Papa Leone XIV ai missionari: promuovere lo zelo missionario

“Porgo un caloroso benvenuto a tutti voi, convenuti da oltre centoventi Paesi per partecipare all’Assemblea Generale annuale delle Pontificie Opere Missionarie. Desidero esprimere innanzitutto la mia gratitudine a voi e ai vostri associati per il servizio offerto, che è indispensabile per la missione di evangelizzazione della Chiesa, come posso testimoniare personalmente dalla mia esperienza pastorale negli anni di ministero in Perù”: oggi nel discorso all’Assemblea generale delle Pontificie Opere Missionarie, papa Leone XIV ha esortato a ‘superare i confini’ delle singole parrocchie, diocesi e nazioni, riscoprendo la comune unità in Cristo.
Quindi il papa ha esordito sottolineando la dimensione ‘indispensabile’ della missione evangelizzatrice della Chiesa, ma anche evidenziato l’opera delle Pontificie Opere Missionarie: “Le Pontificie Opere Missionarie sono effettivamente il «mezzo principale» per risvegliare la responsabilità missionaria di tutti i battezzati e per sostenere le comunità ecclesiali nelle aree in cui la Chiesa è giovane. Lo vediamo nella Pontificia Opera della Propagazione della Fede, che fornisce aiuti a programmi pastorali e catechistici, alla costruzione di nuove chiese, all’assistenza sanitaria e alle necessità educative nei territori di missione.
Anche la Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria sostiene programmi di formazione cristiana per i bambini, oltre a occuparsi dei loro bisogni primari e della loro protezione. Allo stesso modo, la Pontificia Opera di San Pietro Apostolo aiuta a coltivare le vocazioni missionarie, sacerdotali e religiose, mentre la Pontificia Unione Missionaria si impegna a formare sacerdoti, religiosi e religiose e tutto il Popolo di Dio per l’attività missionaria della Chiesa”.
Richiamando la sua omelia di inizio pontificato e l’enciclica ‘Evangelii Gaudium’ di papa Francesco, papa Leone XIV ha invitato ad essere Chiesa missionaria: “La promozione dello zelo apostolico tra le genti rimane un aspetto essenziale del rinnovamento della Chiesa previsto dal Concilio Vaticano II, ed è ancora più urgente oggi. Il nostro mondo, ferito dalla guerra, dalla violenza e dall’ingiustizia, ha bisogno di ascoltare il messaggio evangelico dell’amore di Dio e di sperimentare il potere riconciliante della grazia di Cristo. In questo senso, la Chiesa stessa, in tutti i suoi membri, è sempre più chiamata ad essere ‘una Chiesa missionaria che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola… e che diventa lievito di concordia per l’umanità’.
Dobbiamo portare a tutti i popoli, anzi a tutte le creature, la promessa evangelica di una pace vera e duratura, che è possibile perché, secondo le parole di papa Francesco, ‘il Signore ha vinto il mondo e la sua permanente conflittualità avendolo pacificato con il sangue della sua croce’. Perciò vediamo l’importanza di promuovere uno spirito di discepolato missionario in tutti i battezzati e il senso dell’urgenza di portare Cristo a tutti i popoli. A questo proposito, vorrei ringraziare voi e i collaboratori per l’impegno profuso ogni anno nel promuovere la Giornata Missionaria Mondiale, la penultima domenica di ottobre, che mi è di immenso aiuto nella mia cura per le Chiese delle aree che sono di competenza del Dicastero per l’Evangelizzazione”.
Ecco il motivo per cui ha chiesto di aiutare i fedeli a comprendere l’importanza delle missioni: “Oggi, come nei giorni successivi alla Pentecoste, la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, prosegue il cammino nella storia con fiducia, gioia e coraggio, annunciando il nome di Gesù e la salvezza che nasce dalla fede nella verità salvifica del Vangelo. Le Pontificie Opere Missionarie sono una parte importante di questo grande impegno.
Nell’attività di coordinamento della formazione e di animazione dello spirito missionario a livello locale, vorrei chiedere ai direttori nazionali di dare priorità alla visita nelle diocesi, nelle parrocchie e nelle comunità e aiutare così i fedeli a riconoscere l’importanza fondamentale delle missioni e del sostegno ai nostri fratelli e sorelle in quelle aree del mondo dove la Chiesa è giovane e in crescita”.
Infine ha sottolineato due elementi distintivi delle Pontificie Opere Missionarie, spiegando il suo motto episcopale: “Possono essere definiti comunione e universalità. Come Pontificie Opere impegnate a condividere il mandato missionario del papa e del Collegio Episcopale, siete chiamate a coltivare e a promuovere ulteriormente tra i vostri membri la visione della Chiesa come comunione di credenti, vivificata dallo Spirito Santo, che ci permette di entrare nella perfetta comunione e armonia della Santissima Trinità.
E’ infatti nella Trinità che tutte le cose trovano unità. Questa dimensione della vita e missione cristiana mi sta a cuore e si riflette nelle parole di sant’Agostino che ho scelto per il mio servizio episcopale e ora per il mio ministero papale: ‘In Illo uno unum’. Cristo è il nostro Salvatore e in lui siamo uno, una famiglia di Dio, al di là della ricca varietà di lingue, culture ed esperienze”.
Ha concluso l’udienza affermando che la comunione rafforza la missione: “La consapevolezza della comunione come membra del Corpo di Cristo ci apre naturalmente alla dimensione universale della missione di evangelizzazione della Chiesa e ci ispira a superare i confini delle singole parrocchie, diocesi e nazioni, per condividere con ogni luogo e popolo la sublimità della conoscenza di Gesù Cristo”.
E’ stato un invito ad essere ‘pellegrini di speranza’: “Una rinnovata attenzione all’unità e all’universalità della Chiesa corrisponde esattamente all’autentico carisma delle Pontificie Opere Missionarie, il quale, dovrebbe ispirare il processo di rinnovamento degli statuti che avete avviato. A tal proposito, sono fiducioso che questo percorso confermerà i membri delle Pontificie Opere in tutto il mondo nella vocazione a essere lievito dello zelo missionario del Popolo di Dio.
Cari amici, la celebrazione di questo Anno Santo sfida tutti noi a essere ‘pellegrini di speranza’. Riprendendo le parole che papa Francesco ha scelto come tema per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno, vorrei concludere incoraggiandovi a continuare a essere ‘Missionari di speranza tra le genti’”.
In mattinata papa Leone XIV ha nominato suor Tiziana Merletti, già superiora generale delle Suore Francescane dei Poveri, è stata nominata stamane da papa Leone XIV Segretario del Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.
(Foto: Santa Sede)