Colorati il volto di Speranza… 60° viaggio di solidarietà e speranza in Kenya. Acqua per la prigione di Mtangani con “Art Helps People Project”

Inaugurazione
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 23.03.2024 – Vik van Brantegem] – Oggi sabato 23 marzo 2024, Mons. Luigi (Don Gigi) Ginami è tornato dal 60° viaggio di solidarietà e speranza della Fondazione Santina in Kenya dal tema Togliti la paura. Colorati il volto di Speranza e sfida il futuro con il Cuore! per cui era partito il 14 marzo scorso, come avevamo annunciato [QUI]. Il 17 marzo abbiamo riportato il suo Report 60/1 – Il sessantesimo viaggio celebrando volti di speranza nel mondo [QUI], il 21 marzo il suo Report 60/2 – Ramadan [QUI] e ieri 22 marzo il suo Report 60/3 – Rolando #VoltiDiSperanza N.46 [QUI].

Oggi proseguiamo con il Report 60/4 – Acqua nei campi della prigione di Mtangani. In questo 60° viaggio di solidarietà e speranza, la Fondazione Santina ha inaugurato lo scorso 20 marzo un nuovo sistema di irrigazione dei campi nella prigione di Mtangani in Kenya. Questo progetto ha visto anche il contributo sensibile di 2.000 euro da parte dell’artista Nello Petrucci [*], che a Pompei ha organizzato nei mesi scorsi una serata di beneficenza con il suo Art Helps People Project.

Fondazione Santina – L’inaugurazione dell’impianto di irrigazione nei campi della prigione di Mtangani in Kenya, 20 marzo 2024 ore 14.00. Ecco il complesso idrico.

Report 60/4 – Acqua per la prigione di Mtangani

La prima opera fuori di testa era a Challapalca in Perù sulle Ande, il carcere più alto del mondo a 5100 m.s.l.m. Un carcere di duro castigo e volutamente isolato dal mondo in modo quasi paranoico, sorto contro la carta dei diritti umani dell’ONU per volere del dittatore Fujimori, dove finivano i dissidenti di Sendero Luminoso. Proprio in quel carcere abbiamo inaugurato un meraviglioso campo di pallone, voluto dai prigionieri e dalle guardie carcerarie come momento di socializzazione. In Perù ancora lo scorso anno, nel carcere di Yanamaio sulle Ande, abbiamo inaugurato una cappella per gli ottocento prigionieri del penitenziario.

Dal Perù dobbiamo volare in Messico, dove nel carcere di Las Cruces nello Stato del Guerrero diverse sono state le nostre opere: un refettorio per i prigionieri malati di mente, un asilo nido nel carcere femminile per i piccoli bambini delle carcerate che permangono con le mamme fino ai tre anni. Proprio nel carcere messicano è nata una bimba chiamata Santina in onore di mia madre e poi ancora in quel carcere abbiamo costruito una palestra, regalato un grande specchio a parete per la scuola di danza e lo scorso mese di gennaio abbiamo inaugurato la ristrutturazione della grande infermeria per il carcere di 1400 prigionieri.

Dal Messico dobbiamo volare in Colombia a Bogotá dove nel carcere La Modelo stiamo studiando la realizzazione di un importante progetto sociale.

Come vedete, in questi dieci anni molte sono state le opere inaugurate nel mondo duro e spietato delle carceri in Paesi in cui la popolazione fatica a vivere.

Per “atterrare” in Africa, in Kenya per la precisione, a Garissa al nord del Paese vicino alla Somalia, nello scorso ottobre abbiamo inaugurato un impianto di irrigazione e un sistema di approvvigionamento di acqua potabile, quasi in modo speculare a quello che vi sto per raccontare qui a Mtangani. Ancora nel carcere di Garissa abbiamo regalato una chitarra ai prigionieri per addolcire le dure giornate carcerarie.

Arrivando al carcere di Mtangani dove il 20 marzo abbiamo inaugurato un bellissimo impianto di irrigazione e di acqua potabile, in premessa devo dire che in questo carcere anni fa abbiamo realizzato una ampia e nuova cella per carcerati anziani. Si tratta di un’opera importante in cui abbiamo messo una discreta cifra, mentre recentemente abbiamo regalato un nuovo e grande televisore, dono del giornalista di SkyTG24, Stefano Maria Paci.

Dunque, conosciamo bene il carcere e nel mese di ottobre vi ero stato con l’artista di strada di Pompei, Nello Petrucci, che ha dato vita al Art Helps People Project, nell’ intento di aiutare con la sua arte i più poveri ed i più dimenticati. Durante il nostro soggiorno lo scorso anno, gli avevo detto che stavamo raccogliendo fondi per realizzare nei campi della prigione due importanti progetti: uno per acqua potabile e l’altro per un sistema di irrigazione dei circa 400 ettari di campo. Con Nello siamo entrati subito in sintonia e all’ uscita del mio libro Barak #VoltoDiSperanza N. 44 [QUI] gli ho chiesto di fare l’introduzione, che il caro amico con gioia ha accettato.

E così, in dicembre sono volato a Pompei per una serata di presentazione del libretto, dalla quale i soldi raccolti hanno coperto quasi totalmente le due realizzazioni. Purtroppo, nello non ha potuto essere presente all’inaugurazione, ma ha scritto una bellissima lettera, che Jimmy ha letto durante la cerimonia inaugurale.

E così arriviamo al 20 marzo. Che dire? Dopo circa 87 inaugurazioni nel mondo, qualcuno potrebbe pensare che ci si abitui, che diventa tutto una routine. Ed invece, non è vero. Vi è sempre qualcosa di magico, di affascinante, di emozionante, soprattutto quando si parla di “acqua”.

Il bene prezioso dell’acqua noi non sappiamo cosa sia. Fai una prova: smetti di leggere, alzati vai al lavandino e apri il rubinetto: sai cosa esce? Esce acqua. Ora, scoppia a ridere e di a te stesso: che cretineria. È assolutamente normale. Ora prova a pensarti in una capanna stroncata dalla miseria. Hai bisogno di acqua perché il bidone giallo è vuoto. Fatti 6 km a piedi ad andare e a tornare, e poi intuirai che forse gli stupidi siamo noi.

Siamo in Quaresima, un esercizio folle? Fai 6 km a piedi per bere un bicchiere di acqua e ti renderai conto della grande fortuna che abbiamo nelle nostre case, che si chiama acqua.

Ma il prodigio non è finito, continuiamo? Ok. Fa ancora abbastanza freddo in Italia. Avrai sicuramente un rubinetto con il colore rosso, vero? Ok. Prova ad aprirlo, sai cosa esce? Acqua calda. Ed anche questo lo pensi scontato. Ma non è così. Pensaci quando ti fai la doccia.

Ed infine il miracolo dei miracoli? Apri acqua fredda e puoi berla perché l’acqua è potabile e in Africa questo non è scontato.

Tre prodigi in un rubinetto: hai acqua in casa, hai acqua fredda e calda. e il più grande dei prodigi: hai acqua potabile. Ecco amici, la Fondazione Santina e l’Art Helps People Project hanno portato acqua in una squallida prigione, con un semplice e meraviglioso progetto i cui primi protagonisti sono i carcerati. Penso davvero che il 70% del lavoro lo abbiano fatto loro con la loro forza e determinazione: poveri e semplici contadini finiti in galera perché rubagalline. Spesso infatti i veri criminali sono fuori.

Vicino all’Oceano Indiano, nella prigione di Mtangani vi è una bellissima tenuta di campi di proprietà del carcere. Questi campi erano aridi. Se vedete il video che abbiamo girato 2 anni fa, vedrete bene come era la terra prima del nostro radicale intervento. Con l’aiuto di un geologo abbiamo studiato la terra per cercare di capire con delle sonde dove vi fosse dell’acqua. Dopo un lungo ed accurato lavoro di studio, si è individuato il luogo dove scavare il pozzo. Non vi dico l’apprensione e la paura di scavare invano. Lo scavo ha inizio e a 40 metri di profondità ecco l’acqua e abbondante. E l’acqua è potabile.

A partire da questa risorsa di acqua inizia il progetto semplice ma efficace: si compera una potente pompa con la quale estrarre l’acqua e poi quando la preziosa acqua giunge in superficie si divide in due parti.

La prima parte va in due enormi cisterne da 10mila litri di acqua. I bravi prigionieri spaccandosi la schiena costruiscono una struttura in cemento e pietre per elevare le due grandi cisterne e sfruttare così la legge di gravità per distribuire l’acqua da bere ai prigionieri. Anche io, come a Garissa, ho provato quell’acqua e sono ancora vivo.

L’altra parte di acqua viene raccolta in una grande ed alta vasca a servizio dei quasi 400 ettari di campo. Ed ancora una volta i carcerati scavano piccoli e lunghi canali per irrigare campi ed il terreno rifiorisce.

Ecco dunque in poche parole cosa abbiamo realizzato in Africa con l’aiuto di Nello Petrucci e del suo Art Helps People Project. Ma ora sarete curiosi di sapere qualche cosa della bellissima inaugurazione. Con Jimmy arriviamo alle due del pomeriggio alla prigione ed accolti dalle autorità andiamo al nostro sistema idrico: il caldo è terribile, penso siano 40 gradi! Ma la sorpresa è commovente, ricordavo gli aridi campi di ottobre e non avrei mai immaginato una esplosione di verde tale da farmi sentire la pelle d’oca. Il panorama non ha bisogno di commento: è una evidenza, nessuno ci ha fregato i soldi, nessuno se ne è approfittato. I soldi da voi destinati ai poveri sono ora acqua per i campi e dunque frutta, verdura, cereali, grano, dunque cibo. E i vostri soldi sono anche acqua potabile per l’intero carcere.

Gusto ed assaporo con gli occhi la grande distesa verde che regala al mio spirito profonda pace. Siamo sulla strada giusta, stiamo facendo bene, ma guarda che bravi sono stati. Ci fanno accomodare sotto un grande tendone issato dai carcerati per proteggere le autorità carceraria dal sole. E loro, i settanta carcerati-contadini nelle loro casacche da detenuto logore e puzzolenti felici sotto un enorme albero. Gli occhi, i loro occhi mi impressionano tanto. Vorrei prendere i loro occhi e portarli a voi, perché illuminino le vostre giornate. I ragazzi prigionieri mi conoscono e mi salutano.

Ha inizio così la cerimonia e il tempo trascorre sereno. Un rappresentante dei carcerati svolge un saluto, come aveva fatto Sara in Messico. Seduta vicino a me vi è la Vicedirettrice del carcere, che con sorriso bonario mi traduce dal kiswaili. Poi i prigionieri scatenano una bellissima danza, dalla quale emerge tutta la forza ed il ritmo dell’Africa. Le nuove leggi carcerarie ci impediscono di scattare fotografie o girare video dei detenuti.

Dopo le danze ed i canti le autorità carcerarie ascoltano con commozione il testo di Nello letto da Jimmy, che di seguito propongo in italiano. Le autoritá carcerarie parlano poi con il cuore ai detenuti, rivolgono parole di ringraziamento all’Art Helps People Project e alla Fondazione Santina.

È il mio turno, non dico tante parole. Richiamo il brano del Vangelo: “Ero in carcere e siete venuti a visitarmi”. Dico ai ragazzi che loro sono la “carne di Gesù”, perché prigionieri. Lentamente mi inchino e bacio i piedi a tre di loro. Ci abbracciamo forte, come sempre e con tutti i carcerati del mondo. È un abbraccio vigoroso con uomini mangiati dalla sofferenza, dal rimpianto del crimine commesso o dalla ingiusta sentenza, del forte ricordo dei genitori, dei figli o delle mogli. Alla fine questo abbraccio purifica una volta di più la mia stupida vita.

Fondazione Santina – L’inaugurazione dell’impianto di irrigazione nei campi della prigione di Mtangani in Kenya, 20 marzo 2024 ore 14.00. Ecco il taglio del nastro.

Usciamo dal carcere felici, io e Jimmy, ma anche con una forte provocazione nel cuore che regalo anche a te: “Ma dopo aver abbracciato tanto forte la carne di Gesù in tanti luoghi del mondo riuscirò a confermarlo sempre e con perseveranza, pazienza e coraggio al centro del mio cuore?” La risposta me l’ha dato Padre Rolando a Lango Baya [QUI].

Ed ora lascio la parola a Nello Petrucci, che anche a voi vuole regalare quanto scritto per noi qui, nel carcere di Mtangani in Kenya. Ecco il suo testo:

«Carissimo direttore, carissimi amici, carissimi sostenitori. Desidero rivolgere il mio più sentito ringraziamento a ciascuno di voi per il sostegno e la generosità dimostrati attraverso l’Art Helps People Project. Grazie alla vostra partecipazione e al vostro impegno, abbiamo raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di un all’interno delle prigioni di Mtangami. Questo risultato non solo porta sollievo alle persone detenute, ma rappresenta anche un simbolo tangibile di solidarietà e compassione. Grazie a voi, coloro che si trovano nelle condizioni più difficili hanno ora accesso a una risorsa vitale che migliorerà notevolmente la loro qualità della vita. Vorrei esprimere un ringraziamento speciale al direttore e anche a tutti i detenuti. È emozionante vedere come l’arte possa essere un veicolo di cambiamento e speranza, trasformando le vite di coloro che ne traggono beneficio. Sia questo un raggio di sole per tutti voi. A coloro che si trovano in un momento difficile della loro vita, desidero rivolgere un messaggio di speranza e sostegno. In questa fase della vita, potreste trovarvi di fronte a sfide e difficoltà che possono sembrare insormontabili. Tuttavia, è importante ricordare che ognuno di noi può commettere degli errori, ma da quegli errori possiamo imparare, crescere e trasformarci e imparare proprio da questi momenti.  Non lasciate che le vostre circostanze attuali definiscano il vostro futuro. Come i semi che crescono attraverso la terra, anche voi avete il potenziale di germogliare e sbocciare in una vita piena di speranza e serenità. Continuate a credere in voi stessi e nelle vostre capacità di cambiare. Anche nelle circostanze più difficili, c’è sempre spazio per la rinascita e la trasformazione. Vi auguro di trovare pace e serenità nel vostro viaggio verso la redenzione e il rinnovamento. Grazie ancora a tutti voi per aver reso possibile questo importante progetto. Con sincera gratitudine, Nello Petrucci – Art Helps People Project».

Al termine dell’inaugurazione registriamo per il Vescovo di Bergamo anche le parole di ringraziamento ed apprezzamento delle autorità carcerarie.

Fondazione Santina – L’inaugurazione dell’impianto di irrigazione nei campi della prigione di Mtangani in Kenya, 20 marzo 2024 ore 14.00. Ecco il ringraziamento autorità carcerarie al Vescovo di Bergamo.

Io salto in moto per visitare i villaggi. dobbiamo raccogliere altre testimonianze. sono sette delle dieci storie di bambini sieropositivi per il nuovo programma di adozione a distanza per il ciclo 2024-25-26. Mi aiuti? Perché non ne adotti uno? Sono trecento euro all’anno per tre anni! Pensaci…

In questi 60 viaggi di solidarietà, in questi 10 anni di viaggiare per inaugurare opere, seguire ormai centinaia di bambini in adozione a distanza, è una realtà alla quale l’Associazione Amici di Santina Zucchinelli Onlus è stata sempre attenta.

[*] L’artista e film maker Nello Petrucci di Pompei nasce a Castellammare di Stabia nel 1981. La sua anima errabonda, il desiderio di conoscere nuovi luoghi, persone, costumi, usanze, lo portano fin da giovanissimo a varcare nuovi confini inglobando, in questi viaggi, tutta la ricchezza delle sottili sfumature, che diversificano le civiltà del nostro pianeta. Nasce così, il suo sguardo circolare, quella visione artistica che si rispecchia nella poliedricità della cultura rinascimentale. Il suo impegno civile lo porta a realizzare Plastic River, un’installazione temporanea di enorme successo, una balena di circa 15 metri che ingerisce plastica e rifiuti dell’umanità. Uno dei suoi principi e di sostenere le battaglie ambientali contro l’uso indiscriminato della plastica e l’inquinamento degli oceani: un’opera esposta all’esterno di Palazzo De Fusco, sede del consiglio comunale di Pompei. Nello Petrucci, se lo si vuole ritagliare in un contesto culturale che lo rappresenti, possiamo definirlo un talento con una mente aperta ai confini del sapere; con un cuore di un profeta alla ricerca della spiritualità più profonda; e con gli occhi ben aperti sul futuro (Contemply).

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