I cattolici che fecero la Resistenza

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Mi sono sempre chiesta come e perché i giornali cattolici dessero importanza al 25 aprile ed alle figure dei partigiani. La cosa era stata messa da parte perché ho molto a cui pensare, preoccupazioni varie, ma vedendo ‘Fuochi d’artificio’, una serie TV di Rai 1, la questione è tornata. La serie diretta da Susanna Nicchiarelli è tratta dall’ romanzo omonimo di Andrea Bouchard.

Nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, sulle Alpi piemontesi, quattro adolescenti (Marta, Davide, Sara e Marco) decidono di aiutare i partigiani proprio  per la loro giovane età. Il romanzo ‘Fuochi d’artificio’ di Andrea Bouchard è una storia di fantasia ispirata ad eventi reali avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale.

I personaggi principali sono fittizi, ma la loro storia è ispirata alle esperienze di molti giovani che hanno partecipato alla Resistenza italiana durante la guerra come staffette partigiane. La Chiesa cattolica italiana ha una lunga tradizione di riconoscimento e celebrazione delle figure che hanno lottato per la libertà, la giustizia e la pace, anche durante la Seconda Guerra Mondiale.

Le figure come don Lorenzo Milani, don Primo Mazzolari e san Massimiliano Kolbe sono considerate esempi di fede e di impegno sociale, e la loro attività di resistenza contro il fascismo e il nazismo è vista come un’espressione della loro fede e del loro amore per il prossimo.

La Chiesa cattolica italiana celebra il 25 aprile, anniversario della Liberazione, come una festa importante, e dedica articoli e riflessioni alle figure che hanno contribuito a tale evento. Questo non significa che la Chiesa approvi o promuova la violenza o la lotta armata, ma piuttosto che riconosca il coraggio e la determinazione di coloro che hanno lottato per la libertà e la giustizia.

In particolare, la Chiesa cattolica italiana ha una lunga tradizione di sostegno alla Resistenza italiana, e molti sacerdoti e religiosi hanno partecipato attivamente alla lotta contro il fascismo e il nazismo. La Chiesa ha anche riconosciuto ufficialmente il martirio di alcuni sacerdoti e religiosi che sono stati uccisi durante la guerra, come san Massimiliano Kolbe.

Secondo le ricerche, la Chiesa condivide con queste figure come la libertà, la giustizia e la pace. La Chiesa celebra queste figure come esempi di fede, di impegno sociale e come modelli di comportamento per i credenti. La Chiesa cattolica italiana riconosce l’importanza della Resistenza italiana come un movimento di liberazione che ha contribuito a concludere la guerra riportando la democrazia in Italia. La celebrazione del 25 aprile è quindi anche un modo per riconoscere il contributo di tutti coloro che hanno lottato per la libertà e la giustizia durante la guerra.

La Chiesa, quindi, non condivide l’uso delle armi, ma la determinazione incrollabile nel voler creare un mondo migliore. Ci sono vari modi di fare resistenza. Vediamo alcuni esempi. Durante la guerra, le suore di Loreto si dedicarono all’accoglienza di orfani e bambini abbandonati. Il convento di Entally fu requisito e trasformato in un ospedale militare britannico fino al 1945.

Le Suore dell’Ordine di Loreto offrirono  aiuto, protezione e assistenza a ebrei, partigiani e altri perseguitati dai nazifascisti, nascondendoli nei loro conventi e istituti. Le suore dell’Ordine di Loreto aiutarono anche i partigiani. Don Lorenzo Milani fu un prete cattolico italiano che lavorò  anche con  i partigiani e scrisse  lettere pastorali contro la guerra e la violenza.

Don Lorenzo Milani (1923-1967) utilizzò  la parola come arma nella  sua attività di resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.  Il suo impegno sociale e educativo fece parte della resistenza stessa. Si schierò a favore della resistenza partigiana, che considerava una forma di resistenza legittima. Inoltre, don Milani fondò una scuola per i figli dei contadini e degli operai a Barbiana, un piccolo paese in Toscana. Criticò il sistema scolastico italiano, sostenendo  l’importanza dell’educazione per tutti. Un aneddoto interessante su Don Milani:  ebbe una formazione artistica e dipinse  molti quadri anche assieme si suoi studenti  di Barbiana.

Don Primo Mazzolari, invece, fu un prete cattolico italiano che aiutò i partigiani. Secondo altre fonti, viene considerato un prete e un partigiano, figura chiave della Resistenza italiana, particolarmente attiva nella bassa mantovana e cremonese. Era un antifascista convinto fin dagli anni ’20 e ’30. Pertanto subì persecuzioni da parte degli squadristi locali. Dopo l’8 settembre 1943, si impegnò  per la liberazione.

Incoraggiò i giovani e fondò la Brigata mantovana ‘Fiamme Verdi’ per la propaganda ed il sostegno alle famiglie dei partigiani. Don Primo Mazzolari (1890-1959) fu un sostenitore della dottrina sociale della Chiesa cattolica e lavorò per promuovere la giustizia sociale e la pace. Una curiosità su don Mazzolari è che venne definito ‘La tromba dello Spirito Santo in Val Padana’ da papa Giovanni XXIII.

San Massimiliano Kolbe di cui ho parlato approfonditamente in  un  articolo esclusivamente su di lui,  fu un frate francescano polacco  ucciso in un campo di concentramento nazista. Volle salvare  un altro prigioniero.

San Massimiliano Kolbe (1894-1941) fu  un missionario e  lavorò per promuovere la fede cattolica in Polonia e in Giappone. Kolbe fu  arrestato dai nazisti nel 1941 e inviato al campo di concentramento di Auschwitz. Anche lì continuò a esercitare il suo ministero sacerdotale e aiutò gli altri prigionieri. Quando uno di loro fuggì, i nazisti selezionarono 10 di internati da uccidere come ‘prezzo da pagare’. Kolbe si offrì di prendere il posto di uno di loro, un uomo sposato con una famiglia.

Kolbe venne  canonizzato come martire della fede nel 1982 ed è considerato un simbolo di amore e sacrificio. Alcide De Gasperi fu politico italiano cattolico che svolse un ruolo importante nella Resistenza italiana e nella costruzione della Repubblica Italiana.

Un fatto importante è che, secondo il ricercatore Augusto Sartorelli, De Gasperi, fino alla seconda guerra mondiale, avrebbe assunto diverse posizioni antisemite, che rispecchiavano il tradizionale antisemitismo religioso (distinto dall’antisemitismo biologico caratteristico del nazismo). Nonostante questo si aprì alla resistenza è fu anche arrestato durante il governo fascista.

Alcide De Gasperi (1881-1954) fondò la Democrazia Cristiana, partito politico che dominò la scena politica italiana per molti anni. De Gasperi sostenne l’integrazione europea e lavorò per promuovere la pace e la cooperazione tra i paesi europei. Fu fondamentale per la stesura della Costituzione italiana. Ci sono vari modi di cercare la pace, di fare resistenza non violenta. Ce ne sono per ogni occasione ed oggi celebriamo questi per il 25 aprile. Grazie a tutti quelli che lottarono e lottano ora per la pace.

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