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La trasmissione della fede: vita ed opera di p. Emidio Alessandrini

Quale contemplazione, ossia fermarsi e guardare con stupore, la vita nuova scaturita dal Natale lunedì 26 dicembre ad Assisi si è svolto l’incontro ‘Vale la pena fidarsi di Dio. La vita e l’opera di p. Emidio Alessandrini’ in cui tra altri sono stati illustrati alcuni aspetti della sua opera evangelizzatrice.
Negli anni ‘80 in una missione cittadina in modo molto asciutto disse circa l’essere missionario: 1. il missionario non parte d’iniziativa propria ma è un inviato; 2. attenzione a dare risposta a domande che non ci sono. Se uno dicesse 800, 313, 1450, 70 si direbbe che dà i numeri; se avesse fatto delle domande sarebbero date; 3. ogni missione implica sempre la sofferenza di vario genere: incomprensioni, malattie, disguidi e così via in una prospettiva pasquale.
Nel 1991 in occasione della prima edizione di un canto nella notte sabato 22 giugno da Spoleto alla Porziuncola disse che era importante unire alla parola la fatica per non rimanere in uno gnosticismo, ossia parole senza sporcarsi le mani. Negli ultimi anni sosteneva che si devono distinguere i risultati dai frutti.
Anche ad un concerto al Circo Massimo vi è tanta gente ma sono risultati. I frutti è gente che si sposa, diventa prete, fa famiglia, dà la vita. Vi sono però frutti geneticamente modificati che in realtà sono sterili. Su questo i tre volumi di Bibula, soprattutto il terzo, da indicazioni molto concrete e pratiche.
Guardava con preoccupazione la rimozione della sacralità e in questo sarà da leggere e approfondire lo studio e l’attenzione al soprannaturale. Parlando con molte persone in un’appartenenza trasversale si percepiva che aveva il polso della situazione di molte realtà, ecclesiali e non.
Affermava spesso che è importante la lettura che si fa all’Ufficio di lettura nella memoria di san Tommaso d’Aquino il 28 gennaio in cui l’Aquinate afferma che la croce ha un valore salvifico ed esemplare. Diceva che non aiuta a maturare nella fede ridurre al solo aspetto salvifico escludendo l’opera umana. Così si ristagna; l’aspetto salvifico ed esemplare sono uniti.
Possono essere oggetto di ulteriori approfondimenti molti aspetti della sua opera e pensiero volti a lasciarsi trasfigurare dalla luce gentile e non farsi travolgere dalla forza oscura.
Il link del video dell’incontro svoltosi lunedì 26 dicembre ad Assisi su p. Emidio Alessandrini e la sua opera evangelizzatrice: https://www.youtube.com/watch?v=t7m17LBY6s4
Il testamento di Benedetto XVI ed il ricordo di chi lo ha conosciuto

“Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene”: così inizia il testamento spirituale del papa emerito Benedetto XVI, deceduto nell’ultimo giorno dello scorso anno.
Papa Francesco proclama nuovi beati e venerabili

Prima di Natale la Chiesa ha ‘promulgato’ nuovi venerabili e beati, tra cui una famiglia polacca di 9 componenti, Ulma, sterminata dai nazisti. Józef Ulma, nato nel 1900, vivaista e apicoltore, e sua moglie Wiktoria Niemczak, nata nel 1912, abitavano a Markowa, paese nella Polonia sud orientale che contava una piccola presenza ebraica. Avevano sei figli (Stanisława di 8 anni, Barbara di 6, Władysław di 5, Franciszek di 4, Antoni di 3, Maria di un anno e mezzo) più un settimo nel grembo materno.
Acli: le famiglie sono sempre più povere

Donne con meno di 40 anni e con un figlio. Sono loro ad aver pagato di più la crisi economica legata al Covid: in tre anni hanno perso il 35% del loro reddito: è quanto è emerso dalla prima indagine elaborata dall’Osservatorio nazionale Acli dei redditi e delle famiglie, nato a giugno 2022 dalla collaborazione tra l’Area Famiglia delle Acli nazionali, il Caf Acli e l’Iref.
‘Cucinato per Amore’ delle monache di Cascia è il tocco in più di Natale

‘La più bella ricetta che possiamo condividere è questa: non lasciarsi vivere dalla vita, ma viverla’: è questo il messaggio che le monache del Monastero di Cascia vogliono diffondere con ‘Cucinato per Amore’, il regalo solidale natalizio formato da un libriccino con le ricette, per le feste e non, della loro famiglia, prima quella d’origine e poi quella della comunità, con aneddoti sulla loro vita e un tocco in più per ciascun piatto (come un ingrediente o una personalizzazione).
4^ domenica di Avvento: il presepe icona della ‘famiglia’

Vicini ormai al Natale, protagonisti nel vangelo appaiono Maria e Giuseppe: la nuova famiglia istituita con la benedizione del cielo. Maria, l’Immacolata, la promessa sposa a Giuseppe, è ormai alla vigilia del matrimonio; Giuseppe, definito ‘uomo giusto’, della stirpe di David, assai religioso, ha contratto la promessa di matrimonio. L’una e l’altro conducono la propria vita e si preparano al nuovo ruolo della famiglia.
50.000 firme contro la teoria ‘gender’
Papa Francesco alle famiglie: abbiamo bisogno di figli

Venerdì 2 dicembre papa Francesco ha ricevuto il Forum delle Associazioni familiari, guidati da Gianluigi De Palo, ringraziandolo per l’impegno a favore della famiglia e perché testimoniano la gioia della famiglia: “Prima ancora, però, vorrei dirvi che vedo in voi una testimonianza della gioia di essere famiglia, cioè del messaggio centrale che ho voluto dare con l’Esortazione ‘Amoris Laetitia’. Gioia di essere famiglia non vuol dire che tutto va bene, che non ci sono problemi… No, non è questo”.
‘Con i bambini’: quale futuro perdiamo?

Nello scorso anno scolastico, oltre 80.000 studenti non hanno maturato una frequenza a scuola sufficiente per poter essere scrutinati, cioè sono stati bocciati per troppe assenze: una città di studenti fantasma grande quasi come Brindisi o Como, che va ad aggravare l’annoso problema dell’abbandono scolastico. Si tratta, per il 67% degli italiani, di un fenomeno ‘allarmante’ e da affrontare con ‘urgenza’: lo scarso apprendimento scolastico preoccupa il 62% degli italiani, quasi il 10% in più rispetto alla rilevazione del 2019.
Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo (e nella tua coppia)!

Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo! Recita una famosa frase di Gandhi. Ebbene da diversi anni ho preso alla lettera questo prezioso pensiero. Anche per questa frase sono diventato un missionario e mi occupo dei poveri nella Missione di Speranza e Carità che ospita in gratuità 600 persone fragili.