Nella Roma incasinata dagli uomini, la Chiesa saluta papa Francesco

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Una sosta di preghiera in sedia a rotelle davanti all’effige della ‘Salus Populi Romani’ per affidare alla Vergine Maria il cammino della Chiesa nella Settimana Santa iniziata con la Domenica delle Palme. Questa foto, scattata il 12 aprile, merita a mio parere di rappresentare e di far imprimere nella memoria questa Pasqua 2025, alla luce della triste notizia della morte stamane alle ore 7.35 del Santo Padre.

Una visita non prevista quella del Pontefice, che ha sorpreso romani e pellegrini commuovendo ancora una volta gli e uni e gli altri perché, come sappiamo, il Papa era sofferente sia nel corpo sia nello spirito per non aver potuto celebrare la Messa in cui si ricorda il trionfale ingresso a Gerusalemme di Gesù (lo ha fatto per lui il cardinale argentino Leonardo Sandri, Prefetto emerito del Dicastero per le Chiese Orientali). Il periodo di convalescenza che Bergoglio ha diligentemente osservato da quasi un mese dopo le dimissioni il 23 marzo dal lungo ricovero al Policlinico Gemelli, purtroppo, non è stato proficuo in quanto il Signore l’ha chiamato a sé…

Il Santo Padre, che aveva i naselli per l’ossigeno, è rimasto davanti alla venerata icona mariana circa un quarto d’ora e, ne siamo sicuri, ha chiesto l’intercessione della Madre di Dio anche per i romani e tutti i visitatori della Città Eterna. Quella della preghiera davanti all’effige della Salus Populi Romani, del resto, è una consuetudine per papa Francesco, intrapresa sin dal 14 marzo 2013, all’indomani della sua elezione al soglio di Pietro.

‘Salus Populi Romani’, che significa ‘salvezza del popolo romano’ (nel senso di ‘protettrice’) è il titolo dato nel XIX secolo all’icona bizantina raffigurante la Madonna col Bambino che si trova esposta alla venerazione dei fedeli nella cappella Paolina o Borghese della Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle più antiche chiese di Roma, situata in piazza dell’Esquilino sulla sommità dell’omonimo colle.

A pochi metri da lì, fuori della Basilica e in tutta la zona che circonda la stazione Termini, l’incubo del traffico, gli schiamazzi dei vagabondi, la sporcizia delle strade con il frastuono delle mille manifestazioni che annunciano scioperi, boicottaggi e ‘lotte’ incombono. Ma Roma in questi giorni è anche bellezza. Bellezza delle Chiese, dei monumenti e delle innumerevoli opere d’arte che non smettono d’incantarci. Ma è anche bellezza ispirata da una città millenaria, nella quale lo spirito non è né sarà mai annegato dal caos, dai disordini e dai vizi degli uomini.

Lo conferma, fra i tanti esempi, la rassegna concertistica di Musica Sacra ospitata in questo ‘museo a cielo aperto’ che è Roma. Anzitutto nell’ambito del ‘Festival di Pasqua’, la prestigiosa manifestazione fondata nel 1998 dal regista e scenografo di teatro musicale Enrico Castiglione. Si tratta del principale frutto dei concerti promossi nelle più importanti chiese e basiliche di Roma in occasione del Grande Giubileo del 2000 e che, ancora oggi, sono un appuntamento atteso e partecipato.

Il Festival, che ha appena superato i 28 anni di ininterrotta ed assidua programmazione, offre oggi una straordinaria esibizione di Musica Sacra proprio con il ‘Concerto per il Lunedì dell’Angelo’, che si terrà nella maestosa ‘cornice’ del Pantheon (piazza della Rotonda, nel centro di Roma) a partire dalle ore 17.15 (ingresso libero).

Gli strumentisti e il Coro della Cappella Musicale del Pantheon, Capitolo di S. Maria ad Martyres, con Alessio Pacchiarotti all’organo e sotto la direzione di Michele Faustino Loda, eseguiranno musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina, in occasione del 500° anniversario della sua nascita, di Georg Friedrich Handel, Dietrich Buxtehude e numerosi altri grandi compositori di Musica Sacra, ‘un ambito che è molto importante per la liturgia e l’evangelizzazione’, come affermato da papa Francesco.

Da oltre duemila anni Roma ci abbraccia con il suo calore e la sua bellezza senza tempo: nel corso dei secoli, la Pasqua ha richiamato nella città eterna folle di turisti e pellegrini, poeti, musicisti e scrittori. E’ la festa cristiana per eccellenza, accompagnata da riti e consuetudini in parte tramandati fino ai nostri giorni. Nella Roma incasinata dagli uomini, entriamo quindi nell’Ottava di Pasqua assieme alla Chiesa guidata (dal cielo) da papa Francesco.

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