. Il Libro della Sapienza lo dice chiaro: ‘Per l’invidia del diavolo è entrato il peccato nel mondo’ (invidia, gelosia). Sempre questo sentimento amaro.

Questa gente vedeva come si predicava il Vangelo e si arrabbiava, si rodevano il fegato di rabbia. E questa rabbia li portava avanti: è la rabbia del diavolo, è la rabbia che distrugge, la rabbia di quel ‘crocifiggi, crocifiggi!’, di quella tortura di Gesù. Vuole distruggere. Sempre”.

Riprendendo una frase contenuta nel ‘De Civitate Dei’ di s. Agostino sulle persecuzioni: “A una Chiesa che non ha difficoltà manca qualcosa. Il diavolo è troppo tranquillo. E se il diavolo è tranquillo, le cose non vanno bene. Sempre la difficoltà, la tentazione, la lotta … la gelosia che distrugge. Lo Spirito Santo fa l’armonia della Chiesa, e il cattivo spirito distrugge. Fino a oggi.

Sempre questa lotta. Uno strumento di questa gelosia, di questa invidia sono i poteri temporali. Qui ci dice che ‘i giudei sobillarono le pie donne della nobiltà’: sono andati da queste donne e hanno detto: ‘Questi sono rivoluzionari, cacciateli via’; le donne hanno parlato con le altre e li hanno cacciati via: sono state le ‘pie donne’ della nobiltà ed anche i notabili della città.

Vanno dal potere temporale; ed il potere temporale può essere buono: le persone possono essere buone ma il potere come tale è sempre pericoloso. Il potere del mondo contro il potere di Dio muovono tutto questo e sempre dietro di questo, a quel potere, ci sono i soldi”.

Infine ha ribadito che molti vogliono sempre ‘silenziare’ la Resurrezione: “E la verità è stata ‘silenziata’. Dalla prima mattina della Risurrezione, il trionfo di Cristo, c’è questo tradimento, questo ‘silenziare’ la parola di Cristo, ‘silenziare’ il trionfo della Risurrezione con il potere temporale: i capi dei sacerdoti e i soldi.

Stiamo attenti con la predica del Vangelo: di non cadere mai di mettere la fiducia nei poteri temporali e nei soldi. La fiducia dei cristiani è Gesù Cristo e lo Spirito Santo che Lui ha inviato e proprio lo Spirito Santo è il lievito, è la forza che fa crescere la Chiesa”.

Al termine della celebrazione eucaristica il papa ha invitato a fare la Comunione spirituale: “Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia.

Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Non permettere che mi abbia mai a separare da Te”.

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