Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza: inesauribile impegno!

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Tra il 2021 ed il 2022 la circolazione di materiale pedopornografico autogenerato dai minori ha fatto registrare a livello internazionale un aumento del 374% rispetto ai livelli pre-pandemia e le immagini autoprodotte rappresentano il 72% del materiale analizzato complessivamente dalla fondazione britannica Internet Watch Foundation, da anni impegnata nella lotta agli abusi.

Ed il dossier di Telefono Azzurro sottolinea che 1 bambino su 10, in un range di età compresa tra i 10 e 15 anni, ha parlato con uno sconosciuto online e che il 62% dei minori tra 8 e 17 anni ha ricevuto richieste di amicizia da persone che non conosceva.

In totale sono oltre 400.000.000 i bambini nel mondo esposti allo sfruttamento e all’abuso sessuale. Nell’81% di questi casi, le vittime sono bambine tra gli 11 e i 13 anni. Il medesimo trend  è confermato dai dati relativi al 2022. E sono sempre loro, le preadolscenti, le responsabili “irresponsabili” delle immagini autoprodotte. Va considerato anche che la presenza di bambini maschi tra i 7 e i 10 anni è aumentata del 129% rispetto all’anno precedente.

Mentre il rapporto di ‘Meter’ in questa giornata rileva che la pedofilia è un fenomeno sottaciuto, in quanto “non è possibile quantificare l’ingente mole di materiale pedopornografico che naviga nella rete internet, così come non è possibile arrestare un fenomeno che avanza. E tale impotenza rappresenta l’aspetto più sconvolgente ed inquietante del problema”.

E nell’introduzione al rapporto dell’associazione, don Fortunato Di Noto, sottolinea che è ‘dietro quei numeri, risuona profondamente il vacuum incolmabile di quel bambino:

“Tutelare e proteggere un minore vittima di abuso significa dare ascolto al grido latente di aiuto, rendendo dicibile l’indicibile. Ascoltare e accompagnare sono i primi passi terapeutici per il bambino violato e rappresentano i pilastri del nostro Centro Ascolto, perché mirano a restituire l’infanzia rubata”.

E’ un invito a tutelare l’infanzia: “Uniamoci per la tutela dell’infanzia! Tutti siamo chiamati alla resistenza cristiana contro gli abusi sui minori. Non cediamo alla cupa rassegnazione o alla superficialità indifferente”.

Nel report lo scorso anno ha riaffermato la nuova modalità di scambio: è più comodo e conveniente condividere a pagamento cartelle compresse (1.734 nel 2022, 637 nel 2021); così l’OS.MO.CO.P. di Meter (Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia) ha registrato un aumento sia dei protocolli ufficiali inviati alla Polizia (1.766 nel 2022, 1.402 nel 2021), sia dei link segnalati (nel 2022 15.660, nel 2021 14.679). Diminuiscono le foto (da 3.479.052 alle attuali 1.983.679) e i video (da 1.029.170 a 921.382) rilevati, ma purtroppo tale diminuzione non equivale ad una minore circolazione del materiale in rete.

In questi 20 anni Meter ha inviato 66.856 protocolli ufficiali alla Polizia Postale italiana e a varie Polizie internazionali (Polizia Francese, Polizia Neozelandese, Polizia Spagnola…) con 219.571 link oggetto della segnalazione (a garanzia dell’operato c’è un protocollo di collaborazione siglato nel 2008 con la Polizia Postale italiana e nel 2017 con la Polizia polacca).

Dal 2002 ad oggi sono 2.193 i casi seguiti dal Centro ascolto, 31.213 le richieste telefoniche. Dal 2007 Meter raccoglie le segnalazioni degli utenti grazie ad un form disponibile sul sito www.associazionemeter.org; esse ammontano a 18.130. I social ci consegnano, dal 2008 ad oggi, 9.123 riferimenti a chat usate dai pedofili per condividere materiale pedopornografico.

Dal 2012 sono stati individuati 47.801 link nel deep web e nel dark web, la faccia oscura della Rete, spazio libero in cui le associazioni a delinquere di tutto il mondo espandono i loro traffici, proprio per la capacità di offrire anonimato e privacy. Meter dal 2014 monitora continuamente foto, video e mega archivi; sono 25.233.802 le foto denunciate, 7.452.304 i video, 15.437 i mega archivi:

“Tutte denunce inviate alle autorità competenti e in molti casi anche agli amministratori che gestiscono le piattaforme in cui questo materiale viene veicolato e venduto. Resta il fatto che fra i lacunosi meandri legislativi, fra il rimpallo di responsabilità e l’inefficacia della repressione annegano bambini innocenti in ogni parte del mondo”.

Anche nello scorso anno la pedopornografia online è stata un fenomeno mondiale che tocca tutto il pianeta. America (12.771 link su 15.660 segnalazioni) ed Europa (1.299 link) sono la culla della maggior parte delle aziende che gestiscono i server che permettono il funzionamento di siti e di piattaforme in cui si divulga il materiale pedopornografico:

“L’analisi delle geolocalizzazione dei server conferma che i Paesi dell’Occidente opulento risultano essere i ‘padroni del web’, fornitori di servizi accessibili da tutto il mondo, veloci, anonimi e in completa sicurezza. E le leggi sulla privacy, che custodiscono la riservatezza di tutti, sono talvolta un ulteriore muro a difesa dei pedofili che possono agire indisturbati.

Su questo argomento l’Associazione Meter è intervenuta più volte presso il Parlamento Europeo per proporre un’adeguata soluzione a tutela dell’infanzia. Ogni Stato dovrebbe dotarsi di norme specifiche contro la pedofilia online. Necessaria, inoltre, una maggiore cooperazione internazionale e un coordinamento tra le polizie di tutto il mondo”.

Andando ad esaminare i domini nazionali e generici, ossia le ‘targhe’ dei siti internet, l’associazione ha rilevato che la maggioranza dei link segnalati è contrassegnata dal dominio.com (13.977 nel 2022, 8.972 nel 2021). Su un totale di 15.660 link segnalati, 14.233 hanno dominio generico (11.488 nel 2021).

Tra i domini nazionali segnalati (totale 1.439) emergono: l’Africa con la Libia (.ly, 1.091 link); gli Stati Uniti (.us, 84 link); il Montenegro (.me, 41 link). I grafici della geolocalizzazione dei server evidenziano che America (12.771 link) ed Europa (1.299 link) sono la culla della maggior parte delle aziende che gestiscono i server che permettono il funzionamento di molti siti o piattaforme in cui si divulga materiale pedopornografico:

“Questo dato è interessante poiché fa comprendere il meccanismo economico sottostante: i continenti più ricchi risultano essere i ‘padroni del web’, fornitori di servizi che i cyberpedofili usano per i propri traffici criminali”.

I link monitorati per fasce d’età indicano che la preferenza sia delle foto che dei video è per la fascia d’età 8/12 anni, che totalizza 1.667.559 foto e 718.615 filmati. Seguono la fascia 3/7 anni con 312.748 foto e 201.975 video, ed a chiudere quella 0/2 anni con 1.542 foto e 648 video, la cosiddetta infantofilia.

Infine anche nel 2022 sono state numerose le attività promosse dall’associazione ‘Meter’ per la sensibilizzazione alla cultura e alla tutela dell’infanzia, tra queste la XXVI Giornata dei Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, contro la pedofilia (GBV) e la mostra ‘Addèvu. Il bambino nella fotografia e nella poesia’, in dialogo con Meter e le opere della Galleria regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa in occasione della Giornata Mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre 2022.

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