“Educare per il domani”: a Todi il convegno su giovani, adolescenza e libertà educativa

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L’Umbria ha ospitato per l’ottava volta consecutiva, nella città di Todi, il convegno nazionale di Articolo 26, l’Associazione di Promozione Sociale (APS) che, da molti anni, è attiva sia nell’ambito del Forum nazionale delle Associazioni dei Genitori nella Scuola (FoNAGS), istituito presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) sia dell’Associazione Europea Genitori-EPA (European Parents’ Association).

Con il titolo “Educare con cuore e mente. Puntare in alto per lasciarci sorprendere” l’XI Convegno Nazionale di Articolo 26 ha riunito presso la Sala del Consiglio comunale di Piazza del Popolo, per tutta la giornata di sabato 13 settembre, associati e ospiti per fare il punto sulla situazione in generale dell’educazione pubblica in Italia e condividere la formazione sui temi della libertà educativa e d’insegnamento.

Anche quest’anno l’incontro annuale dell’Associazione vanta un nutrito numero di patrocini istituzionali (Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Regione Umbria, Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria e Comune di Todi), valorizzando così non solo il rilievo dei temi trattati ma anche l’ispirazione personalista a familiare di coloro che sono stati chiamati ad intervenire nelle varie relazioni. Il principale obiettivo di Articolo 26, infatti, è la promozione della libertà educativa secondo il principio riconosciuto al comma 3 dell’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (New York, 10 dicembre 1948), ovvero che «I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli».

Come nello stile dei promotori, anche il programma di questa edizione del Convegno Nazionale ha incluso tanto interventi tecnici quanto proposte più “operative”, dirette quest’ultime a cercare di dare risposte alle varie istanze e aspettative di genitori e insegnanti, mettendo a fattor comune le esperienze vissute con l’associazione nella scuola insieme ai ragazzi e facendo rete tra i vari attori coinvolti.

I lavori sono stati inaugurati alle ore 10 dai saluti istituzionali dell’assessore alla Scuola, sociale, famiglia e cultura del Comune di Todi Alessia Marta (lista civica di centrodestra “Todi per la famiglia”) e dagli interventi introduttivi del presidente di Articolo 26 Carlo Stacchiola e del vicepresidente Marco Cortellessa.

A seguire la relazione della psicologa e psicoterapeuta Elisa Rudel sulle paure suscitate dall’uso della tecnologia, che a volte può diventare anche paura irrazionale, e che comunque non possono essere affrontate unicamente con la proibizione dei dispositivi ai minori. Il cervello di un adolescente, infatti, ha spiegato la specialista, «è paragonabile ad una Ferrari senza freni. Le emozioni arrivano e hanno bisogno di essere gestite. Se ne teniamo conto come educatori possiamo comprenderli ed aiutarli. Il ruolo dell’adulto deve creare alternanza tra vita on-line e vita off-line.  Accompagniamo quindi i ragazzi in questo percorso tenendo conto che nessuno è perfetto, né loro… né noi…».

La relazione dello psicologo e scrittore Osvaldo Poli si è concentrata invece sul modo migliore di interagire con i propri figli durante il periodo dell’adolescenza, tenendo anche conto delle più importanti fragilità che caratterizzano questa delicata età nelle presenti generazioni rispetto a quelle dei decenni scorsi. Pur partendo dall’assunto che «l’adolescenza non è una malattia», Poli ha ribadito l’importanza che, soprattutto questa particolare stagione giovanile, ritorni ad essere «il tempo del padre».

L’adolescenza, infatti, ha spiegato il relatore, «è quel periodo in cui il ragazzo interiorizza i valori che vuole nella sua vita, non si lascia guidare da ciò che è facile, dal carattere o da ciò che conviene. L’età matura è quando ci lasciamo guidare dai valori, tramandati e vissuti in prima persona. L’adolescenza è quindi un momento positivo per i genitori. Se parte, però, perché a volte purtroppo non parte…».

Nel pomeriggio le relazioni si sono incentrate sul tema del consenso informato preventivo ai genitori per la partecipazione dei loro figli minori che frequentano le scuole dell’obbligo ad attività extra-curricolari in tema di sessualità (in particolare il problema più spesso riscontrato è quello del tentativo di influenzare i ragazzi con l’ideologia gender), un tema di particolare interesse a seguito del recente disegno di legge promosso in materia dal Ministro Giuseppe Valditara.

I lavori pomeridiani sono stati avviati quindi dall’autorevole contributo giuridico dell’avvocato e componente del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) Daniela Bianchini dal titolo appunto Aspetti legali del consenso informato. L’insigne giurista (è anche membro del Consiglio direttivo del Centro studi “Rosario Livatino”) ha fornito elementi e chiavi di lettura importanti per comprendere gli aspetti legali del consenso preventivo informato ai genitori e delle leggi sul tema in discussione, sensibilizzando in particolare i partecipanti e coloro che hanno seguito il Convegno da remoto sull’importanza di garantire ai genitori la massima trasparenza nei progetti scolastici, in linea con la proposta di legge del Ministro Valditara sul consenso informato.

Quindi è stata la volta di due genitori associati da tempo ad Articolo 26, il già citato Marco Cortellessa e Elisabetta Mazzeschi, che si sono diffusi sul tema del consenso informato ma a partire da una serie di casi realmente accaduti nelle scuole italiane.

Cesare Peroncini, sempre di Articolo 26, ha spiegato a seguire la molta strada che ci sarebbe ancora da compiere per una piena attuazione della libertà educativa nel nostro ordinamento proponendo comunque come grosso passo avanti in tale direzione l’estensione a livello nazionale del buono scuola, importante strumento che potrebbe iniziare a permettere a tutte le famiglie una vera libertà di scelta della scuola per i propri figli.

Nell’intervento finale Intelligenza artificiale: com’è umana lei!, l’ing. Carlo Stacchiola, a due mesi dalla pubblicazione sul sito del MIM delle “Linee guida per l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle Istituzioni scolastiche”, ha aiutato a rendere consapevoli insegnanti, operatori scolastici, genitori e figli, di questa rivoluzione tecnologica che sta per muovere i suoi primi passi anche nelle scuole italiane.

Di fronte a un disagio giovanile sempre più diffuso e sentito dalle famiglie e dagli educatori, che si unisce com’è logico a quello di molti insegnanti ed operatori della scuola, iniziative come quella promossa a Todi da Articolo 26 contribuiscono senz’altro, assieme alla pratica quotidiana “sul campo” scolastico, familiare e associativo, ad “educare per il domani” ragazzi che, oltre che studenti e figli, saranno anche chiamati ad essere i cittadini dell’Italia (e dell’Europa) del XXI secolo. Per ogni ulteriore informazione sull’appuntamento TodiEDU25 e per contattare l’associazione promotrice si può consultare il sito www.articolo26.it oppure scrivere alla casella di posta elettronica segreteria@articolo26.it.