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Cei: rispetto per la dignità dei minori e dei migranti

Con una conferenza stampa il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, ha sottolineato preoccupazione per i migranti, che arrivano in Italia, in quanto “soluzioni solo di contenimento o di respingimento non fanno giustizia al fenomeno migratorio e alla dignità umana. E’ necessario che tutti i provvedimenti siano rispettosi della dignità dell’uomo e che quindi non si protraggano detenzioni oltre la misura strettamente necessaria… Non si può ridurre le gestione di questo fenomeno soltanto a una misura di contenimento di tipo detentivo o in vista di un’azione semplicemente di rimpatrio. E’ un problema globale”.
Preti per una Chiesa in uscita. Ripensare il ministero nel contesto attuale
Appello per la Colletta dei Cristiani in Terra Santa

“Proprio mentre l’umanità si stava lentamente risollevando dalle conseguenze della pandemia, abbiamo assistito poche settimane orsono agli sconvolgimenti provocati dal terribile terremoto. Esso è stato percepito anche a Gerusalemme, ma ha provocato danni e seminato un numero altissimo di morti in Siria e nel sud della Turchia, terre visitate dalla predicazione apostolica e luoghi in cui è fiorito il cristianesimo delle origini con insigni tradizioni monastiche ed eremitiche, o scuole teologiche che hanno contribuito allo sviluppo della comprensione del mistero di Cristo di cui noi tutti siamo debitori, anche se spesso non le conosciamo, a causa delle persecuzioni che le estinsero”: è questo il cuore dell’appello per la Colletta dei Cristiani in Terra Santa.
Per mons. Battaglia i poveri ci salvano

107 migranti a bordo, tra cui 22 non accompagnati, sono giunti nel porto di Napoli a bordo della nave Sea-Eye 4: a loro si rivolge l’arcivescovo della diocesi partenopea, mons. Mimmo Battaglia, nel giorno in cui ha celebrato il 35^ anniversario di sacerdozio, con una lettera intitolata ‘I poveri ci salvano’. L’arcivescovo ha incentrato la lettera sul significato delle parole pronunciate da Gesù nel momento dell’ultima cena (‘Fatelo, fallo in memoria di me’), che è il centro della vita comunitaria:
‘Abbi Fede’: la fede raccontata dai giovani
P. Kolbe: dedicatevi al culto dell’Immacolata

“Massimiliano Kolbe è stato un apostolo del culto alla Madonna, vista nel suo primo, originario, privilegiato splendore, quello della sua definizione di Lourdes: l’Immacolata Concezione. Impossibile disgiungere il nome, l’attività, la missione del beato Kolbe da quello di Maria Immacolata. E’ lui che istituì la Milizia dell’Immacolata, qui a Roma, ancora prima d’essere ordinato Sacerdote, il 16 ottobre 1917”: queste sono le parole pronunciate da san Paolo VI nel giorno della beatificazione di Massimiliano Kolbe, avvenuta il 17 ottobre 1971.
Papa Francesco: il Consolatore è la promessa di Gesù

Nella festa dell’Ascensione papa Francesco ha ricordato che martedì 31maggio, a chiusura del ‘Mese di maggio’ sarà recitato il rosario per la pace: “Dopodomani, ultimo giorno del mese di maggio, festa liturgica della Visitazione di Maria Santissima, alle ore 18, nella Basilica di Santa Maria Maggiore pregheremo il Rosario per la pace, in collegamento con numerosi Santuari di tanti Paesi. Invito i fedeli, le famiglie e le comunità ad unirsi a questa invocazione, per ottenere da Dio, con l’intercessione della Regina della Pace, il dono che il mondo attende”.
Papa Francesco chiede ai sacerdoti la fedeltà a Gesù
Papa Francesco chiede ai sacerdoti di pregare con il popolo

Ricevendo in udienza i partecipanti al Simposio promosso dalla Congregazione per i Vescovi papa Francesco ha tracciato l’identikit di chi deve essere il sacerdote per lui e come deve affrontare le sfide del tempo per non rimanere chiusi in schemi del passato, ma nemmeno essere troppo ottimisti, in apertura del Simposio internazionale ‘Per una teologia fondamentale del sacerdozio’, promosso dal card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, e dal Centro di Ricerca e di Antropologia delle Vocazioni, fino al 19 febbraio:
Don Giuseppe Calabrese: il portinaio dello Spirito Santo

Don Giuseppe Calabrese è un sacerdote materano di 28 anni che si definisce ‘portinaio dello Spirito Santo’ e dal 27 novembre è parroco della parrocchia ‘SS. Salvatore all’Immacolata in Irsina’, diventando il più giovane della Basilicata. A lui chiedo di raccontare come è la vita di un giovane parroco: