La Chiesa italiana si avvia a vivere il Giubileo

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Al termine del Consiglio Permanente della Cei, svoltosi a Roma, il segretario generale, mons. Giuseppe Baturi, ha annunciato che papa Francesco chiuderà la 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia – che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024: “Il Santo Padre sarà con noi domenica 7 luglio per portare un messaggio ai partecipanti all’appuntamento di Trieste e per celebrare la Messa”.

La riflessione di questi giorni sulla capacità della Chiesa di incidere nella società, aprendo orizzonti di speranza ed educando alla pace, ha fatto da filo conduttore alla sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente: sostenuti dalle parole del presidente e dalle continue sollecitazioni di papa Francesco, i vescovi hanno ribadito l’urgenza che l’anelito di pace si declini in preghiera, amicizia, volontà di educare alla riconciliazione, perché mai come in questo tempo servono artigiani di pace, affinchè l’impegno per la pace diventi un’urgenza, ma anche una responsabilità, in prima istanza per la Chiesa:

“I Vescovi hanno concordato sulla necessità di offrire parole di speranza rispetto alle grandi questioni che interrogano l’umanità e di indicare modalità concrete per la costruzione del bene comune. Il tutto nella consapevolezza di essere nel mondo non per conquistare spazi, ma una presenza significativa che fa della debolezza la sua forza. Essere deboli non vuole dire essere irrilevanti, ma porsi, con mitezza, in modo antitetico rispetto alla cultura dominante della potenza e della sopraffazione”.

I vescovi hanno espresso preoccupazione anche per il diffondersi di una cultura del conflitto, che ha nel linguaggio violento e nella corsa al riarmo due elementi fondamentali: “E’ invece quanto mai necessario educare alla pace, proponendo percorsi formativi e alternative valide, specialmente alle nuove generazioni, spesso destinatarie di un’attenzione marginale”.

Inoltre i vescovi  hanno scelto il tema della 79ª Assemblea Generale che si terrà dal 20 al 23 maggio, ‘la ricezione della fase sapienziale del Cammino sinodale’: “Sarà l’occasione per accogliere la restituzione proveniente dalle Chiese locali, attraverso il lavoro delle commissioni del Cammino sinodale, avviarsi verso l’ultima fase, quella profetica, ed elaborare il contributo specifico della Conferenza Episcopale Italiana al Sinodo dei Vescovi”.

Durante i lavori, è stata messa in evidenza la connessione tra il percorso nazionale e quello universale: “La fase sapienziale, infatti, ben si integra con la domanda affidata dal Sinodo dei Vescovi: ‘Come essere Chiesa sinodale in missione?’, in quanto i cinque temi indicati come prioritari nelle Linee guida del 2023 (missione, comunicazione, formazione, corresponsabilità e strutture) sono il frutto del biennio della fase narrativa (2021-2022, 2022-2023), il cui primo anno si è svolto in maniera del tutto aderente al Documento preparatorio del Sinodo.

Per questo, il Consiglio Permanente ha stabilito di non aggiungere nuove tracce e nuove domande, ma di proseguire nel percorso di ‘discernimento’ che le Chiese in Italia stanno portando avanti. In quest’ottica, è stato approvato il cronoprogramma che scandirà le tappe fino al 2025. Sono previste, tra l’altro, due Assemblee sinodali (dal 15 al 17 novembre 2024 e dal 31 marzo al 4 aprile 2025) le cui modalità di lavoro saranno definite nei prossimi mesi. Le proposte e le indicazioni concrete, sia come esortazioni e orientamenti, sia come determinazioni e delibere, verranno trasmesse al Consiglio Episcopale Permanente e all’Assemblea Generale del maggio 2025”.

Inoltre il Consiglio Permanente della Cei ha condiviso la proposta di una versione italiana del rito di istituzione di catechisti, istituito da papa Francesco il 10 maggio 2021, con il motu proprio ‘Antiquum Ministerium’, presentata alla prossima Assemblea di maggio per l’approvazione definitiva: “Il testo è frutto dell’interlocuzione con il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che il 9 febbraio 2023 aveva accolto la proposta di un adattamento ad experimentum dell’Editio typica del Rito di istituzione di catechisti.

I Vescovi hanno convenuto sull’opportunità di adeguati cammini di formazione, come previsto dalla Nota ad experimentum del 13 luglio 2022, oltre che di prassi comuni nelle Diocesi vicine. E’ stata dunque preparata la traduzione in lingua italiana del rito liturgico previsto dal Pontificale Romano: l’adattamento tiene in considerazione le indicazioni della Nota CEI e le scelte stilistiche per gli adattamenti italiani degli altri libri liturgici per le Chiese che sono in Italia”.

Comunque la Chiesa italiana si avvia verso il Giubileo:  “E’ stato presentato ai Vescovi il calendario degli appuntamenti del Giubileo predisposti dalla Santa Sede, con le indicazioni relative alle iscrizioni e alla partecipazione. In quest’ottica, è stata ribadita l’importanza del delegato diocesano che ha il compito di interfacciarsi con il Dicastero per l’Evangelizzazione per tutto ciò che riguarda l’organizzazione e la promozione degli eventi in Diocesi e del pellegrinaggio diocesano o regionale. In vista del Giubileo, potranno essere proposte iniziative di preghiera, che insieme al Vescovo vedano protagonista il popolo di Dio, nell’arco del 2024, un anno che Papa Francesco ha deciso di dedicare proprio alla preghiera”.

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