Giubileo dello Sport: atleti della speranza
“Nel programmare questo Giubileo dello Sport, il Dicastero per la Cultura e l’Educazione, l’organismo responsabile del rapporto tra la Chiesa e il mondo dello sport, ha deciso di elaborare un programma poliedrico, che unisse i diversi attori e realtà della pratica e della pastorale sportive. Più che un programma di gare, il Dicastero ha voluto collegare lo sport alla sua essenza, cioè ascoltarlo come quello che è: una grande esperienza umana di ricerca di senso, di maturazione positiva della importanza del collettivo e della comunità. L’esperienza sportiva, infatti, chiede oggi da essere prospettata come una ricca e decisiva azione culturale, perché, di fatto, lo è profondamente”: con queste parole iniziali il card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, ha presentato il Giubileo dello Sport che si svolgerà in questo fine settimana.
Ed ha ricordato il Giro d’Italia di passaggio nelle strade della Santa Sede: “Serve a molto ricordare che lo sport è oggi una dell’esperienze culturali più estese e determinanti in termine della trasmissione dei valori. Durante lo storico passaggio del Giro d’Italia in Vaticano il 1° giugno, promosso da questo Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Governatorato della Città del Vaticano, Papa Leone ha detto ai ciclisti: ‘Siete modelli per i giovani di tutto il mondo’. Questa frase mette bene in luce la alta responsabilità che lo sport rappresenta per la società”.
Ed ha auspicato che gli sportivi possano essere ‘missionari’ della speranza: “Auspichiamo che questo Giubileo dello Sport possa risvegliare negli atleti e nell’ampio pubblico interessato questa consapevolezza: che anche loro sono missionari della speranza. Parlare dello sport non è solo parlare di sport: è sempre parlare dell’umano, delle sue ragioni di vita, delle sue gioie, dei suoi desideri di trascendenza e d’infinito. Vale la penna ascoltare con attenzione il mondo dello sport”.
Molto intense saranno le giornate: “Così, sabato mattina, dopo che avremo ascoltato insieme la catechesi di papa Leone XIV nell’udienza giubilare, dove si aspetta un riferimento preciso al giubileo dello sport, organizzeremo il convegno internazionale ‘Lo slancio della speranza’, che si propone di riflettere sul valore umano, pedagogico e spirituale dello sport. Seguendo la metodologia della reciproca condivisione, ci propone di ascoltare le voci di chi è impegnato in prima persona nella pratica sportiva e di chi lavora nella pastorale dello sport. L’obiettivo è quello di discernere le strade che vanno percorse per affermare sempre di più lo sport come segno condiviso di speranza per tutti”.
Seguirà la premiazione dei vincitori del concorso fotografico ‘Sport in Motion’, promosso dal Dicastero: “In altre parole, abbiamo voluto rileggere lo sport attraverso gli occhi dei giovani, perché loro sono privilegiati ricercatori e portatori di uno “sguardo di speranza”. In questo senso, vorrei ricordare le cinque categorie del concorso: Sport e famiglia; Sport e disabilità; Sport e politica; Sport ed ecologia; Sport e speranza”.
Mentre l’atleta paralimpico, Amelio Castro Grueso, ha raccontato la propria partecipazione alle Paaralimpiadi di Parigi 2024 con la nazionale dei rifugiati: “Un anno fa, a Parigi, ho tirato di scherma con i più forti al mondo. Sono stato ammesso ai Giochi proprio all’ultimo momento. Ho perso e ho vinto. Sempre “per poco”. Mi sono mancate qualche stoccata e soprattutto tanta esperienza. A sostenermi a Parigi era con me, nello stile del volontario, Daniele Pantoni, tecnico della nazionale italiana (alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d’oro con due schermitrici da lui allenate) che mi è accanto come un secondo padre da quando l’ho conosciuto, nel 2018 a Calì, in una competizione internazionale. Mi sono avvicinato ed è scoccata l’amicizia.
Nella squadra paralimpica dei rifugiati mi sento, umilmente, una piccola voce di coloro che non hanno voce, attraverso l’esperienza sportiva. A Parigi non ho vinto la medaglia. Ma ci ho creduto e ho imparato anche a godermi la sconfitta come momento fondamentale di crescita dopo che hai dato tutto te stesso. Con questo atteggiamento spero di vincere alle Paralimpiadi di Los Angeles nel 2028”.
Ed ha svelato il suo sogno: “Semplice: fare la volontà di Dio, essere suo strumento per testimoniare il suo amore alle persone che incontro in particolare nella realtà dello sport. So di non essere mai stato solo nella mia vita. E so che non sarò mai solo, perché Dio è accanto a me. Mi dicono che sono un po’ ‘loco’ perché sorrido sempre, nonostante le mie vicissitudini. Ma come si fa a non sorridere quando tocchi con mano che il Signore mai ti abbandona? Con la grazia e l’amore di Dio non mi lascerò mai rubare la speranza”.
Infine Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana, ha sottolineato che il giubileo dello sport sarà un’esperienza cristiana, che avrà il suo momento più ‘bello’ nel passaggio della Porta santa: “Su queste linee vivrà il Giubileo dello Sport che non è un evento agonistico, un campionato, un torneo. E’ un’esperienza cristiana che gli sportivi (professionisti e amatori di ogni età, con dirigenti, allenatori, organizzatori, appassionati e i loro familiari) vivranno insieme. Come un’unica grande squadra, tutti con la stessa dignità senza guardare al medagliere. Un’esperienza di conversione che potrà consentire al mondo dello sport di prendere più consapevolezza del proprio ruolo, anche sulle questioni centrali di carattere inclusivo e sociale e della pace”.
Ed avverrà anche la consegna della ‘Croce degli sportivi’: “In questo contesto, una rappresentanza della Conferenza episcopale francese consegnerà ad Athletica Vaticana (l’Associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede) la ‘Croce degli sportivi’, riferimento spirituale per le Olimpiadi e Paralimpiadi parigine del 2024 nella Cappella degli atleti nella chiesa della Maddalena. A questo passaggio sarà presente Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale.
La stessa Croce è stata collocata nella Cappella per gli sportivi ai Giochi di Londra nel 2012 e Rio de Janeiro nel 2016. Benedetta da papa Francesco in occasione della Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro nel 2013, è stata portata anche alla Gmg di Lisbona nel 2023”.
(Foto: Media Vaticani)



























